Legge 104 a ore: come funziona

I permessi 104 possono essere fruiti per intero o frazionati in ore. Vediamo come funziona il frazionamento a ore dei permessi con Legge 104.
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24/9/23

I permessi 104 devono essere utilizzati sempre a giorni oppure posso frazionarli in ore? Come funziona il frazionamento a ore dei permessi con Legge 104? (scopri le ultime notizie su Legge 104invalidità civilecategorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Come funziona il frazionamento a ore dei permessi con Legge 104

Sei titolare di Legge 104, tra le altre cose, hai diritto anche a 3 giorni di permessi mensili per riposarti (se lavoratore disabile) o per assistere un familiare disabile grave.

Ti stai chiedendo come funziona il frazionamento a ore dei permessi con Legge 104. Ebbene, per prima cosa dobbiamo precisare una cosa importante: la frazionabilità ha delle piccole differenze in base al fatto che tu sia lavoratore del settore privato, del settore pubblico o che sia genitore di un figlio con disabilità.

Andiamo a vedere nel dettaglio ognuna di queste ipotesi.

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Come funziona per i dipendenti privati

L’INPS, che in passato (Circolare INPS 31 ottobre 1996, n. 211) consentiva di frazionare i tre giorni di permesso al massimo in mezze giornate, ha successivamente rivisto le sue indicazioni consentendo anche la frazionabilità in ore dei tre giorni di permesso mensile con le precisazioni espresse nel Messaggio 16866 del 28 giugno 2007.

Viene definito anche il numero massimo di ore di permesso lavorativo nel caso questo venga frazionato.

L’INPS precisa che il limite di 18 ore, nel caso di frazionamento, è riferito ai casi in cui l’orario di lavoro sia di 36 ore suddiviso in sei giorni lavorativi.

Per tutti gli altri casi il monte ore massimo va ricalcolato con una formula diversa a seconda che l’orario di lavoro sia fissato su base settimanale (la maggioranza dei casi) o su base plurisettimanale e cioè che vari ciclicamente da una settimana all’altra. L’INPS fissa dunque due formule diverse.

Nel primo caso, cioè orario di lavoro fissato su base settimanale, la formula è la seguente:

  • orario normale di lavoro settimanale: numero dei giorni lavorativi settimanali x 3 = ore mensili fruibili.

Nel secondo caso, cioè orario di lavoro fissato su base plurisettimanale, la formula è la seguente:

  • orario normale di lavoro medio settimanale: numero medio dei giorni lavorativi settimanali) x 3 = ore mensili fruibili.

Facciamo tre esempi:

  • 36 ore lavorate, 5 giorni settimanali = 21,6 ore di permesso mensile, se frazionato;
  • 36 ore lavorate, 6 giorni settimanali = 18 ore di permesso mensile, se frazionato;
  • 38 ore lavorate, 5 giorni settimanali = 22,8 ore di permesso mensile, se frazionato.

Scopri quando è possibile usufruire dei permessi con 104 doppi per una persona disabile che assiste una persona disabile.

Come funziona per i dipendenti pubblici

La questione dopo alcune precedenti indicazioni dell’INPDAP è stata disciplinata dalla Circolare del Ministero per la Pubblica Amministrazione 8/2008, che fornisce indicazioni operative sulle novità introdotte dal Decreto Legge 112/2008 (Legge 6 agosto 2008, n. 133).

La Circolare conferma quanto previsto dalla Legge 104/1992 e ribadito nel corso degli anni da numerose Circolari: il lavoratore disabile, in possesso di certificazione di handicap grave (articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992) ha diritto alternativamente a due ore di permesso giornaliero (una sola ora se l’orario è inferiore alle 6 ore giornaliere) o a tre giorni di permesso lavorativo al mese.

Il limite delle 18 ore mensili previsto dalla Legge 133/2008, precisa il Ministero, è da prendere in considerazione solo nel caso in cui i tre giorni vengano frazionati in ore.

