Anche se è facile confondersi, la pensione di invalidità non è la sola prestazione di invalidità esistente. Vediamo quanto si prende con una pensione di invalidità civile e le differenze con altre prestazioni per l’invalidità (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
- Pensione di invalidità: a chi spetta?
- Pensione di invalidità: differenza tra invalidità lavorativa e civile
- Pensione di invalidità: importo e maggiorazioni
- Pensione di invalidità: ciechi civili
- Pensione di invalidità: sordi civili
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Pensione di invalidità: a chi spetta?
Prima di vedere quanto si prende con una pensione di invalidità civile, ricordiamo brevemente a chi spetta questa prestazione assistenziale.
Dunque, la pensione di invalidità, disciplinata dall’Articolo 38 della Costituzione Italiana, spetta alle persone mutilate e invalidi civili, ciechi e sordi civili, nonché alle persone affette da talassemia e drepanocitosi.
I «mutilati e invalidi civili» sono una categoria che include quei cittadini con minorazioni, congenite o acquisite, che hanno un’inabilità al lavoro di almeno il 33%.
Le percentuali di invalidità sono assegnate dall’Inps dopo una visita della Commissione Medica che certifica allo stato il grado di inabilità. Si tratta di controlli fondamentali anche per conoscere le agevolazioni fiscali e i sussidi ai quali si può avere diritto.
In particolare, per avere diritto alla pensione di invalidità ogni mese è necessario rispettare due requisiti:
- avere un’inabilità lavorativa del 100 per cento, totale e permanente;
- avere un reddito annuo non superiore a 17.050,42 euro (per il 2022).
I redditi considerati al fine della valutazione della situazione economica sono quelli personali, di qualsiasi natura, calcolati ai fini Irpef, al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
Sono esclusi dal calcolo del reddito utile al riconoscimento della pensione di invalidità:
- la casa di abitazione (circolare Inps 74/2017);
- l’importo stesso dell’assegno di invalidità;
- le pensioni di guerra;
- l’indennità di accompagnamento;
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva.
Ora che abbiamo chiarito a chi spetta la pensione di invalidità, cerchiamo di fare luce su un altro concetto che spesso tende a creare confusione: la distinzione tra invalidità lavorativa e invalidità civile. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
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Pensione di invalidità: differenza tra invalidità lavorativa e civile
Prima di procedere con gli importi spettanti per la pensione di invalidità civile è bene fare ancora una precisazione.
Sebbene spesso le due cose vengano confuse, l’invalidità civile non coincide con l’invalidità lavorativa. Quest’ultima, infatti, dà diritto a una prestazione di tipo previdenziale che si chiama assegno ordinario di invalidità (AOI), il quale è erogato a lavoratori dipendenti, autonomi o parasubordinati con capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di un’infermità permanente di natura fisica o mentale.
Poiché si tratta di una misura previdenziale, l’assegno ordinario di invalidità può essere ottenuto solo se sussistono i requisiti contributivi. Nello specifico, per avere accesso all’AOI è necessario aver maturato almeno 5 anni di contributi, di cui gli ultimi tre versati nei cinque anni precedenti la domanda.
L’assegno ordinario di invalidità è erogato per tre anni ed è rinnovabile per due volte; alla terza volta, se permangono i requisiti, diventa definitivo.
Inoltre, se oltre alle condizioni contributive il richiedente ha una permanente impossibilità di svolgere qualsiasi lavoro, viene riconosciuta la pensione di inabilità lavorativa.
Infine, al compimento dei 67 anni, l’assegno ordinario di invalidità si trasforma in pensione di vecchiaia.
Al contrario, la pensione di invalidità civile è, tanto per cominciare, una misura assistenziale e non previdenziale. Ciò vuol dire che non richiede alcun requisito di tipo contributivo, ma solo sanitario e reddituale.
L’invalidità civile può essere riconosciuta a tutti i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari con permesso di soggiorno di almeno un anno, residenti stabilmente sul territorio nazionale, che abbiano compiuto almeno 18 anni di età.
Per ottenere le prestazioni legate all’invalidità civile, come la pensione di invalidità e l’assegno di invalidità, bisogna fare apposita domanda sul sito dell’INPS e sottoporsi a un accertamento sanitario, il cui esito corrisponda a una percentuale di invalidità tra il 74% e il 99%.
Adesso che la differenza tra invalidità lavorativa e invalidità civile è chiara, vediamo quanto si prende con una pensione di invalidità.
Ma prima di procedere, dai un’occhiata all’ultimo video di Redazione TheWam sulle date dell’assegno unico di agosto e pagamento degli arretrati.
Pensione di invalidità: importo e maggiorazioni
Poco fa abbiamo menzionato l’assegno di invalidità e la pensione di invalidità. Sebbene le due prestazioni viaggino in parallelo, c’è una leggera differenza da considerare.
In particolare, l’assegno di invalidità viene erogato ogni mese se il reddito del richiedente non supera la soglia di 5.015,14 euro.
Quanto all’importo, questo viene rivalutato ogni anno sulla base dell’indice di prezzi al consumo. Per il 2022 è previsto un importo mensile di 291,98 euro.
