Bonus barriere architettoniche e lavori ammessi: vediamo in modo approfondito quali sono gli interventi che possono rientrare all’interno di questa agevolazione. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo vide oguide e interviste).
Il bonus barriere architettoniche è un’agevolazione introdotta per favorire l’eliminazione degli ostacoli fisici negli edifici attualmente esistenti, consentendo una maggiore accessibilità e libertà di movimento, specialmente per le persone con disabilità motoria.
Ma quali sono i lavori che rientrano in questa detrazione fiscale? In questo articolo esploreremo nel dettaglio cosa sapere a riguardo del bonus barriere architettoniche e lavori ammessi.
Indice
Bonus barriere architettoniche e lavori ammessi: quali sono gli interventi?
Il bonus barriere architettoniche si applica ai lavori volti a rimuovere le barriere architettoniche negli edifici esistenti e all’automazione di elementi che potrebbero ostacolare l’accessibilità o la mobilità.
Le tipologie di intervento detraibili comprendono lavori edilizi per eliminare barriere architettoniche e interventi di automazione degli impianti per eliminare ostacoli alla mobilità.
Il Decreto Ministeriale 236/89 definisce i concetti e i criteri di applicazione per il bonus barriere architettoniche e lavori ammessi. Nell’articolo 2 sono definiti tre requisiti o livelli di qualità che devono essere soddisfatti: accessibilità, visitabilità e adattabilità dello spazio costruito.
L’accessibilità si riferisce alla capacità di raggiungere un edificio e le sue unità immobiliari in modo agevole, entrare e fruire degli spazi e delle attrezzature in modo sicuro e autonomo.
La visitabilità del bonus barriere architettoniche e lavori ammessi si riferisce alla possibilità di accedere agli spazi comuni e almeno a un servizio igienico per ogni unità immobiliare, anche per persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
L’adattabilità si riferisce, infine, alla possibilità di modificare lo spazio costruito nel tempo a costi limitati, in modo da renderlo completamente fruibile anche per persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Il Decreto Ministeriale 236/89 fornisce anche parametri tecnici e dimensionali per gli edifici e gli spazi privati. Questi parametri includono, ad esempio, le dimensioni minime delle porte, le specifiche delle scale, la pendenza delle rampe pedonali, gli spazi necessari per consentire la rotazione di una sedia a rotelle, le dimensioni degli ascensori e le situazioni in cui la loro installazione è necessaria, nonché le caratteristiche di un servizio igienico accessibile, e molti altri aspetti correlati.
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Bonus barriere architettoniche e lavori ammessi: che cos’è l’agevolazione?
Il bonus per le barriere architettoniche offre una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi volti a superare ed eliminare ostacoli fisici negli edifici esistenti che limitano la libertà di movimento, soprattutto per le persone con disabilità motoria.
Il bonus si applica anche all’installazione di impianti di automazione come ascensori o montascale, che consentono di superare le limitazioni per coloro che hanno difficoltà nella deambulazione. Tuttavia, sono previsti limiti di spesa in base al tipo di edificio oggetto dell’intervento, con un tetto massimo di 50.000 euro.
Introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 42) e incluso nel Decreto Rilancio, il bonus barriere architettoniche e lavori ammessi è stato prorogato dalla Manovra 2023 per i prossimi tre anni.
Ora, la detrazione è concessa per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 (in precedenza entro il 31 dicembre 2022).
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Bonus barriere architettoniche e lavori ammessi: a chi spetta?
Il bonus barriere architettoniche per il 2023 è accessibile a tutti, sia ai privati cittadini che alle imprese, a condizione che presentino una richiesta di detrazione IRPEF del 75% e dimostrino di aver sostenuto spese specificamente volte all’eliminazione delle barriere architettoniche. È importante notare che l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tali lavori possono beneficiare dell’agevolazione anche se nell’edificio in questione non sono presenti persone disabili o persone di età superiore ai 65 anni.
