Certificati di invalidità gratis: quando non si pagano

Ti spieghiamo quando i certificati di invalidità non si pagano e quando invece il medico può chiederti di pagarlo.
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6/12/23

A cosa serve il certificato di invalidità? Quando i certificati di invalidità non si pagano? È sempre necessario richiederlo? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Il certificato di invalidità viene rilasciato da uno specialista ospedaliero o dal proprio medico curante e serve a presentare la domanda per l’invalidità civile.

Senza di questo, non si può iniziare la procedura che porta all’accertamento dell’invalidità da parte di una Commissione Medica dell’ASL, quindi non se ne può fare a meno.

In questo approfondimento vediamo quando i certificati di invalidità non si pagano e in quali casi, invece, il medico potrebbe chiederti un compenso in denaro.

INDICE

Quando i certificati di invalidità non si pagano?

Vediamo subito quando i certificati di invalidità non si pagano. Non ti verrà chiesto di pagare il certificato medico introduttivo (certificato di invalidità, detto anche SS3) se a rilasciartelo è un medico specialista ospedaliero.

Il medico specialista ospedaliero, per rilasciare il certificato, deve avere le credenziali per accedere al sistema telematico INPS, tramite il quale dovrà inviarlo. Per la compilazione del certificato e per il suo invio, non potrà chiederti alcun compenso in denaro.

Leggi anche se il certificato medico introduttivo serve anche per fare richiesta di aggravamento per l’invalidità.

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Quando i certificati di invalidità non si pagano e quando invece il medico può chiederti un compenso?

Abbiamo visto quando i certificati di invalidità non si pagano, ovvero se a compilarlo e inviarlo all’INPS è un medico specialista ospedaliero.

Se invece è il tuo medico curante a rilasciarti il certificato di invalidità, potrebbe chiederti un compenso in denaro. Il certificato di invalidità può avere un prezzo compreso tra i 50 e i 150 euro.

Non tutti lo fanno, ma visto che questa attività rientra all’interno della libera professione, i medici di famiglia a volte lo fanno pagare.

Tuttavia, ci sono delle considerazioni da fare, perché c’è una legge nazionale che sancisce la gratuità del certificato: vediamo qual è.

Scopri cosa succede se il medico si rifiuta di rilasciarti il certificato di invalidità e cosa devi fare.

Quando i certificati di invalidità non si pagano per legge?

Abbiamo parlato di quando i certificati di invalidità non si pagano, ovvero quando a rilasciarlo è un medico specialista ospedaliero, e di quando invece potresti pagarlo, cioè quando il tuo medico di famiglia te lo rilascia in qualità di libero professionista.

Tuttavia, dobbiamo precisare che il decreto ministeriale 12 gennaio 2017, il decreto che aggiorna i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), stabilisce che il rilascio del certificato di invalidità debba essere gratuito.

Riferendosi però il decreto a medici specialisti ospedalieri, molti medici di famiglia liberi professionisti interpretano la legge a favore loro, ritenendosi fuori dall’obbligo. Bisogna precisare, però, che non tutti i medici curanti fanno pagare il certificato.

Certificato specialistico pediatrico per disabili: ora è ancora più semplice con la nuova funzionalità Inps. Questo importante documento può essere redatto dai medici ospedalieri semplificando le procedure per l’accesso alle prestazioni economiche erogate dall’istituto di previdenza: leggi di cosa si tratta.

Quando i certificati di invalidità non si pagano? Che cos’è e a cosa serve un certificato di invalidità?

Che sia a pagamento o che non venga fatto pagare, il certificato medico introduttivo è necessario per avviare la procedura per il riconoscimento dell’invalidità.

È infatti il documento obbligatorio per presentare la domanda di invalidità civile o per il riconoscimento dello stato di handicap.

Contiene i dati anagrafici del richiedente, i suoi recapiti, gli estremi del documento di identità e le patologie di cui è affetto.

Ti mostriamo a cosa serve la domanda di invalidità, chi deve presentarla e a quali benefici economici e fiscali si ha diritto.

L’INPS prevede la possibilità di allegare la documentazione sanitaria al momento della domanda per invalidità civile. Se ritenuta sufficiente alla valutazione dell’invalidità, non sari chiamatoa visita, altrimenti riceverai una lettera raccomandata che ti invita a presentarti di fronte a una Commissione Medica per approfondimenti. Nel video sotto l’INPS spiega come allegare la documentazione sanitaria sul suo sito web:

Quando i certificati di invalidità non si pagano
Certificati di invalidità gratis: quando non si pagano. Nella foto: un medico e un paziente

Quando i certificati di invalidità non si pagano? Da chi e come viene inviato il certificato di invalidità e cosa succede dopo l’invio?

Il certificato medico introduttivo (certificato di invalidità) può essere compilato solo da un medico specialista ospedaliero o dal medico di famiglia. Non ci sono altre alternative, quindi è necessario che lo facciano loro.

Il certificato, una volta compilato, deve essere inviato telematicamente all’INPS, utilizzando il servizio dedicato sul suo sito web.

Per farlo, è necessario che i medici siano in possesso delle credenziali di accesso. Una volta inviato, il medico ti consegnerà un numero di protocollo, che dovrai utilizzare nel momento in cui presenti la domanda di invalidità.

La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dal rilascio del certificato medico introduttivo quindi è bene che non lasci scadere i termini, soprattutto se il tuo medico di famiglia si fa pagare il certificato, altrimenti dovrai chiedergli di compilarne uno nuovo.

Anche la domanda per invalidità civile può essere inoltrata dal tuo stesso medico. In alternativa, se hai le credenziali (SPID, CIE o CNS) puoi farla direttamente tu sul sito INPS, oppure puoi rivolgerti a un CAF o a un patronato.

Una volta inoltrata la domanda di invalidità, sarai convocato da una Commissione Medica dell’ASL, che sarà chiamata a valutare la tua condizione fisica o mentale e deciderà se riconoscerti o meno l’invalidità e la percentuale relativa, oppure l’handicap, se hai fatto anche domanda per la Legge 104: in questo articolo ti spieghiamo che differenza c’è tra invalidità e handicap.

Ci sono delle regole per la visita di invalidità che vanno seguite, altrimenti si rischia che non vada a buon fine o che venga applicata una percentuale minore. Vediamo quali sono queste regole.

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