Tfr badante calcolo: esempi

Parliamo di come si effettua il calcolo del tfr di una badante, chi paga questo trattamento, in cosa consiste l’anticipo e di quali sono gli obblighi del datore di lavoro.
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10/12/23

In questo approfondimento cechiamo di aiutarti a comprendere come effettuare il calcolo del tfr di una badante (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Come si effettua il calcolo del tfr di una badante

Il tfr, ovvero il trattamento di fine rapporto, si accumula per ogni giorno in cui si riceve uno stipendio, compresi i giorni in cui si è assenti per malattia, infortunio, o maternità.

Non si accumula invece durante le assenze non retribuite, come le aspettative non pagate.

Per calcolare il tfr dei badanti, bisogna considerare due parti:

  • quota finanziaria: questa parte cresce ogni anno grazie a un tasso fisso dell’1,5% e al 75% dell’indice dei prezzi al consumo (che misura il costo della vita), calcolato dall’ISTAT. L’aumento dell’ISTAT si riferisce al mese in cui finisce il lavoro, rispetto a dicembre dell’anno precedente. Se lavori almeno 15 giorni in un mese, conta come un mese intero;
  • quota capitale: questa parte si calcola moltiplicando le retribuzioni annuali per 13,5 (un numero fisso).

Ricapitolando: il tfr cresce ogni anno grazie a un tasso e all’indice dei prezzi al consumo e si basa anche sul totale delle retribuzioni annuali moltiplicate per 13,5. Non accumula durante le assenze non retribuite.

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Esempio di calcolo del tfr di una badante convivente

Ecco come calcolare il tfr di una badante convivente in due casi:

  • colf convivente: se sei una colf con un inquadramento di livello B e una retribuzione mensile di 922,98 euro, a cui si aggiungono 194,10 euro per vitto e alloggio, otterrai un totale di 1.117,08 euro al mese. Moltiplica questo importo per le 12 mensilità, ottenendo così 13.404,96 euro. Aggiungi anche la tredicesima mensilità (1.117,08 euro), che porta il totale a 14.522,03 euro all’anno. Ora, dividi questo importo per il coefficiente 13,5, ottenendo così un tfr annuo di 1.075,71 euro.
  • badante convivente: se sei un badante con un inquadramento di livello CS e una retribuzione mensile di 1.120,76 euro, a cui si aggiungono 194,10 euro per vitto e alloggio, otterrai un totale di 1.314,86 euro al mese. Moltiplica questo importo per le 12 mensilità, ottenendo così 15.778,32 euro. Aggiungi anche la tredicesima mensilità (1.314,86 euro), che porta il totale a 17.093,18 euro all’anno. Ora, dividi questo importo per il coefficiente 13,5, ottenendo così un tfr annuo di 1.266,16 euro.

Aumenta il minimo contrattuale per una badante nel 2023. Scopri qual è, quali sono i livelli di inquadramento e quali i tipi di contratti che possono essere sottoscritti.

Esempio di calcolo del tfr di una badante a ore

Ecco due esempi di calcolo del tfr di una badante a ore, elaborati su tariffe orarie e un orario lavorativo settimanale di 25 ore:

  • colf a ore: se sei un lavoratore domestico con un inquadramento di livello B e guadagni 6,58 euro all’ora, la tua retribuzione media mensile è di 712,83 euro (6,58 euro/ora * 25 ore/settimana * 4 settimane). Moltiplica questa cifra per 12 mesi, ottenendo 8.553,99 euro, poi aggiungi la tredicesima mensilità (712,83 euro). Il totale è 9.266,83 euro. Ora, dividi questo valore per il coefficiente 13,5, ottenendo un tfr annuo di 686,43 euro;
  • badante a ore: per i badanti con un inquadramento di livello CS e un salario orario di 7,79 euro, la retribuzione mensile media è di 843,92 euro (7,79 euro/ora * 25 ore/settimana * 4 settimane). Moltiplica questa cifra per 12 mesi, ottenendo 10.126,99 euro, poi aggiungi la tredicesima mensilità (843,92 euro). Il totale è 10.970,92 euro. Ora, divide questo valore per il coefficiente 13,5, ottenendo un tfr annuo di 812,66 euro.

Pignoramento del tfs: è possibile subirlo? Scopriamo insieme casi e limiti di pignoramento e se vale lo stesso per il tfr.

