Ci sarà oppure no l’aumento pensione di invalidità a partire da ottobre 2022? Scopriamo insiem se l’Inps ha fatto chiarezza in merito (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Da ottobre 2022 è previsto un incremento parziale delle pensioni, in attesa dell’aumento pieno che verrà applicato a partire da gennaio 2023.
Tuttavia, da questi aumenti parziali sono stati esclusi la pensione di invalidità e i trattamenti pensionistici. La situazione non è ancora chiara, perché l’Inps non si è ancora pronunciato in via definitiva sull’aumento pensione invalidità a ottobre.
È doveroso nei confronti di questa categoria di beneficiari, però, che l’Istituto faccia chiarezza il più presto possibile. In questo approfondimento spiegheremo in cosa consistono gli aumenti e a chi spettano.
INDICE:
- Aumento pensione di invalidità: a chi spetta
- Aumento pensione di invalidità? La rivalutazione parziale prevista
- Aumento pensione di invalidità a partire da gennaio 2023
- Aumento pensione di invalidità: importi pensione di invalidità con la rivalutazione 2023
- Niente aumento pensione di invalidità a ottobre 2022? E il bonus 200 euro?
- Aumento pensione di invalidità: date di pagamento pensione invalidità a settembre 2022
- L’Inps farà chiarezza sull’aumento pensione di invalidità a ottobre 2022?
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Aumento pensione di invalidità: a chi spetta
Il Decreto aiuti bis ha previsto una perequazione anticipata delle pensioni a partire da ottobre 2022 anche se, come ti abbiamo anticipato in apertura di questo approfondimento, non sembra essere stato considerato un aumento pensione di invalidità.
L’aumento, inoltre, interesserà tutti gli altri precettori di trattamenti pensionistici, ma che posseggono un reddito inferiore a 2.692 euro lordi al mese di pensione.
L’intervento andrà a sostituire il bonus 200 euro proposto a luglio, destinando le risorse previste per l’indennità una tantum all’aumento parziale delle pensioni.
Come verrà applicata la rivalutazione? Vediamolo nel prossimo paragrafo.
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Aumento pensione di invalidità? La rivalutazione parziale prevista
Al momento non è confermato un aumento pensione di invalidità e ci auguriamo che l’Inps possa chiarire, entro settembre, se gli invalidi potranno o meno contare sulla rivalutazione pensione invalidità parziale, così come la otterranno (quasi) tutti gli altri trattamenti pensionistici previdenziali.
L’incremento parziale della pensione sarà pari al 2% e rappresenterà un anticipo della perequazione automatica che spetterà a gennaio 2023 per tutti, anche per i trattamenti assistenziali.
Si tratta di una misura straordinaria che il Governo ha approvato al fine di contrastare il caro vita derivante dalla forte inflazione del 2022, e interessa i pensionati con redditi fino a 35mila euro annui.
In sostanza, si tratta di un acconto a tutti i pensionati che percepiscono non più di 2.692 euro al mese su tredici mensilità.
Abbiamo calcolato che si tratta di un aumento fino a circa 54 euro mensili per tredici mensilità. Questo pagamento, riguarderà solo i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022.
Dal 1° novembre 2022, poi, anche i pensionati che hanno un reddito superiore a 35mila euro otterranno un aumento della pensione pari allo 0,2%. In questo caso si tratta del recupero della rivalutazione dello 0,2% dello scorso anno, in quanto l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari a 1,9% anziché dell’1,7% che aveva applicato l’Inps in via provvisoria.
Il recupero della rivalutazione prenderà anche in considerazione i relativi arretrati maturati dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2022.
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Aumento pensione di invalidità a partire da gennaio 2023
Fino a quando l’Inps non farà chiarezza sulla possibilità o meno di ottenere anche un aumento pensione di invalidità parziale a partire da ottobre 2022, avremo solo la certezza che anche tutti i trattamenti assistenziali godranno della piena rivalutazione prevista a partire da gennaio 2023.
La rivalutazione sarà calcolata in base al tasso di inflazione registrato nei precedenti 12 mesi, che al momento si attesta attorno all’8%. Questo vuol dire che le pensioni di invalidità, così come tutti gli altri trattamenti pensionistici, aumenteranno della stessa percentuale.
Per le pensioni a cui sarà stata applicata la rivalutazione parziale a partire da ottobre 2022, l’incremento sarà defalcato dall’anticipo del 2% per tredici mensilità.
Per tutti gli altri, l’aumento applicato sarà pieno, tenendo conto però delle fasce di rivalutazione delle pensioni, che sono:
- 100% per importi fino a 2.606,32 euro al mese;
- 80,9% per importi da 2.602,33 a 2.577,90 euro al mese;
- 77,44% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese
Andiamo a fare qualche esempio per capire quali saranno gli aumenti effettivi degli importi pensione di invalidità.