I soggetti che possono beneficiare del bonus barriere architettoniche includono, quindi:
- Persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni.
- Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
- Società semplici.
- Associazioni tra professionisti e soggetti che ottengono reddito d’impresa, come persone fisiche, enti, società di persone e società di capitali.
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta ad interpello n. 444 del 2022, ha chiarito che anche le imprese hanno la possibilità di beneficiare del bonus barriere architettoniche anche per gli immobili di loro proprietà che vengono assegnati in locazione. Questa disposizione si applica sia ai beni patrimoniali che a quelli strumentali detenuti dalle imprese.

Bonus barriere architettoniche e lavori ammessi: come funziona?
L’agevolazione del bonus barriere architettoniche è valida solamente per le spese documentate sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025. Questo intervallo temporale è stato prorogato grazie alle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023.
La detrazione è del 75% e viene calcolata su un importo totale che non può superare i seguenti limiti:
- La detrazione massima del bonus barriere architettoniche per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari, che siano funzionalmente indipendenti e con accessi autonomi dall’esterno, è di 50.000 euro.
- La detrazione massima del bonus barriere architettoniche per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari è di 40.000 euro, moltiplicati per il numero di unità immobiliari presenti.
- La detrazione massima del bonus barriere architettoniche per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari è di 30.000 euro, moltiplicati per il numero di unità immobiliari presenti.
La detrazione del 75% deve essere suddivisa tra i beneficiari in 10 quote annuali di pari importo, a differenza dei precedenti 5 anni, grazie alla modifica introdotta dal Decreto blocca cessioni convertito in Legge.
Per ottenere il credito in compensazione, è necessario seguire la procedura stabilita dalla Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 19 del 2 maggio 2023, che stabilisce anche i nuovi codici tributo validi dal 1° aprile 2023.
È importante notare che l’agevolazione non può essere fruita contemporaneamente alla detrazione del 19% per le spese sanitarie relative ai mezzi necessari per il sollevamento di una persona con disabilità.
FAQ Bonus barriere architettoniche
Cos’è il Bonus Barriere Architettoniche e quali lavori sono ammessi?
Il Bonus Barriere Architettoniche è un’agevolazione fiscale che permette di abbattere le barriere fisiche presenti negli edifici, facilitando così l’accesso e la mobilità, in particolar modo per le persone con disabilità motoria. I lavori detraibili includono l’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti e l’automazione di elementi che potrebbero limitare l’accessibilità.
A chi spetta il Bonus Barriere Architettoniche?
Il Bonus Barriere Architettoniche è accessibile a tutti: privati cittadini, imprese, enti pubblici e privati non commerciali, società semplici, associazioni tra professionisti e soggetti che ottengono reddito d’impresa. Importante sapere che l’agevolazione è accessibile anche se nell’edificio oggetto di intervento non sono presenti persone disabili o ultra sessantacinquenni.
Come funziona il Bonus Barriere Architettoniche?
Il Bonus Barriere Architettoniche offre una detrazione del 75% sulle spese sostenute per i lavori di eliminazione di barriere architettoniche, documentate e sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025. La detrazione, che deve essere suddivisa in 10 quote annuali, viene calcolata su un importo totale che varia in base al tipo di edificio oggetto dell’intervento.
Quali sono i requisiti di accessibilità per il Bonus Barriere Architettoniche?
Per accedere al Bonus Barriere Architettoniche, un edificio deve soddisfare tre requisiti o livelli di qualità: accessibilità, visitabilità e adattabilità dello spazio costruito. Questi requisiti sono definiti dal Decreto Ministeriale 236/89, che fornisce anche parametri tecnici e dimensionali specifici per gli edifici e gli spazi privati.
Il Bonus Barriere Architettoniche è cumulabile con altre detrazioni?
No, il Bonus Barriere Architettoniche non può essere fruito contemporaneamente alla detrazione del 19% per le spese sanitarie relative ai mezzi necessari per il sollevamento di una persona con disabilità.
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