Permessi 104 non usati: posso usarli poi?

Chiariamo se è possibile la fruizione retroattiva dei permessi con Legge 104 inutilizzati il mese precedente o in caso di vittoria in sede di ricorso per riconoscimento della Legge 104 precedentemente respinta.
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26/9/23

Se non vengono utilizzati per un mese, è possibile richiedere la fruizione retroattiva dei permessi con la Legge 104? Il mese successivo posso chiedere 6 giorni di permesso anziché 3, se non li uso il precedente? (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

È possibile la fruizione retroattiva dei permessi con Legge 104 inutilizzati il mese precedente?

I permessi Legge 104 possono essere richiesti sia dal lavoratore disabile grave che dal familiare che lo assiste.

Si ha diritto a 3 giorni di permessi retribuiti al mese, frazionabili anche a ore, ma in alcuni casi è possibile raddoppiarli.

In nessun caso, né per il lavoratore disabile grave e né per il familiare che lo assiste, è permessa la fruizione retroattiva dei permessi con Legge 104 inutilizzati.

Ci spieghiamo meglio. Se non hai utilizzato parte o tutti i permessi in un mese, non puoi poi utilizzarli il mese successivo, sommandoli agli altri.

Quindi, per esempio: hai utilizzato solo due giorni di permesso a giugno. A luglio non hai diritto a 4 giorni di permesso (3 di luglio e 1 di giugno). I precedenti si annullano e si riparte sempre dai 3 permessi mensili totali da utilizzare.

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Fruizione retroattiva dopo ricorso per Legge 104 vinto: è possibile?

Mettiamo il caso, adesso, che abbia presentato domanda per Legge 104 e l’INPS non te l’abbia riconosciuta.

Hai presentato ricorso contro l’INPS e il giudice ti ha dato ragione. In questo caso è possibile la fruizione retroattiva dei permessi, a partire dal momento in cui hai presentato domanda per Legge 104 all’INPS?

No, perché la normativa prevede in assoluto che i permessi possono essere fruiti dalla notifica del verbale definitivo riportante la Legge 104/92 art. 3 comma 3.

Pertanto, non è possibile richiedere la retroattività poiché il diritto inizia dalla notifica definitiva successiva alla convalida da parte dell’INPS.

Nel caso specifico, anche se hai fatto ricorso e hai vinto, dovrai pervenire il verbale con il riconoscimento della Legge 104 art. 3 comma 3.

Ricorso per la 104 e valore della sentenza: ha più valore l’esito di un verbale di accertamento o la sentenza di un Giudice? Scopriamolo in questo articolo.

Permessi 104 come richiederli

Per ottenere i permessi 104 è necessario inoltrare apposita domanda all’INPS, attraverso uno dei seguenti canali:

  • collegandosi al portale web INPSInvio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”, accessibile tramite, credenziali (SPID, CIE, CNS);
  • chiamando il Contact center dell’Istituto al numero 803164 (da rete fissa) o 06164164 (da cellulare);
  • rivolgendosi a un CAF o a un patronato.

Alla domanda dovranno essere allegati i documenti comprovanti lo stato di disabilità.

In caso di esito positivo, l’INPS comunica all’interessato e all’azienda (via pec o raccomandata) il verbale di accoglimento con l’indicazione di:

  • soggetto per il quale vengono riconosciuti i permessi;
  • decorrenza del diritto a fruire dei permessi;
  • scadenza della validità dell’accoglimento.

Il permesso ottenuto attraverso la Legge 104/92 è un permesso retribuito dall’INPS e anticipato in busta paga dal datore di lavoro.

La normativa non prevede alcun preavviso da dare al datore di lavoro, tuttavia è necessario che il dipendente che intenda beneficiare di tali permessi dia tempestiva comunicazione, al fine di evitare che l’organizzazione aziendale venga compromessa.

È possibile fruire dei permessi con la Legge 104 per chi non è familiare? Scoprilo in questo articolo.

A chi spettano i permessi 104

I permessi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (settore privato) e Dlgs 151/2001 (settore pubblico) spettano a:

  • lavoratori dipendenti sia pubblici sia privati, ai lavoratori delle imprese dello Stato degli Enti Pubblici e degli Enti locali privatizzati;
  • persone con disabilità grave che lavorano come dipendenti;
  • lavoratori genitori dipendenti di figli in situazione di disabilità grave (naturali, affidatari o adottivi);
  • genitore, coniuge, parente o affini entro il 2 grado che lavorano come dipendenti pubblici e privati.

