Ci sono novità in merito alla Legge 104 nel 2023? I permessi possono essere sempre richiesti allo stesso modo? Regole e benefici restano invariati? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
La Legge 104 contiene le più importanti agevolazioni che riguardano i portatori di handicap e i familiari che li assistono. A inizio di questo nuovo anno, quindi, andiamo a vedere se cambia qualcosa nella Legge 104 nel 2023 e approfittiamo per ricordare cosa prevedono i permessi, chi può richiederli, quali sono le regole e a quali benefici si ha accesso.
Indice
- Legge 104 nel 2023: cosa cambia
- Legge 104 nel 2023: cos’è la Legge 104
- Legge 104 nel 2023: chi può usufruirne
- Come accedere alle agevolazioni Legge 104 nel 2023
- Legge 104 nel 2023: iter di richiesta e come funziona
- Quali sono le agevolazioni Legge 104 nel 2023
- Quali sono i permessi previsti con la Legge 104 nel 2023
- Requisiti per ottenere i permessi Legge 104 nel 2023
- Come richiedere i permessi Legge 104 nel 2023
- Il congedo straordinario Legge 104 nel 2023
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Legge 104 nel 2023: cosa cambia
Rispetto all’anno 2022, la Legge 104 nel 2023 resta sostanzialmente la stessa. Una differenza, che però è stata introdotta già a partire dal 2022, riguarda il passaggio dal cosiddetto “referente unico” ai “permessi condivisi”.
In pratica, prima i permessi potevano essere fruiti da un solo familiare, che si prendeva cura del disabile grave. Adesso possono essere condivisi tra più familiari, sempre nel limite complessivo di tre giorni mensili di permesso.
Un’altra novità introdotta per il 2023 è quella che riguarda il congedo parentale. Fino a oggi, ciascun genitore aveva diritto ai congedi per assistenza dei figli fino a 6 anni, della durata di 3 mesi.
Adesso gli anni raddoppiano, e i genitori potranno chiedere il congedo parentale fino ai 12 anni dei figli e, oltre ai 3 mesi, entrambi i genitori possono usufruire, nello stesso periodo, di ulteriori 3 mesi di congedo, durante i quali viene corrisposta l’indennità pari al 30% della retribuzione.
Una volta chiarito cosa cambia nella Legge 104 nel 2023, andiamo a vedere cosa prevedono i permessi, quali sono le regole e quali altri benefici prevede la Legge 104.
Leggi quali sono le agevolazioni previste con la 104 per comprare casa.
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Legge 104 nel 2023: cos’è la Legge 104
La Legge 104 nel 2023 continuerà ad assicurare adeguato sostegno sia alla persona disabile che ai familiari che se ne prendono cura, così come dichiarato dall’art. 2 della Legge 104/1992.
All’art.1, invece, vengono elencate le finalità della Legge, ovvero:
- garantire il rispetto della dignità umana e dei diritti della persona disabile all’interno di tutti gli ambiti della vita sociale, dunque in famiglia, a scuola, lavoro e società;
- prevenire e rimuovere tutte quelle circostanze che minano l’autonomia del disabile e la realizzazione piena dei suoi diritti civili, politici, patrimoniali;
- perseguire, dove possibile, il pieno recupero della persona mediante l’ausilio di servizi e prestazioni, anche di natura giuridico-economica;
- predisporre interventi per contrastare e debellare l’emarginazione del disabile.
La normativa prevede l’integrazione dei disabili all’interno di ogni ambito della società, dalla famiglia al mondo del lavoro, dai trasporti, all’ambito sanitario, sportivo, dell’ostruzione e della ricerca universitaria.
Se hai da poco ottenuto la 104, ti spieghiamo come si programmano i permessi con la Legge 104 e perché non è obbligatorio ma è importante farlo.
In questo video che abbiamo scelto per te si parla della possibilità di andare in pensione prima con la Legge 104:
Legge 104 nel 2023: chi può usufruirne
Possono usufruire della Legge 104 nel 2023 i portatori di handicap (e loro familiari), la cui definizione è contenuta nell’art. 3 della Legge 104/92, ovvero “colui o colei che presenta minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o emarginazione”.
In questo approfondimento chiariamo le differenze tra menomazione, disabilità e handicap. Definizioni e come distinguerle.
Come accedere alle agevolazioni Legge 104 nel 2023
Per accedere alle agevolazioni Legge 104 nel 2023 è innanzitutto necessario che venga riconosciuta la condizione di handicap da parte di una Commissione Medica dell’ASL.
Quindi, non basta essere riconosciuti invalidi a seguito di una menomazione o di una patologia, ma è necessario che una commissione medica contestualizzi le oggettive difficoltà socio-lavorative e relazionali a cui la patologia o la menomazione danno vita.
La Legge 104 nel 2023 prevede diversi tipi di agevolazioni e alcune di queste possono richiedere ulteriori condizioni specifiche.
