Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: vediamo nel dettaglio quale interpretazione dare alle varie diciture presenti all’interno del documento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Il verbale d’invalidità è un documento che rappresenta la valutazione della Commissione Medica riguardo alle condizioni di salute del richiedente. Questo documento è fondamentale per determinare se il richiedente ha diritto o meno all’assegnazione di benefici economici.
Contiene informazioni sulle condizioni mediche del richiedente, sulla gravità delle disabilità e sulla percentuale di invalidità assegnata dalla Commissione Medica.
Vediamo, quindi, come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento.
Indice
- Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: quali sono i vari esiti?
- Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Non Invalido”
- Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Superiore a 1/3”
- Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Parziale”
- Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Totale”
- Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Totale con Diritto all’Accompagnamento”
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Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: quali sono i vari esiti?
È importante saper leggere e interpretare correttamente il verbale d’invalidità, in modo da assicurarsi che i benefici a cui si ha diritto siano stati riconosciuti e che la percentuale di invalidità sia stata calcolata in maniera esatta.
In particolare sul verbale possono essere indicati cinque esiti:
- Non invalido
- Invalidità superiore a 1/3
- Invalidità parziale
- Invalidità totale
- Invalidità totale con diritto all’accompagnamento
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Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Non Invalido”
Il verbale d’invalidità può riportare la dicitura “assenza di patologia” o “riduzione delle capacità inferiore ad 1/3”, il che significa che il richiedente non è invalido o ha un’invalidità molto leggera, inferiore al 30%.
In questo caso, il richiedente non ha diritto a ricevere alcun beneficio economico.
Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Superiore a 1/3”
Se il verbale d’invalidità indica “invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ad 1/3” (come previsto dall’articolo 2 della legge n. 118/1971), significa che l’invalidità calcolata è compresa tra il 30% e il 73%.
In questo caso, il richiedente non ha diritto all’assegno di assistenza mensile, ma può accedere alle prestazioni protesiche connesse alla patologia.
Inoltre, se l’invalidità è superiore al 45%, il richiedente può accedere alle liste speciali di collocamento mirato previste dalle norme sul diritto al lavoro delle persone con disabilità.
Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Parziale”
Il terzo caso previsto dal verbale d’invalidità è quello dell’invalidità parziale, indicata dalla dicitura “invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ai 2/3” (come stabilito dagli articoli 2 e 13 della legge n. 118/1971).
In questo caso, l’invalidità va dal 74% al 99%, e il richiedente può ottenere l’assegno mensile di assistenza riconosciuto agli invalidi parziali. L’importo di questo assegno varia ogni anno, e per il 2023 è pari a 313,91 euro mensili.
Per poter avere diritto all’assegno mensile di assistenza, è necessario soddisfare tutti i seguenti requisiti:
- Avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- Essere cittadino italiano, cittadino europeo residente in Italia o cittadino extracomunitario con regolare permesso di soggiorno;
- Avere un’invalidità riconosciuta dal 74% al 99%;
- Avere un reddito annuo personale non superiore a 9.102,34 euro per il singolo e 15.644,85 euro se coniugato.
- Essere iscritti alle liste di collocamento mirato.

Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Totale”
Nel caso in cui l’invalidità riconosciuta sia del 100%, si parla di invalidità totale, che viene indicata nel verbale con la dicitura “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa” (come previsto dagli articoli 2 e 12 della legge n. 118/1971).
In questo caso, il richiedente ha diritto alla pensione di inabilità, che per il 2023 è pari a 313,91 euro per 13 mensilità. Questa pensione è concessa agli invalidi civili totali, a condizione che siano soddisfatti i seguenti requisiti:
- Avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- Essere cittadino italiano, cittadino europeo residente in Italia o cittadino extracomunitario con regolare permesso di soggiorno;
- Avere un’invalidità riconosciuta del 100%;
- Avere un reddito annuo personale non superiore a 17.920 euro.
Come leggere il verbale dell’indennità di accompagnamento: esito “Invalidità Totale con Diritto all’Accompagnamento”
Nel caso in cui al richiedente sia riconosciuta un’invalidità totale e la necessità di un’assistenza continua, il verbale riporterà la dicitura “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita” (come stabilito dalle leggi n. 18/1980 e n. 508/1988).
Si tratta del caso più grave di invalidità, per il quale oltre alla pensione di inabilità viene concessa all’interessato anche l’indennità di accompagnamento. Per il 2023, l’importo dell’indennità di accompagnamento è pari a 527,16 euro per 12 mensilità, ai quali va sommata la pensione di inabilità già prevista per gli invalidi totali.
L’indennità di accompagnamento è un beneficio economico concesso indipendentemente dall’età e dalla situazione reddituale del richiedente, a patto che quest’ultimo non sia ricoverato in un istituto con retta a carico dello Stato.
È importante comprendere che questo tipo di invalidità rappresenta una condizione molto grave che richiede particolare attenzione e assistenza costante. Tuttavia, grazie alle prestazioni economiche previste dalla legge, è possibile garantire un sostegno adeguato ai soggetti affetti da questa forma estrema di disabilità.
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