Come avere l’invalidità: ecco le malattie invalidanti che ne danno diritto con le relative tabelle e percentuali (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Le malattie e le menomazioni per le quali l’INPS riconosce il diritto all’invalidità civile sono molteplici. Questo riconoscimento, basato su una determinata percentuale, permette di ottenere numerosi benefici e agevolazioni, come l’assegno ordinario di invalidità oppure la pensione d’inabilità.
Nonostante le patologie individuate siano diverse, vi sono, però, ancora alcune gravi malattie che non sono riconosciute ufficialmente per ottenere l’invalidità. La maggior parte di esse è rappresentata da patologie autoimmuni o rare.
Vediamo ora l’elenco delle patologie invalidanti riconosciute dall’INPS e come avere l’invalidità.
Ricordiamo, però, che le linee guida indicate dall’istituto per il riconoscimento dell’invalidità civile non sono vincolanti: nel caso in cui una determinata malattia o condizione non sia riportata all’interno delle tabelle, è possibile comunque richiedere un accertamento per un eventuale riconoscimento della percentuale di invalidità.
INDICE- Pensione di invalidità e Legge 104: come avere l’invalidità
- Tabelle malattie per l’invalidità civile: come avere l’invalidità?
- Come avere l’invalidità: quali sono le percentuali?
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Pensione di invalidità e Legge 104: come avere l’invalidità
Grazie al riconoscimento dell’invalidità da parte dell’INPS è possibile ottenere determinati benefici. Altre agevolazioni, però, vengono riconosciute solo grazie all’accertamento della non autosufficienza (in particolare quelle relative alla Legge 104), mentre altre ancora variano in base al riconoscimento dell’handicap.
Quando si cerca come avere l’invalidità, quindi, è bene conoscere la differenza tra questi tre termini.
Per invalidità si fa riferimento alla diminuzione della capacità di svolgere qualsiasi attività lavorativa derivante da un’infermità oppure da una menomazione. Nel caso in cui la persona sia anziana (oltre i 65 anni di età) oppure minorenne, la valutazione dello stato di invalidità si basa sulla capacità di svolgere le attività e funzioni attinenti alla propria fascia d’età.
Per handicap, invece, si fa riferimento allo svantaggio sociale che deriva da un’infermità oppure da una menomazione. Rientrano in questa categoria le persone che sono affette da una minorazione fisica, psichica o sensoriale che causa difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni e nell’attività lavorativa.
Infine, per non autosufficienza si intende l’impossibilità di effettuare azioni e compiti quotidiani senza un’assistenza continua da parte di un’altra persona.
Invalidità civile e invalidità INPS: qual è la differenza e come avere l’invalidità?
Quando si pensa a come avere l’invalidità, non tutti sono a conoscenza del fatto che vi è una differenza tra invalidità INPS e invalidità civile:
- L’invalidità civile fa riferimento esclusivamente alla riduzione della capacità lavorativa generica ed è collegata a prestazioni assistenziali come la pensione d’inabilità civile e l’assegno per invalidi civili parziali.
- L’invalidità INPS viene validata da una commissione medica con parametri differenti rispetto all’invalidità civile e consente di ottenere il riconoscimento di agevolazioni più specifiche come l’assegno ordinario di invalidità e la pensione d’inabilità specifica.
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Tabelle malattie per l’invalidità civile: come avere l’invalidità?
In accordo con l’INPS, il Ministero della Salute ha stilato un elenco di patologie invalidanti che individuano i parametri per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile. Tale elenco riporta anche in percentuale il livello di infermità, nonché la correlazione con la capacità lavorativa della persona.
Si tratta, quindi, di tabelle fondamentali da consultare per il processo su come avere l’invalidità civile.
Al fine di essere beneficiario di un’agevolazione o di un sussidio, un soggetto deve ottenere una certificazione che attesti lo stato di invalido civile.
A seconda della percentuale riconosciuta, si hanno diritto ad alcuni benefici:
- Con una percentuale di invalidità al 100%, si può percepire una pensione di inabilità;
- Con una percentuale di invalidità compresa tra 74% e 99%, si può ottenere una pensione di invalidità;
- Con una percentuale di invalidità inferiore al 74%, vi sono alcune agevolazioni, ma non si ha diritto ad alcuna erogazione mensile.

Al fine di ottenere l’invalidità civile, deve essere presentata una domanda all’INPS, ricevuta la quale l’istituto programma una visita di accertamento che servirà per determinare la percentuale di invalidità di un paziente. Ciò è necessario in quanto una persona potrebbe essere affetta da diverse patologie invalidanti e vi è, quindi, la necessità di sommare le relative percentuali per riconoscere la reale condizione d’incapacità.
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La maggior parte delle patologie invalidanti riconosciute dall’INPS può essere suddivisa in base all’apparato di riferimento:
- Cardiocircolatorio (aritmie, corono patie, disfunzioni cardiache);
- Respiratorio (bronco pneumopatie, interstizio patie, trapianti di polmoni);
- Digerente (stenosi, cirrosi, trapianti, infiammazioni intestinali croniche);
- Urinario (insufficienza renale cronica, trapianti di reni);
- Endocrino (diabete mellito, insufficienza corticosurrenale, acromegalie, sindrome di Cushing);
- Osteoarticolare (amputazioni complete o parziali, perdita delle mani).
Vi sono, poi, altre malattie connesse ad un disturbo particolare:
- Malattie neurologiche (sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, epilessia, emiplegia);
- Malattie psichiche (disturbo amnesico, schizofrenia, depressione, ritardi mentali, disturbi del comportamento);
- Malattie legate all’udito (completa o parziale sordità);
- Malattie visive (ipovisione, cecità parziale o completa);
- Malattie larinee (laringectomia totale).
Sono comprese nelle patologie considerate invalidanti anche alcun malattie congenite, ematologiche, neoplastiche e reumatiche rare: fibrosi cistica, sindrome di Patau, sindrome di Down, monosomia 5p, sindrome di Edwards, sindrome di Sjogren, lupus, osteogenesi, oloprosencefalia alobare e semilobare, artrite reumatoide, artrite psoriasica, artrosi, talassemia, AIDS.
Come avere l’invalidità: quali sono le percentuali?
Quando ci si chiede come avere l’invalidità, il primo elemento a cui prestare attenzione è la percentuale di invalidità che è stata riconosciuta.
La percentuale minima che permette di accedere ad alcuni benefici è il 34%. Tale percentuale consente di ottenere delle agevolazioni di tipo socio-assistenziale come protesi ortopediche o similari.
Il secondo scaglione è costituito dal 46%, in cui si aggiunge l’iscrizione al collocamento mirato per la valutazione della capacità lavorativa.
A partire dalla percentuale d’invalidità del 50%, il disabile lavoratore ha diritto allo straordinario per le cure.
Dal 67% si può ottenere l’esenzione parziale dal pagamento del ticket per le visite mediche ed esami.
Vi sono, infine, le ultime due casistiche che, oltre alle agevolazioni, prevedono anche delle erogazioni economiche:
- Dal 74% si ha diritto alla pensione di invalidità;
- Tra il 74% e il 99% si può ottenere il riconoscimento anche di un assegno di invalidità (oltre all’erogazione della pensione);
- Con il 100% di invalidità si ha diritto a percepire sia la pensione di invalidità che quella di inabilità.
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