Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: scopriamo quali sono le differenze fra queste due modalità (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
In Italia, ci sono obblighi di legge per le imprese che assumono lavoratori al fine di non escludere le persone con disabilità dal mercato del lavoro. Quando un’impresa ha raggiunto un certo numero di dipendenti (15), deve rispettare una determinata quota di lavoratori disabili da assumere.
Queste assunzioni sono obbligatorie e possono essere effettuate utilizzando due possibili strumenti di inserimento lavorativo: l’assunzione a chiamata nominativa e l’assunzione a chiamata numerica.
È importante capire le differenze tra questi due strumenti e quando devono essere utilizzati per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Vediamo quindi cosa sapere a riguardo dell’assunzione numerica o nominativa di persone disabili.
Indice
- Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: quali sono le differenze?
- Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: come vengono assunti i disabili?
- Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: quali sono gli obblighi del datore di lavoro?
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Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: quali sono le differenze?
Chi può assumere con la modalità della chiamata nominativa? Per l’assunzione di lavoratori disabili in Italia, l’impiego della chiamata nominativa è lo strumento standard di inserimento lavorativo.
Con il collocamento mirato, il datore di lavoro può acquisire la lista di persone disabili che si sono candidate per una specifica offerta di lavoro. Successivamente, l’azienda può scegliere i candidati attraverso i colloqui di selezione.
La chiamata nominativa è uno strumento di inserimento lavorativo alternativo e integrativo rispetto alla chiamata numerica, e può essere utilizzata in diversi casi. Ad esempio, quando un’impresa è inadempiente nel rispetto delle quote di assunzioni da destinare ai lavoratori con disabilità. Inoltre, può essere richiesta da enti pubblici, che forniscono una graduatoria di persone disabili disponibili e rispondenti ai requisiti di assunzione richiesti.
Nel caso in cui un’azienda non rispetti l’obbligo di assumere una quota di lavoratori disabili entro 60 giorni dall’insorgenza, scatta la procedura d’ufficio della chiamata nominativa a carico dell’azienda.
Per agevolare il rispetto di tale obbligo, i centri per l’impiego offrono un servizio specialistico di preselezione gratuito che facilita il collocamento mirato di persone con disabilità.
La graduatoria viene determinata tenendo conto dell’anzianità di iscrizione, della percentuale di invalidità, del reddito lordo dell’anno precedente e dei familiari a carico.
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Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: come vengono assunti i disabili?
Per effettuare le assunzioni di personale per le quote protette, ci sono tre modalità: la chiamata numerica, il concorso con riserva di posti e le convenzioni.
La chiamata numerica riguarda le categorie ed i profili per cui è richiesto solo il requisito della scuola dell’obbligo.
Il concorso con riserva di posti, invece, riguarda le altre qualifiche.
Le convenzioni possono essere usate solo come ultima risorsa per coprire posti per i quali è previsto un titolo di studio superiore a quello della scuola dell’obbligo, e devono essere strutturate secondo criteri concorsuali molto selettivi.
I disabili che abbiano conseguito le idoneità nei concorsi pubblici possono essere assunti anche oltre il limite dei posti ad essi riservato nel concorso.
Prima di essere assunto, il soggetto disabile deve sottoporsi ad una visita sanitaria di controllo della permanenza dello stato invalidante.
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L’assunzione mediante avviamento avviene attraverso la chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere e facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. Queste richieste devono essere rese pubbliche attraverso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
La chiamata per avviso pubblico può essere definita anche per singoli ambiti territoriali e per specifici settori. I centri per l’impiego avviano i soggetti aventi titolo all’assunzione obbligatoria alla prova tendente ad accertare l’idoneità a svolgere le mansioni, secondo l’ordine di graduatoria di ciascuna categoria, in misura pari ai posti da ricoprire.
Le prove selettive devono essere effettuate entro 45 giorni dalla data di avviamento a selezione e l’esito deve essere comunicato entro i 5 giorni successivi. Queste prove non comportano valutazione comparativa e sono preordinate ad accertare solo l’idoneità a svolgere le mansioni del profilo nel quale avviene l’assunzione.
La chiamata nominativa è consentita solo per l’assunzione dei disabili psichici.
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Assunzione numerica o nominativa di persone disabili: quali sono gli obblighi del datore di lavoro?
Per le imprese italiane che hanno tra 15 e 35 dipendenti, l’obbligo di assumere lavoratori disabili richiede l’assunzione di un dipendente disabile.
Se l’impresa ha tra i 36 e i 50 dipendenti, l’obbligo di assumere lavoratori disabili sale a 2.
Per le imprese con più di 50 dipendenti, l’obbligo di assumere lavoratori disabili non è espressa in numeri, ma si applica in base a una percentuale, pari al 7% del totale dei dipendenti occupati.
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