Per esempio, le agevolazioni auto sono rivolte sono a soggetti con determinate caratteristiche: ne abbiamo parlato in questo approfondimento.
Menzione a parte merita invece la cosiddetta “situazione di gravità” prevista dal comma 3 dell’art. 3, il quale recita: “qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.
La Legge 104 nel 2023, ricordiamo, si applica a tutti i portatori di handicap che sono residenti domiciliati o stabilmente dimorati in Italia, anche se stranieri o apolidi.
Con la Legge 104 puoi anche effettuare alcuni acquisti su Amazon: vediamo per quali prodotti e qual è la procedura da seguire.
Legge 104 nel 2023: iter di richiesta e come funziona
Come abbiamo detto, hai diritto alla Legge 104 nel 2023 se è stata accertata da una Commissione Medica dell’ASL, integrata da un operatore sociale o dall’esperto medico del caso da esaminare, la condizione di handicap a seguito di una patologia o di una minorazione.
La procedura richiede per prima cosa che il tuo medico di base predisponga un certificato medico introduttivo nel quale certifica la tua disabilità, elencando le patologie che ti riguardano.
Lo stesso medico curante invierà il certificato all’INPS e potrà inoltrare per te la domanda per la Legge 104, altrimenti puoi farlo tu accedendo al sito Inps con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS), oppure puoi farti aiutare da un Caf o da un patronato.
Una volta presentata la domanda, nei successivi 30 giorni – 15 per malattie oncologiche – verrai convocato a visita mediante raccomandata a/r.
La visita si svolgerà davanti alla Commissione Medica dell’ASL, che valuterà tutta la documentazione sanitaria presentata e deciderà se accertare o meno la presenza di handicap. Nel dettaglio, i 4 giudizi che possono essere presenti nel verbale 104 sono i seguenti:
- Persona non handicappata
- Persona con handicap (articolo 3, comma 1, Legge 104/1992)
- Persona con handicap grave (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992)
- Persona con handicap superiore al 2/3 (articolo 21, Legge 104/1992)
All’interno del verbale, inoltre, verrà specificato se il riconoscimento è:
- definitivo, se il quadro patologico è irreversibile o addirittura ingravescente e quindi non vi saranno visite future di revisione;
- tale da poter essere sottoposto a revisione (con nuova successiva chiamata a visita) a una certa data.
Ricordiamo che, se il riconoscimento dell’handicap viene negato, è sempre possibile fare ricorso contro il verbale 104, nelle modalità che abbiamo spiegato in questo approfondimento.
Se la commissione non si pronuncia entro i primi 45 giorni dalla presentazione della domanda per 104, al fine di ottenere le agevolazioni e i permessi 104 sono previsti gli accertamenti in via provvisoria da parte di un medico specialista nella patologia denunciata.
In questo articolo ti spieghiamo come cambiare un vecchio verbale della legge 104 se quello che possiedi non ti permette di accedere alle agevolazioni a cui hai diritto.
Quali sono le agevolazioni Legge 104 nel 2023
Abbiamo visto come il fulcro principale della Legge 104 nel 2023 è l’integrazione del disabile, che passa attraverso diversi tipi di agevolazioni.
La normativa quadro detta al legislatore le linee guida, per:
- l’integrazione scolastica a garanzia di un’efficiente educazione e istruzione delle persone disabili (art. 12-17);
- favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro (art. 18-22);
- favorire la rimozione delle barriere architettoniche, per la mobilitazione e la comunicazione (art. 23-29);
- facilitare l’assistenza al disabile (art. 33).
Chi usufruisce della Legge 104 nel 2023 ha diritto a detrazioni fiscali del 19% e all’applicazione dell’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di supporti tecnici e informatici.
Specifiche agevolazioni esistono anche per le spese mediche e per l’acquisto di veicoli. In questo approfondimento abbiamo parlato di tutte le agevolazioni fiscali per disabili nel 2023.
Verbale della legge 104 e percentuali di invalidità: chiariamo se in questo documento è visibile il grado di invalidità e quali sono le diciture a cui bisogna fare riferimento.

Quali sono i permessi previsti con la Legge 104 nel 2023
Anche per il nuovo anno, tra le principali agevolazioni Legge 104 nel 2023 abbiamo i permessi retribuiti che, come abbiamo visto, adesso possono essere concessi – oltre che al lavoratore disabile portatore di handicap grave– a più familiari che si occupano dello stesso portatore di handicap.
I permessi retribuiti permettono di assentarsi per 3 giorni al mese, frazionabili anche a ore (2 ore al giorno se orario full time, 1 ora se part time), ottenendo la stessa retribuzione e la copertura figurativa ai fini pensionistici.
I familiari del portatore di handicap grave che beneficiano dei permessi retribuiti possono essere:
- il coniuge, convivente di fatto o parte dell’unione civile;
- i genitori biologici o adottivi;
- i parenti e affini entro il secondo grado o il terzo grado laddove i genitori o il coniuge della persona disabile in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano deceduti o mancanti.