Invece, non possono richiedere i permessi:

  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori parasubordinati.
  • lavoratori a domicilio;
  • lavoratori domestici;
  • i lavoratori agricoli a tempo determinato, occupati a giornata.

Vediamo come richiedere e utilizzare la Legge 104 a scuola: cosa prevedono i permessi, qual è la procedura per fare domanda e quale documentazione presentare.

Quando non è possibile utilizzare i permessi 104

Non sarà possibile usufruire dei permessi Legge 104 qualora il soggetto con disabilità sia ricoverato a tempo pieno, o 24 ore su 24, in una struttura ospedaliera (o struttura similare) sia pubblica che privata, che presti l’assistenza sanitaria continuativa.

Legge 104 e ricovero: tutte le regole previste dalla normativa quando l’assistito è in ospedale. In teoria i permessi vengono sospesi, ma ci sono almeno tre eccezioni. Vediamo quali e chi può usufruirne.

Fruizione retroattiva dei permessi con Legge 104 inutilizzati
Permessi 104 non usati: posso usarli poi? In foto una donna legge un documento.

Come funzionano i permessi 104

Ai lavoratori affetti da disabilità gravi spettano riposi orari giornalieri di una o due ore, a seconda dell’orario di lavoro, oppure 3 giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore. 

La Legge 104/92 riconosce ai familiari che assistono il disabile la possibilità di usufruire di permessi retribuiti nel limite di 3 giorni al mese, anche frazionabili in ore.

Il lavoratore che deve assistere più familiari affetti da disabilità grave può ottenere permessi per ciascuno dei disabili che necessitano di assistenza.

FAQ sulla fruizione retroattiva dei permessi con Legge 104 inutilizzati

Come funzionano i permessi 104 per il lavoro part-time?

Se sei un lavoratore con disabilità o hai un familiare con disabilità e lavori part-time, hai diritto a usufruire dei permessi previsti dalla Legge 104 proporzionalmente alle tue ore lavorative settimanali. Ad esempio, se lavori 20 ore settimanali, avrai diritto a metà del numero di ore di permesso rispetto a un lavoratore a tempo pieno.

Posso richiedere i permessi 104 se lavoro part-time?

Assolutamente sì! La Legge 104 prevede che i permessi siano accessibili a tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro. Se soddisfi i requisiti previsti dalla normativa, puoi presentare la richiesta di permessi per assistere o prenderti cura del tuo familiare con disabilità, anche se lavori part-time.

Cosa è possibile fare con i permessi previsti dalla Legge 104?

I permessi previsti dalla Legge 104 offrono diverse possibilità ai lavoratori dipendenti o assimilati che hanno un familiare con disabilità. Ecco alcune delle azioni che è possibile compiere con i permessi 104:

Assistenza al familiare: i permessi possono essere utilizzati per dedicarsi all’assistenza diretta del proprio familiare con disabilità, fornendo supporto nelle attività quotidiane e garantendo il benessere della persona.

Accompagnamento alle visite mediche: i permessi possono essere richiesti per accompagnare il familiare con disabilità alle visite mediche o agli esami specialistici necessari per la sua salute e il suo benessere.

Partecipazione a percorsi riabilitativi: i permessi consentono di partecipare a programmi di riabilitazione o di sostegno specifici per la persona con disabilità, contribuendo al suo percorso di recupero e miglioramento delle capacità.

Presenza in caso di emergenze: i permessi possono essere utilizzati per essere presenti in caso di emergenze o situazioni particolari legate alla salute o alle necessità del familiare con disabilità.

Posso utilizzare i permessi 104 e richiedere contemporaneamente il congedo straordinario?

Sì, è possibile utilizzare i permessi 104 e richiedere contemporaneamente il congedo straordinario, ma è importante valutare attentamente le modalità di utilizzo di entrambe le opzioni. Mentre i permessi sono utilizzabili in modo frazionato o continuativo, il congedo straordinario richiede una sospensione temporanea dell’attività lavorativa per un periodo specifico concordato con il datore di lavoro.

Prima di prendere una decisione, è consigliabile informarsi sulle diverse modalità di utilizzo di permessi e congedo straordinario, valutando le proprie esigenze e le possibilità offerte dalla normativa vigente.

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