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Aumento pensione di invalidità: importi pensione di invalidità con la rivalutazione 2023
A gennaio 2023, quindi, verrà applicata una rivalutazione piena a tutte le pensioni, per cui aspettiamo anche l’aumento pensione di invalidità.
Mettiamo il caso che l’Inps comunichi che i trattamenti assistenziali non godranno della perequazione parziale prevista per le altre pensioni da ottobre del 2022.
A gennaio 2023, quindi, verrà applicato un aumento pieno, senza alcuna defalcazione, come avverrà per gli altri trattamenti previdenziali.
Andiamo a fare degli esempi, prendendo in considerazione tre scenari differenti, ovvero:
- aumento dell’8%: per pensioni di invalidità che non superano i 2.000 euro (circa);
- aumento del 7,2%: per pensioni comprese fra i 2.000 e i 2.500 euro;
- aumento del 6%: per pensioni superiori a 2.550 euro.
Ecco cosa succede:
- una pensione di 1000 euro guadagnerebbe 80 euro al mese;
- una pensione di 1200 euro salirebbe a 96 euro al mese;
- una pensione di 1500 euro dovrebbe essere incrementata di 120 euro al mese.
L’assegno sociale salirebbe a 500 euro e gli assegni di invalidità civile a 315 euro.
Analizziamo adesso l’aumento di una pensione fino a 1000 euro con scenari di inflazione differenti:
- aumenti dell’8%: guadagno di 80 euro mensili;
- aumenti del 7,2%: guadagno di 72 euro mensili;
- aumenti del 6%: guadagno di 60 euro mensili.
Una pensione di inabilità, con importo di partenza di 291,69 euro, aumenterebbe in questo modo:
- aumenti dell’8%: guadagno di 23,33 euro;
- aumenti del 7,2%: guadagno di 21 euro;
- aumenti del 6%: guadagno di 17,50 euro.
Che fine hanno fatto gli arretrati del bonus figli e gli aumenti dell’assegno unico figli disabili? Scopri perché l’Inps dovrebbe vergognarsi.

Niente aumento pensione di invalidità a ottobre 2022? E il bonus 200 euro?
In attesa di chiarimenti da parte dell’Inps, al momento è confermato che non ci sarà un aumento pensione di invalidità a ottobre 2022.
Non ci sarà nemmeno, però, neanche un nuovo bonus 200 euro, in quanto il Decreto Aiuti bis ha deciso di destinare l’indennità una tantum solo a chi non ne è stata beneficiario nelle precedenti erogazioni.
A tal proposito leggi quali sono le categorie di beneficiari del nuovo bonus 200 euro.
Considerato che, chi percepisce pensione di invalidità o assegno per persone invalidi civili, cieche e sorde, pensione sociale o indennità di accompagnamento, ha già ottenuto il bonus 200 euro a luglio, non beneficerà della nuova indennità una tantum.
In questo articolo ti spieghiamo quando è possibile chiedere una terza visita per il doppio aggravamento dell’invalidità.
Aumento pensione di invalidità: date di pagamento pensione invalidità a settembre 2022
In attesa dell’aumento pensione di invalidità previsto per gennaio 2023, continuano i pagamenti delle pensioni agli invalidi.
In particolare, la prossima erogazione è prevista per il mese di settembre 2022, a partire da giovedì 1° settembre per chi riceve l’accredito su Conto BancoPosta, Libretto di Risparmio, Postepay Evolution o bonifico bancario.
Chi ritira in contanti alle Poste, invece, dovrà rispettare i turni disposti dagli uffici postali, che vengono organizzati con le iniziali dei cognomi dei pensionati.
Ecco quale potrebbe essere un probabile calendario degli accrediti:
- A – B ritiro pensione il giorno giovedì 1° settembre;
- C – D ritiro pensione il giorno venerdì 2 settembre;
- E – K ritiro pensione il giorno sabato mattina 4 settembre;
- L – O ritiro pensione il giorno lunedì 6 settembre;
- P – R ritiro pensione il giorno martedì 7 settembre;
- S – Z ritiro pensione giorno mercoledì 8 settembre.
Attenzione: quella appena condivisa è solo una bozza del calendario. Suggeriamo di confrontarsi con gli uffici postali locali per verificare che turni saranno adottati. Soprattutto nei piccoli paesi, infatti, alcuni giorni potrebbero essere accorpati.
Ci sono limiti di età per richiedere l’accompagnamento? Te lo spieghiamo in questo approfondimento.
L’Inps farà chiarezza sull’aumento pensione di invalidità a ottobre 2022?
Come abbiamo più volte sottolineato, non sappiamo se l’Inps emetterà una circolare o pubblicherà un messaggio per far chiarezza in merito alla possibilità o meno dell’aumento pensione di invalidità a ottobre 2022.
Noi di invaliditaediritti.it, insieme ai colleghi di TheWam.net, stiamo monitorando la situazione e ti informeremo tempestivamente su eventuali sviluppi e comunicazioni dell’Inps, quindi non smettere di seguirci per non perderti nulla.
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