Inoltre, l’assegno di invalidità è compatibile anche con l’attività di lavoro autonomo o subordinato da cui derivi un reddito inferiore alla soglia prevista. Dopo i 67 anni, diventa assegno sociale sostitutivo.
Dall’altro lato, la pensione di invalidità civile si ottiene quando viene accertata un’inabilità lavorativa del 100%, totale e permanente.
Come per l’assegno di invalidità, anche per la pensione l‘importo mensile è di 291,98 euro, erogato per tredici mensilità, ma la differenza sostanziale risiede nei limiti di reddito. Infatti, la soglia da rispettare è di 17.050,42 euro annui.
A differnza dell’assegno mensile, la pensione di invalidità civile è compatibile anche con le prestazioni previdenziali come la pensione di inabilità.
Un dettaglio da non sottovalutare è che l’importo mensile può variare a seconda di alcune maggiorazioni.
Per esempio, l’articolo 70, comma 6 della legge 388/2000 stabilisce che l’importo della pensione di invalidità può aumentare di 10,33 euro al mese se il titolare non ha redditi personali superiori all’importo annuo dell’assegno sociale e della sua maggiorazione (6.219,72 euro nel 2022) o redditi coniugali pari o superiori a 13.036,27 euro.
Un altra possibilità per aumentare l’importo della pensione di invalidità civile è quella data dall’incremento al milione previsto dall’articolo 38 della legge 448/2001.
L’aumento può arrivare fino a 660,79 euro al mese nel 2022 e può essere richiesto anche prima dei 60 anni in presenza di alcuni requisiti, come da circolare Inps 107/2020, ovvero:
- reddito personale annuo non superiore a 8.590,27 euro;
- reddito coniugale non superiore a 8.590,27 euro incrementato dell’importo annuo dell’assegno sociale (14.675,70 euro).

Pensione di invalidità: ciechi civili
Anche se la pensione di invalidità è erogata sia agli invalidi civili, sia ai ciechi sia ai sordi civili, non vuol dire che queste tre categorie ricevano sempre gli stessi importi. Infatti ci sono alcune sottili differenze da tenere in considerazione.
Per esempio, per i ciechi civili vi sono alcuni fattori che influiscono sulla somma spettante ogni mese, come puoi vedere nell’elenco qui sotto:
- Ciechi civili assoluti, ricoverati, che ricevono la sola pensione di invalidità:
- limite di reddito annuo personale: 17.050,42 euro;
- importo mensile pensione d’invalidità: 291,69 euro;
- Ciechi civili assoluti, non ricoverati, che ricevono la sola pensione di invalidità:
- limite di reddito annuo personale: 17.050,42 euro;
- importo mensile pensione d’invalidità: 315,45 euro;
- Ciechi civili parziali, ricoverati e non ricoverati, che ricevono la sola pensione di invalidità:
- limite di reddito annuo personale: 17.050,42 euro ;
- importo mensile pensione d’invalidità: 291,69 euro;
- Ciechi civili parziali, ricoverati e non ricoverati, che ricevono la sola indennità speciale:
- limite di reddito annuo personale: nessuno;
- importo mensile pensione d’invalidità: 215,35 euro;
- Ciechi civili assoluti, non ricoverati, con pensione e indennità di accompagnamento:
- limite di reddito annuo personale per la pensione d’invalidità: 17.050,42 euro;
- importo mensile pensione d’invalidità: 315,45 euro;
- limite di reddito annuo personale per l’indennità di accompagnamento: nessuno;
- importo mensile indennità di accompagnamento: 946,80 euro;
- Ciechi civili assoluti, ricoverati, con pensione e indennità di accompagnamento:
- limite di reddito annuo personale per la pensione d’invalidità: 17.050,42 euro;
- importo mensile pensione d’invalidità: 291,69 euro;
- limite di reddito annuo personale per l’indennità di accompagnamento: nessuno
- importo mensile indennità di accompagnamento: 946,80 euro;
- Ciechi civili assoluti, maggiorenni e minorenni, ricoverati e non, con sola idennità di accompagnamento:
- limite di reddito annuo personale: nessuno;
- importo mensile indennità di accompagnamento: 946,80 euro.
Pensione di invalidità: sordi civili
Allo stesso modo dei ciechi civili, anche per i sordi civili l’importo della pensione di invalidità può cambiare a seconda di alcuni fattori.
In particolare:
- Sordi, ricoverati e non ricoverati, con pensione e indennità di comunicazione, anche se titolari di altro reddito:
- limite di reddito annuo personale: 17.050,42 euro;
- importo mensile pensione d’invalidità: 291,69 euro;
- limite di reddito annuo personale per l’indennità di comunicazione: nessuno;
- importo mensile indennità di comunicazione: 260,76 euro;
- Sordi, maggiorenni e minorenni, con sola indennità di comunicazione:
- limite di reddito annuo personale per l’indennità di comunicazione: nessuno;
- importo mensile indennità di comunicazione: 260,76 euro;
- Sordi maggiorenni con sola pensione:
- limite di reddito annuo personale: 17.050,42 euro;
- importo mensile pensione d’invalidità: 291,69 euro.
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