Inoltre, sottolinea il Ministero, tale limitazione è per ora applicabile solo nel caso i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di riferimento abbiano già previsto una corrispondenza in ore dei tre giorni di permesso.

Pertanto, ad oggi, il lavoratore che fruisce dei permessi lavorativi in ore giornaliere non può vedersi opporre il limite delle 18 ore mensili.

La stessa considerazione riguarda i lavoratori che assistano familiari (coniuge o parenti e affini fino al terzo grado) con handicap grave.

Il limite delle 18 ore mensili è da applicarsi solo nel caso in cui il dipendente pubblico decida di frazionare in ore i tre giorni di permesso mensili e solo nel caso il suo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento abbia già previsto una corrispondenza in 18 ore dei tre giorni di permesso. In tutti gli altri casi, lo dice il Ministero, non va effettuato alcun limite di ore.

Pertanto, il lavoratore che sceglie di fruire dei permessi di tre giorni di lavoro, il cui orario corrisponda ad un totale superiore alle 18 ore, non può essere limitato.

Cumulo permessi 104: è possibile raddoppiare i giorni di permessi retribuiti se si assistono due familiari con disabilità? E se il lavoratore è disabile e caregiver?

Come funziona il frazionamento a ore dei permessi con Legge 104
Legge 104 a ore: come funziona? In foto una donna spinge la carrozzina con sopra un anziano con disabilità.

Come funziona per i genitori di figli con disabilità

L’INPS, con Circolare 17 luglio 2000, n. 133, ha previsto che i giorni di permesso possono essere usufruiti dai genitori (di figli minorenni) alternativamente, ma il numero massimo mensile di tre giorni può essere ripartito tra i genitori stessi anche con assenze contestuali dal rispettivo lavoro (ad esempio, madre 2 giorni, padre 1 giorno, anche coincidente con uno dei due giorni della madre).

L’alternatività, in sostanza, si intende riferita solo al numero complessivo dei giorni di permesso fruibili nel mese (tre).

I giorni di permesso possono essere utilizzati da un genitore anche quando l’altro fruisce della “normale” astensione facoltativa.

La Circolare INPS 11 luglio 2003, n. 128 ha esteso tale opportunità anche nel caso i figli siano maggiorenni.

FAQ (domande e risposte)

Cosa succede se non si usano tutti i permessi 104?

Se non si utilizzano tutti i permessi 104 previsti, è importante sapere che questi non possono essere accumulati o portati avanti a periodi successivi. Una volta che il periodo di fruizione dei permessi scade, qualsiasi giorno o ora non utilizzata andrà persa. Pertanto, è consigliabile pianificare attentamente l’uso dei permessi 104 per non perdere alcuna opportunità di godere di questo beneficio.

Quanto tempo prima devo programmare i permessi 104?

Per programmare i permessi 104, è consigliabile anticipare la richiesta in modo da permettere al datore di lavoro di organizzare il piano di lavoro di conseguenza. In genere, si suggerisce di presentare la richiesta con un preavviso di almeno 15 giorni lavorativi. Questo periodo di preavviso darà al datore di lavoro il tempo necessario per fare le opportune regolazioni per coprire le tue assenze durante i giorni di permesso.

Ho l’obbligo di programmare i permessi 104 con il datore di lavoro?

Non si tratta di obbligo di comunicazione del diritto alla 104, perché quello non lo hai, quanto di una correttezza nei confronti del datore di lavoro. La comunicazione tempestiva è essenziale per permettere all’azienda di organizzare il lavoro e trovare soluzioni alternative per coprire le tue assenze. Assicurati di informare il datore di lavoro con un adeguato preavviso, rispettando le eventuali procedure interne stabilite dall’azienda per la richiesta e la pianificazione dei permessi.

Posso passare dalla fruizione dei permessi 104 a ore a quella a giorni?

Sì, è possibile passare dalla fruizione dei permessi 104 in ore a quella in giorni o viceversa, ma solo comunicando la nuova programmazione il mese precedente al cambio o nel caso in cui vi siano reali urgenze.

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