Per chi si prende cura di un disabile grave, la 104 dopo la morte dell’assistito continua a garantire qualche agevolazione? E se sì, quale? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Sei in congedo straordinario, godi dei permessi retribuiti, hai ottenuto un trasferimento di sede di lavoro o hai acquistato un’automobile: tutte agevolazioni ottenute con la 104.
Mentre tutte queste agevolazioni sono in corso, il disabile che assisti muore. Cosa succede con la 104 dopo la morte? Quando i benefici sono revocati e quando, invece, restano a tuo vantaggio? Ne parliamo in questo approfondimento.
Indice
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- 104 dopo la morte: cosa succede?
- Congedo straordinario e 104 dopo la morte
- 104 dopo la morte: trasferimento sede di lavoro
- Acquisto di automobile: cosa succede alla 104 dopo la morte?
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104 dopo la morte: cosa succede?
La legge 104/92 concede delle agevolazioni sia al disabile lavoratore e sia ai familiari che lo assistono.
La 104 dopo la morte, quindi, visto che quelle agevolazioni erano state concesse per assicurare l’assistenza al familiare disabile grave, decadono.
Non tutte, però. Ci sono dei casi particolari che rendono la questione un po’ più complicata, come quello in cui sei in congedo straordinario, oppure avevi chiesto un trasferimento a un’altra sede di lavoro o, ancora, se hai acquistato un’auto con la 104 per trasportare il parente disabile.
Cosa succede in questi casi? Andiamo ad analizzarli tutti singolarmente.
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Congedo straordinario e 104 dopo la morte
Mettiamo il caso che tu sia in congedo straordinario: cosa succede alla 104 dopo la morte?
Ricordiamo innanzitutto cosa prevede il congedo straordinario e a chi spetta.
Il congedo straordinario (art. 42, comma 5 del decreto legislativo numero 119 del 2011) dà diritto al familiare disabile che assiste una persona con disabilità grave a beneficiare di 2 anni retribuiti di congedo, tutti insieme o frazionati in settimane o mesi.
Possono beneficiarne, in ordine di priorità:
- il coniuge convivente della persona con disabilità grave;
- i genitori biologici o adottivi/affidatari della persona con disabilità grave;
iIl figlio o i fratelli/sorelle, parenti o affini fino al terzo grado conviventi della persona con disabilità grave.
Per beneficiare del congedo straordinario bisogna presentare domanda telematica all’Inps (modello cod. SR10), tramite accesso al suo sito web con le proprie credenziali, o affidandosi a un Caf o un patronato.
L’art. 42 del DL 119/2011 prevede che:
- il lavoratore può fruire del congedo straordinario per massimo 2 anni;
- si ha diritto a un indennizzo pari alle voci fisse della retribuzione nell’ultima busta paga;
- l’importo dell’indennizzo non può superare una soglia annua, che viene rivalutata ogni anno secondo gli indici Istat (per il 2022 è di 48.738,00 euro);
- il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa;
- l’indennità è a carico dell’Inps ma solitamente anticipata dal datore di lavoro.
Quindi: il congedo straordinario viene concesso per assistere il familiare disabile grave. Se quest’ultimo viene a mancare, si azzera di conseguenza anche il presupposto che aveva consentito di usufruire del beneficio e il lavoratore deve tornare al lavoro.
L’unica cosa che puoi fare con il congedo 104 dopo la morte, è quella di utilizzare al massimo 3 giorni di permesso per il lutto.
Hai necessità di assentarti dal lavoro? L’unica alternativa, a questo punto, è quella di chiedere un congedo straordinario per gravi motivi familiari ma, pur se anche questo può essere fruito e frazionato per 2 anni, non prevede né la retribuzione né la contribuzione figurativa.
Passiamo all’altra ipotesi di 104 dopo la morte: il trasferimento ad altra sede di lavoro.
104 dopo la morte: trasferimento sede di lavoro
Quando il tuo familiare disabile era in vita, per avvicinarti il più possibile a lui e assicurargli assistenza, hai chiesto il trasferimento a una sede di lavoro più vicina alla sua abitazione, come previsto dall’articolo 33, comma 5, della legge 104/1992.
Cosa succede alla 104 dopo la morte, in caso di trasferimento? Anche in questo caso, il diritto viene meno in caso di decesso dell’assistito, oppure quando le sue condizioni di salute migliorano notevolmente.
In questi due casi, non è più presente la condizione che ha reso possibile il tuo trasferimento, che non è definitivo per la 104. È il datore di lavoro, infatti, a stabilire se puoi restare nella nuova sede o se devi tornare in quella originaria.
Dal tuo canto, non puoi opporti alla decisione del tuo datore di lavoro, perché appunto è decaduto il presupposto che ti aveva concesso il diritto.
Quindi, puoi continuare a beneficiare di questa agevolazione 104 dopo la morte del parente disabile solo se ti viene concesso dal datore di lavoro.
E passiamo al terzo caso che andremo ad analizzare: hai acquistato un’auto con la legge 104 per trasportare il tuo familiare disabile: cosa succede dopo il suo decesso?
Quanto sono pagati i giorni di 104 in busta paga: ti mostriamo come sono retribuiti i permessi 104 e il congedo straordinario per assistere un familiare disabile.

Acquisto di automobile: cosa succede alla 104 dopo la morte?
Cosa succede alla 104 dopo la morte nel caso in cui tu abbia acquistato un’auto con le sue agevolazioni?
La legge 104 prevede importanti agevolazioni per l’acquisto dei veicoli utilizzati per garantire la mobilità della persona con disabilità grave articolo 3 comma 3.
Le agevolazioni per l’acquisto dell’auto sono previste per:
- persone con handicap psichici titolari dell’indennità di accompagnamento;
- persone con grave limitazione di deambulazione;
- persone affette da cecità e sordità;
- persone con ridotte o impedite capacità motorie.
Le agevolazioni previste sono:
- detrazione fiscale del 19% della spesa sostenuta fino a un importo massimo di 18.075,99 euro;
- l’Iva ridotta al 4% sull’acquisto del veicolo;
- l’esenzione del pagamento del bollo sull’auto;
- l’esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
I benefici non sono validi solo per il disabile grave ma anche per il familiare che lo assiste.
Cosa succede a queste agevolazioni 104 dopo la morte del familiare disabile? In questo caso hanno valore tutte le agevolazioni successive al decesso, tranne l’esenzione dal bollo e le detrazioni sulle spese di manutenzione.
Se invece la morte del disabile si è verificata prima dell’emissione della fattura del pagamento o della consegna del veicolo, non può essere concessa nessuna delle agevolazioni fiscali previste dalla legge 104.
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