Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: vediamo cosa fare quando l’INPS ritarda nella convocazione per la visita essenziale al riconoscimento della Legge 104. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Durante la pandemia, molti settori, in particolare quello sanitario, hanno subito ritardi e disagi. Anche le visite necessarie per il riconoscimento dei benefici e delle agevolazioni previsti dalla Legge 104 sono state colpite da tali ritardi. Dopo aver presentato la richiesta, è necessario dimostrare di avere diritto all’accesso a tali benefici e agevolazioni.
Dunque, vediamo quali sono le azioni da intraprendere dopo aver fatto richiesta e cosa fare in caso di Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita.
INDICE- Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: cosa fare?
- Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: qual è il processo?
- Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: quali sono le tempistiche?
- Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: vi è il diritto all’informazione?
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Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: cosa fare?
La commissione medica dell’ASL ha il compito di valutare la disabilità di coloro che ne fanno richiesta. Questa valutazione deve avvenire entro un periodo massimo di 90 giorni a partire dall’invio della domanda all’INPS. Tuttavia, nel caso di categorie protette come i minori e i malati oncologici, il tempo di attesa viene abbreviato a non più di 30 giorni.
Nel caso in cui la valutazione subisca dei ritardi, è possibile contattare il Contact Center dell’INPS per sollecitare la domanda di invalidità tramite il Centralino dell’Ente.
In alternativa, si può inviare un sollecito tramite posta elettronica certificata (PEC) alla sede INPS di appartenenza.
Nell’oggetto della mail è necessario inserire il numero attribuito alla domanda e il codice fiscale del richiedente. Questo potrebbe aiutare a velocizzare il processo di valutazione della disabilità.
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Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: qual è il processo?
Per poter beneficiare dei vantaggi e delle agevolazioni previste dalla Legge 104/1992, è necessario intraprendere un percorso amministrativo finalizzato al riconoscimento dell’handicap.
Inizialmente, è necessario presentarsi dal medico curante con la documentazione medica, come ad esempio relazioni mediche o cartelle cliniche, che attestino la patologia.
Successivamente, il medico deve inviare all’INPS la certificazione medica richiesta, accompagnata da una breve descrizione della diagnosi e dello stato di salute del paziente, che dovrà essere esibita in occasione della visita.
La certificazione medica ha una durata di circa 90 giorni, quindi l’interessato deve presentare, entro tre mesi circa, la domanda di riconoscimento dell’handicap all’INPS, compilando autonomamente la richiesta o rivolgendosi ad un patronato.
Il passaggio successivo prevede l’accertamento da parte della commissione medica dell’ASL, che deve esprimersi sulla richiesta di riconoscimento dell’handicap. La commissione può approvare il verbale all’unanimità o senza unanimità, in quest’ultimo caso potrebbe essere necessaria una nuova visita entro 20 giorni se il Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS non approva il verbale.
A seguito dell’accertamento, il paziente verrà qualificato come non handicappato, con handicap, con handicap di gravità o con handicap superiore ai 2/3.
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Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: quali sono le tempistiche?
Secondo la normativa, il diritto ad ottenere il trattamento economico previsto dalla Legge 104 viene acquisito al momento della presentazione della domanda, poiché in quel momento il richiedente possiede già i requisiti necessari per avervi diritto (e successivamente verranno accertati).
Qualora vi sia un ritardo nell’iter amministrativo, il cittadino con invalidità non deve subirne le conseguenze, in quanto il ritardo non è dovuto alla sua volontà.
Inoltre, l’INPS ha specificato i tempi per la convocazione a visita e la conclusione dell’intera procedura nella circolare numero 131 del 2009. Secondo tale circolare, la visita deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione della domanda (15 giorni per i pazienti affetti da patologie oncologiche), mentre l’iter completo di accertamento sanitario deve essere concluso entro 120 giorni dalla presentazione della domanda.
Tuttavia, è importante notare che la circolare INPS non ha lo stesso valore di una norma dello Stato e non è vincolante. Ciò nonostante, l’istituto deve rispettare i tempi previsti dal Dpr numero 698 del 1994.

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Legge 104 e ritardo dell’INPS per la visita: vi è il diritto all’informazione?
La legge prevede che i cittadini abbiano il diritto di essere informati sui procedimenti che li riguardano, inclusi eventuali ritardi nella procedura.
Inoltre, è importante tenere presente che il diritto al trattamento economico previsto dalla Legge 104 decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, anche se l’INPS dovesse essere in ritardo nel completare l’iter di accertamento sanitario.
Solo in circostanze eccezionali, le competenti commissioni sanitarie possono decidere di posticipare la data di decorrenza della prestazione economica. È tuttavia importante sottolineare che queste situazioni sono rare e non rappresentano quanto previsto dalla normativa.
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