In questo approfondimento parliamo di badante e sostituzione sabato e domenica (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Badante e sostituzione sabato e domenica: il “contratto sostituzione riposi”
Molti utenti ci chiedono informazioni in merito a badante e sostituzione sabato e domenica.
Quando il datore di lavoro o la persona assistita non possono fare a meno di assistenza continua tutti i giorni della settimana, si rende necessario avere una seconda badante, poiché la badante principale ha bisogno di periodi di riposo.
Questa situazione è prevista nel “contratto sostituzione riposi“, un tipo di contratto specifico presente nel CCNL lavoro domestico.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.
Cosa prevede il contratto
Il contratto di sostituzione riposi prevede le seguenti condizioni:
- è possibile sostituire solo una badante a tempo pieno che assiste persone non autosufficienti, indipendentemente dal fatto che la badante sia convivente o meno, e indipendentemente dal suo livello di inquadramento (CS o DS);
- il collaboratore sostitutivo viene assunto con lo stesso livello di inquadramento previsto per la badante principale;
- il collaboratore sostitutivo può essere assunto come convivente o non convivente, a seconda delle necessità dell’assistito. Con l’entrata in vigore del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per colf e badanti (CCNL), a partire da ottobre 2020, la badante e sostituzione sabato e domenica può essere assunta nei week end sia come convivente che non convivente. L’articolo 14, comma 9, del CCNL stabilisce che le prestazioni saranno retribuite sulla base della Tabella G e della Tabella F riguardante le indennità di vitto e alloggio. Pertanto, la badante avrà sempre una paga oraria, ma in caso di convivenza, le verranno corrisposti anche il vitto e l’alloggio, come per tutti i collaboratori domestici conviventi;
- la retribuzione oraria minima per questo tipo di contratto va applicata per i giorni feriali, festivi e domeniche. La retribuzione comprende qualsiasi maggiorazione, dato che la retribuzione oraria base del sostituto riposi è superiore a quella del collaboratore principale. Ad esempio, una badante con livello CS, non convivente, ha una paga oraria di 7,79 euro, mentre la sostituta dei week end ha una base oraria di 8,36 euro;
- se la sostituzione riguarda una badante convivente, il collaboratore sostitutivo dei riposi di solito lavora dal sabato alle 12 alla domenica sera, o anche fino al lunedì mattina se la collaboratrice principale non torna presso il datore la domenica notte. Se la badante sostitutiva dorme semplicemente nella stanza accanto (presenza notturna), le ore notturne non vengono conteggiate nella retribuzione e neanche ai fini contributivi, in analogia al contratto di convivenza della collaboratrice principale;
- di solito, quando si assume una badante e sostituzione sabato e domenica, si stabilisce lo stesso orario giornaliero effettuato dalla collaboratrice principale durante le sue giornate lavorative. Ad esempio, se si deve sostituire una badante convivente che lavora 10 ore dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato, si pattuiscono 6 ore di lavoro il sabato (per completare le 10 ore giornaliere convenzionali previste per i conviventi) e 10 ore per la domenica.
Scopri come si effettua il calcolo del tfr di una badante, chi paga questo trattamento, in cosa consiste l’anticipo e di quali sono gli obblighi del datore di lavoro.

Quanto costa una badante e sostituzione sabato e domenica
Sostituire una badante può comportare diversi costi, che variano in base a diversi fattori. Questi includono il livello di esperienza della badante e le ore concordate nel contratto. Le ore possono essere poche a settimana o a tempo pieno, a seconda delle esigenze.
Inoltre, se la badante sostituta ha un posto dove dormire nella casa, è necessario fornirle vitto e alloggio come parte del suo compenso.
I giorni in cui viene fornito il servizio influenzano anche il costo. Ad esempio, avere una badante e sostituzione sabato e domenica, comporta un costo diverso rispetto a una badante che lavora solo nei giorni feriali. La domenica prevede un aumento del 60% sulla normale tariffa oraria.
Ecco di seguito una tabella con il costo orario della badante in base al livello di inquadramento:
Livello badante sostitutiva | Costo orario |
Livello CS Assistente familiare non formato che assiste persone non autosufficienti | 7,45 € |
Livello D Assistente familiare formato che assiste persone non autosufficienti | 8,98 € |
FAQ sulla badante
Quanto costa una badante notturna?
Il costo di una caregiver notturna varia a seconda di numerosi aspetti. Quando, per esempio, la necessità di presenza notturna è di tipo occasionale (è il caso di temporanea non autosufficienza della persona che ha bisogno di assistenza) per il datore di lavoro è più conveniente scegliere l’assunzione del collaboratore come non convivente a ore per lavoro notturno. In questo caso infatti, la retribuzione oraria viene stabilita in base al livello di inquadramento scelto. Di norma al pagamento generale, si aggiunge una maggiorazione del 20 per cento per le ore che ricadono nella fascia notturna.
È importante indicare nel contratto di assunzione che il lavoratore viene assunto appositamente per lavoro notturno.
Se invece è necessaria la presenza continuata della collaboratrice, entrano in gioco due tipologie di contratto collettivo nazionale che possono essere adottate. I contratti collettivi possibili sono due.
Quanto costa una badante a ore?
I lavoratori domestici non conviventi (articolo 14 comma 2 lettera b del CCNL Colf e Badanti) sono interessati dalla tabella C, i cui minimi retributivi di riferimento sono definiti a livello orario:
Livello | Minimi retributivi (orari) |
A | 4,83 euro/ora |
AS | 5,59 euro/ora |
B | 6,03 euro/ora |
BS | 6,40 euro/ora |
C | 6,76 euro/ora |
CS | 7,13 euro/ora |
D | 8,22 euro/ora |
DS | 8,57 euro/ora |
I costi di un badante, quindi, variano e partono da un minimo 4,83 euro all’ora fino a un massimo di euro 8,57 all’ora.
Posso avere delle agevolazioni per pagare la badante?
Sì, esistono alcune agevolazioni che potresti considerare per affrontare i costi legati all’assunzione di una badante. Tra queste potrebbero rientrare contributi statali o regionali, sussidi o sgravi fiscali.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile: