Congedo Legge 104: come funziona

Come funziona il congedo con la Legge 104? Vediamo insieme a chi spetta, come fare domanda e se viene pagato e coperto da contributi.
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24/9/23

Vediamo insieme cos’è e come funziona il congedo con la Legge 104 (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cos’è il congedo con la Legge 104?

Ai lavoratori dipendenti che assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave, lo Stato consente di assentarsi da lavoro godendo di un periodo di aspettativa retribuita, chiamata congedo straordinario, della durata non superiore a 2 anni, in tutta la vita lavorativa.

Il periodo di fruizione può essere anche frazionato in giorni, senza che siano conteggiati i festivi, i sabati e le domeniche. Per questo motivo, è necessario che il beneficiario riprenda a lavorare tra un periodo e l’altro di fruizione.

Il congedo non è riconosciuto, invece, per i periodi in cui non è prevista attività lavorativa (ad esempio, un part-time verticale con periodi non retribuiti).

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Congedo con la Legge 104: disabilità grave

Per avere diritto al congedo straordinario è necessario che al coniuge o al familiare del richiedente sia stato riconosciuto disabile grave: nel verbale redatto dalla commissione medica dell’INPS deve essere riportata la dicitura “Persona con handicap con connotazione di gravità” (articolo 3, comma 3 della Legge 104 del 1992).

Congedo con la Legge 104 anche ai conviventi di fatto

L’ultima novità in ordine di tempo riguardante il congedo straordinario è il riconoscimento del diritto anche al convivente di fatto, fino al 13 agosto 2022 escluso dai potenziali beneficiari: in pratica ha gli stessi diritti del coniuge o della parte dell’unione civile.

Come funziona il congedo con la Legge 104?

Come già anticipato, il congedo straordinario è un diritto del lavoratore dipendente (non spetta agli autonomi) che presta assistenza al coniuge o a un familiare disabile grave.

A chi spetta il congedo con la Legge 104?

Disciplinato dal decreto legislativo numero 151 del 2001 e modificato dal decreto legislativo numero 119 del 2011, il congedo straordinario può essere richiesto da:

  • il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente e dal convivente di fatto della persona disabile in situazione di gravità;
  • il padre o la madre, anche se adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità (se il coniuge convivente, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto sia mancante, deceduto o affetto da patologie invalidanti);
  • uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità (se il coniuge convivente, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto ed entrambi i genitori della persona disabile grave siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti);
  • uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravità (se il coniuge convivente, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto, entrambi i genitori e i figli della persona disabile grave siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti);
  • un parente/affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità (se il coniuge convivente, la parte dell’unione civile, il convivente di fatto, entrambi i genitori, i figli e i fratelli e le sorelle della persona disabile grave siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti).

Gradi di parentela e affinità per il congedo con la Legge 104?

Per evitare di incorrere in malintesi, l’INPS ha spiegato chi sono i parenti di:

  • primo grado (genitori e figli),
  • secondo grado (nonni, nipoti, fratelli e sorelle),
  • terzo grado (bisnonni, pronipoti, nipoti figli di fratelli o sorelle, zii).

E gli affini di:

  • primo grado (suoceri, genero e nuora),
  • secondo grado (nonni del coniuge, fratelli e sorelle del coniuge), 
  • terzo grado (bisnonni, nipoti figli dei fratelli e delle sorelle e zii del coniuge).

Congedo con la Legge 104: è pagato?

Il congedo straordinario è regolarmente retribuito e coperto da contribuzione figurativa, anche se non concorre alla maturazione di ferie, tredicesima e TFR.

Per comprendere meglio come funziona il congedo con la Legge 104 sotto l’aspetto economico e contributivo, ti consigliamo di leggere questo approfondimento.

Congedo con la Legge 104: come presentare domanda?

La presentazione delle domande del congedo straordinario va effettuata in modalità telematica sul sito dell’INPS, accedendo al servizio “Invio Online di domande di prestazioni a sostegno del reddito”.

Oppure è possibile telefonare al contact center dell’INPS, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento, da rete mobile).

Inoltre, è comunque possibile richiedere assistenza presso un patronato o a un intermediario abilitato dall’INPS.

Come funziona il congedo con la Legge 104
Come funziona il congedo con la Legge 104: in foto una donna assiste il marito disabile.

Faq sul congedo con la Legge 104

Il congedo straordinario con la Legge 104 è retribuito e coperto da contributi figurativi?

Sì, il congedo straordinario ai sensi della Legge 104 è regolarmente retribuito e coperto da contributi figurativi. Questo significa che il lavoratore riceve una retribuzione e contributi che coprono il periodo di assenza da lavoro. Inoltre, il congedo viene considerato ai fini pensionistici.

Congedo con Legge 104 e contributi: esiste un limite di reddito per usufruire completamente dei contributi figurativi?

Sì, esiste un limite di reddito per beneficiare completamente dei contributi figurativi. Per l’anno 2023, l’importo complessivo (reddito più accredito figurativo) non può superare i 53.687 euro annui. Pertanto, se il reddito del dipendente supera i 40.336 euro lordi annui, l’eccedenza di contributi figurativi viene persa, influenzando l’importo della pensione.

Congedo con Legge 104 e contributi: come influisce su un lavoratore con una retribuzione lorda annua di 50.000 euro?

Nell’esempio di un lavoratore con una retribuzione lorda annua di 50.000 euro che usufruisce di 2 anni di congedo straordinario, si avrebbe una perdita di circa 19.500 euro di retribuzione. Inoltre, anziché ricevere 16.500 euro di contributi l’anno, avrebbe diritto solo a 13.320,65 euro. Questo comporterebbe una riduzione significativa dell’importo della pensione.

Congedo con Legge 104 e contributi: chi non rischia una penalizzazione sulla pensione?

Chi non rischia una penalizzazione sulla pensione sono i lavoratori con una retribuzione lorda annua inferiore a 40.336 euro. In questo caso, la copertura contributiva figurativa è completa e non comporta alcuna penalizzazione.

Cos’è un contributo figurativo secondo la Legge 104?

I contributi figurativi sono una forma di contribuzione previdenziale che viene accreditata a chi si trova in situazioni particolari in cui non è in grado di lavorare. Questo potrebbe interessare non solo i beneficiari della Legge 104, ma anche tutti i lavoratori che, per una ragione o l’altra, hanno ricevuto una contribuzione figurativa per un determinato periodo di tempo. Questo contributo viene previsto in vari casi, tra cui il servizio civile, i riposi giornalieri, la maternità al di fuori di un rapporto di lavoro e il congedo parentale.

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