- I genitori biologici o adottivi, se il figlio ha meno di 3 anni (o tra 3 e 12 anni se è disabile o adottivo) possono richiedere in alternativa anche il prolungamento del congedo parentale.
Forse non sai che è possibile ottenere la Legge 104 provvisoria e iniziare subito a beneficiare delle agevolazioni connesse: vediamo in quali casi e come fare.
Requisiti per ottenere i permessi Legge 104 nel 2023
Oltre all’accertamento dell’handicap grave, per ottenere i permessi Legge 104 nel 2023 è necessario:
- essere lavoratori dipendenti (ne rimangono esclusi i lavoratori parasubordinati e autonomi, gli addetti ai lavori domestici e i lavoratori agricoli solo se occupati a giornata);
- che il disabile non sia ricoverato a tempo pieno in una struttura sanitaria.
Tuttavia, i permessi retribuiti posso essere eccezionalmente fruiti quando:
- il disabile in situazione di gravità debba recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite o terapie appositamente certificate;
- quando è in stato vegetativo o on fin di vita;
- quando i medici della struttura certificano la necessità di assistenza da parte dei familiari del disabile ricoverato.
Ricordiamo che è sempre possibile, per i genitori con un figlio disabile, fruire entrambe dei permessi retribuiti, a condizione che siano tutti e due lavoratori dipendenti e che ne usufruiscano alternativamente.
Ti spieghiamo se puoi fruire dei permessi della legge 104 con verbale scaduto o devi attendere la revisione dell’invalidità per poter tornare a utilizzarli.
Come richiedere i permessi Legge 104 nel 2023
Per richiedere i permessi Legge 104 nel 2023 bisogna presentare domanda telematica all’INPS, compilando in ogni suo campo il modello cod. SR08.
Questa è la procedura:
- accedi al sito web INPS tramite credenziali (SPID, CIE o CNS) e clicca su “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
- compila tutti i campi richiesti;
- allega la certificazione del medico di base e quella che attesta la disabilità in situazione di gravità.
In alternativa, puoi fari aiutare da un Caf o da un patronato.
Sul sito dell’INPS è poi precisato che:
- i lavoratori agricoli a tempo determinato occupato con contratto stagionale, oltre a presentare all’INPS il modello di domanda, deve inoltrare anche il Mod. HAND AGR per ciascuno dei mesi interessati;
- se il disabile è un figlio adottato, devono essere allegati tutti i documenti comprovanti:
- la data di ingresso in famiglia/data di ingresso in Italia;
- data del provvedimento;
- tribunale competente;
- numero provvedimento.
Una copia della domanda presentata andrebbe presentata anche al proprio datore di lavoro: non è obbligatorio ma è buona prassi.
È possibile usufruire dei permessi 104 in smart working? Scoprilo all’interno della nostra guida completa.
Il congedo straordinario Legge 104 nel 2023
Con la Legge 104 nel 2023, se sei un lavoratore che assiste un familiare portatore di handicap grave, hai anche diritto a un congedo straordinario retribuito, continuativo o frazionato, per un massimo di 2 anni nell’arco dell’intera tua vita lavorativa.
La possibilità di astenersi dall’attività lavorativa, ai sensi dell’art. 42 comma 5 del Dlgs 151/2022 modificato dal DL n. 119/2022 si estende in ordine di priorità:
- al coniuge convivente della persona disabile in situazione di gravità;
- ai genitori biologici o adottivi/affidatari della persona disabile in situazione di gravità;
- al figlio o ai fratelli/sorelle o ai parenti/affini entro il terzo grado conviventi della persona disabile in situazione di gravità (Circolari INPS n. 32/2012 e n. 159/2013).
L’art. 42 del Dlgs 151/2022 prevede che:
- chi usufruisce del congedo ha diritto a percepire un indennizzo, solitamente quantificato in virtù di tutte le voci fisse della retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro precedente al periodo di congedo straordinario. A tal proposito leggi il nostro articolo su quanti soldi si prendono con il congedo straordinario;
- l’importo dell’indennizzo calcolato non può superare a ogni modo una soglia annua, che viene rivalutata di anno in anno secondo gli indici ISTAT;
- il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa;
- l’indennità a carico dell’IINPS viene solitamente anticipata dal datore di lavoro.
Anche il congedo straordinario non può essere richiesto se il disabile è ricoverato presso una struttura ospedaliera e non può essere concesso che a un solo lavoratore per la stessa persona disabile.
Unica eccezione viene concessa ai genitori (biologici, adottivi o affidatari) che possono alternativamente fruire del congedo, compatibilmente anche con i permessi retribuiti sempre che, quando uno dei genitori utilizza il permesso, l’altro non può utilizzare il congedo e viceversa.
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