In questo approfondimento vi parleremo di contributi figurativi per lavoratori con invalidità (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Contributi figurativi per lavoratori con invalidità
La percentuale di riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74% dà diritto a contributi figurativi.
Il beneficio è una maggiorazione contributiva di 2 mesi per ogni anno di lavoro svolto con questa percentuale di invalidità (o superiore), che vanno a sommarsi a quelli già versati dal lavoratore o dalla lavoratrice.
Se il lavoro è stato svolto per periodi inferiori all’anno, spetta una maggiorazione contributiva di 1/6 per ogni settimana di lavoro svolto.
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Maggiorazione contributiva: altri beneficiari
La legge numero 388, articolo 80, comma 3 del 23 dicembre 2000 definisce le altre categorie di beneficiari della maggiorazione contributiva:
- lavoratori sordi civili;
- lavoratori invalidi di guerra e civili di guerra;
- invalidi per causa di servizio (nel rapporto di pubblico impiego e con infermità come da DPR 834/81 comprese nelle prime quattro categorie);
- invalidi del lavoro con invalidità, superiore al 74%, accertata e riconosciuta dall’INAIL.
Maggiorazione contributiva: quanti anni spettano?
Ma quanti anni di contributi figurativi spettano al lavoratore o alla lavoratrice con invalidità? La maggiorazione contributiva ha un limite di 5 anni di contributi (60 mesi).
Inoltre, è doveroso sapere che questi contributi figurativi sono utili ai fini del diritto alla pensione (fanno numero, per dirla con parole semplici), e per la misura dell’assegno (il suo importo), ma solo se la pensione è calcolata col sistema retributivo o misto (per la quota retributiva).
Per i lavoratori e le lavoratrici con invalidità contributivi puri (con contributi versati solo a partire dal 1° gennaio 1996), la maggiorazione contributiva è utile soltanto ai fini del diritto alla pensione e non per il calcolo dell’assegno.
Ma quindi posso anche scalare i 5 anni di contributi figurativi per l’invalidità dai 67 anni che servono per andare in pensione? Assolutamente no.
La maggiorazione contributiva, come detto, si aggiunge ai contributi già versati dal lavoratore o dalla lavoratrice, ma non riduce in alcun modo l’età pensionabile.
Contributi figurativi e Assegno ordinario di invalidità: come funziona?
Anche sull’Assegno ordinario di invalidità e sulla pensione di inabilità spettano contributi figurativi, che possono essere sfruttati per il raggiungimento della contribuzione minima per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Per l’Assegno ordinario di invalidità, l’articolo 1, comma 6, della legge 224 del 1984 considera utili i periodi di godimento della prestazione nei quali non sia stata svolta attività lavorativa.
I periodi di godimento dell’Assegno ordinario di invalidità sono utili ai fini raggiungimento del requisito per il diritto alla pensione, ma non per la determinazione dell’importo dell’assegno.
Inoltre è doveroso sapere che i contributi figurativi sull’AOI vengono riconosciuti soltanto per il conseguimento della pensione di vecchiaia e non per la pensione anticipata.
Contributi figurativi e pensione di inabilità: come funziona?
Alcuni periodi di contribuzione figurativa possono essere riconosciuti anche ai percettori della pensione di inabilità lavorativa, ma soltanto a una condizione.
Quando l’interessato recupera le sue capacità lavorative e perde il diritto a ricevere la pensione di inabilità.
In questo caso avrà diritto all’accredito della contribuzione figurativa per tutto il periodo durante il quale ha goduto della prestazione, come disposto dall’articolo 4, comma 4 della legge 222 del 1984.

Faq sulla contribuzione figurativa
La Legge 104 dà diritto ai contributi figurativi?
Assolutamente sì. Se hai diritto alla Legge 104, hai anche diritto ai contributi figurativi. Questo vuol dire che, mentre ti prendi cura di te stesso o di un tuo familiare, i contributi per la tua pensione continuano a maturare come se fossi al lavoro.
Cosa sono i contributi figurativi INAIL?
I contributi figurativi INAIL sono un tipo di contributi che vengono riconosciuti quando una persona non può lavorare per motivi di salute. Anche se non lavori, per la legge è come se tu stessi lavorando. Quindi, i contributi per la tua pensione continuano a maturare. Questi contributi figurativi si chiamano INAIL perché sono gestiti dall’INAIL, l’ente che si occupa della sicurezza sul lavoro.
Quali tipi di contributi sono esclusi dal calcolo per l’Assegno ordinario di invalidità?
L’Assegno di invalidità considera diversi tipi di contributi nel suo calcolo, ma ci sono alcuni che sono esclusi, secondo l’articolo 37 del DPR 818/1957. Tra questi, ci riferiamo a:
- assenze per astensione facoltativa dopo il parto (oggi congedo parentale);
- periodi di lavoro dipendente all’estero non tutelati da convenzioni o accordi internazionali;
- periodi di servizio militare eccedenti il servizio di leva;
- periodi di malattia superiori ad 1 anno;
- periodi di iscrizione a forme di previdenza obbligatorie diverse dai fondi sostitutivi dell’Assicurazione generale obbligatoria INPS, per i quali si ha diritto ad un altro trattamento obbligatorio di previdenza, quando non danno luogo a corresponsione di pensione.
Questi periodi vengono considerati “neutri“, ossia “saltati” nella valutazione dei requisiti di contribuzione necessaria per l’Assegno.
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