Quanto si aspetta per la visita di invalidità?

Quanto si aspetta per la visita di invalidità? Ovvero quanto passa tra la presentazione della domanda e la convocazione. L'Inps indica 30 giorni, ma quasi mai accade: c'è chi aspetta più di 9 mesi. Potete approfittare di questa attesa per mettere a posto la documentazione e prepararvi in modo adeguato: 3 sono gli aspetti fondamentali.
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2/4/23

Visita di invalidità, quanto si aspetta? Questa è una delle domande più frequenti nella nostra comunità. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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Quando una domanda si ripete spesso significa che le risposte non sono adeguate. O meglio: tra quello che promette l’Inps e la realtà corre una bella differenza.

Cosa promette l’Inps rispetto all’effettuazione della visita dopo che è stata presentata la domanda?

Su questo argomento potresti essere interessato a sapere come funziona la visita per l’invalidità; o anche cosa succede se non mi presento alla visita di revisione; c’è anche un focus su come funziona la visita a distanza per la revisione.

Visita di invalidità: tra l’Inps e la realtà

Beh, ovunque si legge che i tempi di attesa sono di circa 30 giorni. Che si riducono a 15 se la richiesta è stata presentata da un paziente oncologico.

Ebbene, soprattutto per le procedure ordinarie, quei 30 giorni o sono un miraggio o vengono rispettati solo per un numero molto limitato di fortunati. Nelle nostre chat sono tanti i cittadini che dopo aver inviato la domanda attendono da nove mesi la raccomandata dell’Inps che convoca per la visita di fronte alla commissione.

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Visita di invalidità: 3, 4 mesi (e oltre)

Tanti altri aspettano almeno 3, 4 mesi. Insomma, tra i tempi che l’Inps indica e la realtà passa un mare di incertezza. Cosa molto grave: spesso dietro una richiesta di visita per verificare se ci sono i requisiti per l’invalidità e per accedere di conseguenza a sostegni e benefici ci sono storie di persone in difficoltà.

Quel termine dei 30 giorni dovrebbe essere perentorio. Non così elastico: di fatto la soglia fissata dall’Inps è solo sulla carta.

Dopo un determinato periodo di paziente attesa può essere utile sollecitare l’istituto. Magari per sapere quali sono i tempi previsti o se la pratica è effettivamente al vaglio degli addetti.

Visita di invalidità: come prepararsi

Nel frattempo, mentre si aspetta, si potrebbe utilizzare questo periodo per prepararsi bene per la visita di fronte alla commissione medico legale. Può accadere infatti che anche chi avrebbe diritto al riconoscimento di una determinata percentuale di riduzione della capacità lavorativa venga giudicato in modo sbagliato.

Può accadere perché la commissione ha giudicato in modo errato (sottovalutando degli aspetti) o anche perché la documentazione presentata dalla persona interessata era carente.

In quei casi c’è la strada del ricorso giudiziale. Spesso si conclude a vantaggio dei cittadini, ma si perde inevitabilmente del tempo (oltre al carico di attese che una causa comunque comporta).

Se state dunque aspettando la chiamata a visita, fareste bene a prepararvi. Sono tre le cose a cui prestare particolare attenzione. Verifichiamole insieme.

Visita di invalidità: errori certificato introduttivo

Bisogna ricordarsi che la commissione medica si limita a esaminare quello che viene presentato. E si sofferma anche sugli aspetti burocratici.

Verificate quindi bene il certificato medico introduttivo che è stato redatto dal vostro medico di base.

Bisogna far attenzione soprattutto a due cose:

  • devono essere state riportate tutte le patologie per le quali è stato chiesto l’accertamento per l’invalidità o l’handicap;
  • devono risultare barrate tutte le richieste di accertamento dell’invalidità (quelle per intenderci che riguardano, invalidità civile, legge 104, sordità, cecità).

Quest’ultimo particolare è molto importante. È capitato infatti a persone evidentemente sorde (con una certificazione medica a confermarlo): non è stata riconosciuta la sordità civile perché nel certificato medico introduttivo non era stata barrata la casella. Si tratta di una mera dimenticanza, ma può pregiudicare l’esito di una visita. Per cui, chi non ha ancora il certificato medico introduttivo ricordi al medico di base di riportare tutto in modo corretto. Che ne è già in possesso si accerti che non siano stati commessi degli errori.

Visita di invalidità: documentazione medica

La parte più rilevante comunque resta la documentazione medica. Quella per intenderci che deve essere presentata alla commissione. La visita si basa quasi esclusivamente sull’analisi di quella certificazione, poi può essere effettuata anche sulla persona, ma solo a conferma di quello che è stato riportato nei documenti che avete consegnato.

È importante che la documentazione sanitaria riporti in modo chiaro i dati sulla patologia (o le patologie) che dovrebbe portare al riconoscimento dell’invalidità o dell’handicap.

Chiariamoci: non c’è bisogno che vi presentiate con un faldone di centinaia di pagine, basta avere una documentazione ordinata (anche per data) e piuttosto recente (anzi più è recente e meglio è).

Sono da preferire i certificati medici che sono stati rilasciati da enti pubblici (ospedali o Asl) piuttosto che da privati. Per un motivo piuttosto comprensibile: vengono ritenuti più credibili e oggettivi.

Visita di invalidità: cosa non fare

Ci sono poi dei consigli formali, ovvero come comportarsi durante la visita. Ci riferiamo in particolare alle cose da non fare:

  • non presentatevi alla visita vestiti in modo volutamente trasandato per evidenziare un vostro eventuale stato di bisogno;
  • non lamentatevi durante la visita delle vostre condizioni di salute (o al contrario minimizzandole, il che sarebbe anche peggio).

Si tratta di atteggiamenti che potrebbero indisporre la commissione o – molto probabile – lasciarla del tutto indifferente. Bisogna sempre pensare che quei medici si trovano di fronte ogni giorno decine di storie simili alla vostra, hanno quindi l’esperienza necessaria per capire chi sta fingendo o esagerando. Meglio quindi essere del tutto naturali: se la certificazione che presentate è corretta e riporta in modo dettagliato la natura e la gravità delle vostre patologie e se il certificato medico introduttivo è stato redatto in modo corretto, dovreste essere tranquilli.

Oltretutto, nel caso la commissione medica prendesse qualche abbaglio, il ricorso giudiziale, sulla base di una certificazione inoppugnabile, avrebbe molte più possibilità di essere accolto.

Quanto si aspetta per la visita di invalidità?

Visita di invalidità: conclusione

In conclusione: è difficile stabilire i tempi di attesa tra la presentazione della domanda e la visita medica. L’Inps dichiara un limite massimo di 30 giorni, ma in tanti aspettano anche più di 9 mesi. Possiamo dire che comunque molti riescono a completare la procedura in 3, 4 mesi. Approfittate di questo tempo per mettere a posto la vostra documentazione medica e verificate se il certificato introduttivo sia stato redatto in modo completo.

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