Bonus barriere architettoniche per altri 3 anni

Bonus barriere architettoniche per altri 3 anni: è stato prorogato con un emendamento alla manovra di Bilancio. Ci sono delle novità rispetto alla precedente misura. Chi, come e quando può accedere a questa agevolazioni. Quali sono gli sconti previsti e come presentare la domanda.
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4/10/23

Il bonus barriere architettoniche dovrebbe essere rinnovato per altri 3 anni, ma con alcune novità. La misura prevede una detrazione del 75 per cento ed è stata introdotta con la legge di bilancio del 2022. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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Su questo argomento puoi anche leggere un post che spiega come abbattere le barriere architettoniche in un condominio; vediamo anche quali sono le ultime notizie che riguardano le legge di bilancio e la disabilità.

La misura avrebbe dovuto durare solo un anno. C’è stato poi un emendamento alla manovra 2023 che l’ha prorogata fino a tutto il 2025.

Il bonus barriere architettoniche è una agevolazione fiscale che consente di ottenere una detrazione dall’imposta lorda dovuta per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. E quindi per tutti lavori necessari per rendere gli edifici e le abitazioni accessibili e fruibili  alle persone con disabilità o con ridotta mobilità.

Bonus barriere architettoniche, la detrazione

Nella formulazione attuale il bonus permette di avere una detrazione d’imposta del 75 per cento rispetto ai costi che sono stati sostenuti per tutti gli interventi.

Questa detrazione è suddivisa in 5 quote annuali. Ovviamente tutte le opere devono essere adeguatamente documentate.

Può essere utilizzati da privati cittadini, ma anche da enti pubblici e privati. È previsto un massimo di spesa, che cambia a seconda degli edifici interessati. Il tetto limite  è stato fissato a 50mila euro.

Vediamo nel dettaglio:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

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Bonus barriere architettoniche, la novità

Nell’emendamento è stata inserita una novità. Per effettuare i lavori all’interno di un condominio dovrà essere raggiunta una maggioranza che rappresenti i due terzi del valore millesimale dell’edificio.

Barriere architettoniche, quali lavori

Il bonus finanzia interventi che hanno dunque un obiettivo preciso: eliminare gli ostacoli fisici in edifici già esistenti che impediscono o riducono la libertà di movimento, soprattutto per le persone che hanno una disabilità motoria.

Vediamo quali sono le opere che possono essere realizzate:

  • sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi, terminali degli impianti);
  • rifacimento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofoni, ascensori);
  • ristrutturazioni di scale;
  • sistemazione posti auto per realizzazione di parcheggi riservati alle persone con disabilità;
  • installazione di rampe, servoscala, piattaforme elevatrici e ascensori;
  • ristrutturazione viali d’accesso per ipovedenti.

Bonus barriere architettoniche, a chi spetta

Dunque il bonus architettonico spetta a chiunque ne faccia richiesta. Ovviamente deve dimostrare di aver sostenuto quei costi per eliminare barriere architettoniche.

In una risposta a interpello l’Agenzia delle Entrate ha specificato che possono avere diritto all’agevolazione anche se nello stabile non sono presenti persone con disabilità o con più di 65 anni, questi soggetti:

  • persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • le società semplici;
  • le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali).

Nella nota dell’Agenzia si chiarisce che anche le imprese possono utilizzare il bonus barriere architettoniche sugli immobili di loro proprietà assegnati in locazione.

Infatti la norma quando si riferisce a “immobili già edificati” non entra nei dettagli. Non specifica chi devono essere i fruitori.

Qui il testo della risposta dell’Agenzia delle Entrate

Bonus barriere architettoniche, come funziona

Il bonus rinnovato vale solo per le spese che sono state sostenute dal primo gennaio del 2022 al 31 dicembre 2025.

La detrazione del 75 per cento deve essere calcolata sull’importo complessivo (abbiamo già visto il tetto massimo).

Questo bonus può essere cumulato alla detrazione del 19 per cento per le spese sanitarie che riguardano i mezzi necessari per il sollevamento di una persona con disabilità.

Bonus barriere architettoniche, spese ammissibili

Il bonus spetta per questi tipi di lavori:

  • ogni tipo di intervento edilizio realizzato per eliminare le barriere architettoniche;
  • gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
  • in caso di sostituzione degli impianti le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito, in caso di sostituzione dell’impianto.

Non potranno accedere a questa agevolazione gli immobili di nuova costruzione.

Ovviamente, come per tutte le altre agevolazioni fiscali, i pagamenti devono essere tracciabili e dimostrabili.

Tra le spese ammesse ci sono anche queste (tra le altre):

  • rampe inclinate;
  • ascensori;
  • piattaforme elevatrici;
  • interventi che consentono agli impianti di diventare pienamente accessibili;
  • adeguamento dei servizi igienici per consentire a tutti manovrabilità e utilizzo degli apparecchi;
  • lavori di sistemazione di impianti elettrici e citofoni, che devono essere alla giusta altezza e ben visibili.
Nell’immagine una persona con disabilità di fronte a un ostacolo insormontabile

Bonus barriere architettoniche, come ottenerlo

Per avere diritto al bonus è necessario valorizzare la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi. La detrazione verrà riconosciuta in 5 anni.

Ci sono però delle alternative, più veloci:

  • sconto in fattura da parte dei fornitori di beni o servizi:  in questo caso l’impresa che ha realizzato gli interventi applica uno sconto;
  • cessione del credito che corrisponde alla detrazione spettante con rimborso della somma corrispondente: in questo caso il credito viene ceduto e si ha l’opportunità di recuperare subito l’importo che spetta per l’agevolazione.

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