Che cos’è il tfr

In Italia, tutti i lavoratori dipendenti, compresi quelli del settore domestico, hanno il diritto alla cosiddetta “liquidazione” o “trattamento di fine rapporto”.

Questo diritto è garantito indipendentemente dalla ragione per cui il rapporto di lavoro si interrompe, che sia a causa di dimissioni volontarie o di un licenziamento per giusta causa.

La legge di riferimento per calcolare il tfr per le badanti è l’articolo 2120 del Codice Civile.

Quando arriva la liquidazione per i dipendenti pubblici? Vediamo insieme i tempi di attesa e come viene erogato il TFS, in base all’importo maturato.

Chi paga il tfr

Il tfr è una somma di denaro che il tuo datore di lavoro mette da parte per te. Non esiste una data precisa in cui devono dartelo, ma di solito lo fanno quando ricevi l’ultima busta paga, a meno che non ci siano accordi diversi tra te e il tuo datore di lavoro.

A volte, possono anche aggiungere una piccola quantità al tuo stipendio ogni mese, in modo da avere una busta paga più grande.

Ma devi fare attenzione, perché alla fine del tuo lavoro potrebbero chiederti di restituire parte del tfr.

La guida al pignoramento del TFR ed eredi. Vediamo se e quando il TFR può essere usato per pagare i debiti del defunto.

Anticipo tfr e tassazione

È possibile ottenere un anticipo del tfr, ovvero una parte dei soldi che hai accumulato lavorando nel corso dell’anno.

Questa richiesta può essere fatta ogni anno e può arrivare fino al 70% del tfr accumulato nell’anno stesso.

Ci sono alcune eccezioni a questa regola. Ad esempio, i lavoratori domestici possono richiedere l’anticipo del TFR anche prima dei 8 anni di servizio, ma solo in casi particolari legati a problemi economici che richiedono l’uso dei soldi del tfr per affrontare situazioni specifiche.

Per quanto riguarda la tassazione del tfr per i badanti che lavorano in casa, il datore di lavoro domestico è considerato un privato e quindi non deve tassare il tfr.

Sarà il lavoratore stesso, grazie al Cud fornito dal datore di lavoro, a dichiarare il tfr nei suoi redditi.

Anche se richiedi un anticipo del tfr, questa somma sarà inclusa nel Cud e dichiarata come parte del tuo reddito.

Chi paga la badante in malattia? Il datore di lavoro o l’INPS, quanti giorni spettano e quanto dura il comporto? Vediamolo insieme in questo articolo e verifichiamo come funziona la procedura e quanto bisogna versare alla collaboratrice domestica.

Calcolo del tfr di una badante
Calcolo del tfr di una badante. Nella foto: documento di liquidazione del tfr

Destinazione del tfr

Le badanti non devono scegliere dove andrà il loro tfr. Quindi, il datore di lavoro non è obbligato a versare il TFR in un fondo di previdenza aggiuntiva.

Se il lavoratore domestico decide di mettere il tfr in un fondo di previdenza aggiuntiva, il denaro non sarà tassato quando verrà pagato come un unico importo o come una rendita pensionistica, ma di solito, la tassazione varia dal 9% al 15%.

Se il lavoratore domestico muore, il tfr (dopo eventuali anticipazioni) deve essere dato al coniuge, ai figli, ai parenti fino al 3° grado e agli affini fino al 2° grado, se erano a carico del lavoratore.

Se nessuno di questi beneficiari è presente, il denaro andrà agli eredi legittimi o alle persone nominate nel testamento.

FAQ (domande e risposte)

Posso utilizzare il tfr prima del pensionamento?

Sì, è possibile utilizzare il tfr prima del pensionamento. È possibile richiederlo al datore di lavoro in alcune situazioni, come l’acquisto della prima casa o l’avvio di un’attività imprenditoriale. Inoltre, è possibile richiederne l’anticipo in caso di particolari esigenze finanziarie, ma in questo caso potrebbero essere applicate penalizzazioni fiscali.

Il tfr è tassato?

Sì, il tfr è soggetto a tassazione. Tuttavia, le aliquote fiscali variano in base al momento in cui si riceve il tfr e alle scelte del lavoratore. Ad esempio, se si decide di utilizzare il tfr per l’acquisto della prima casa, potrebbero essere applicate aliquote fiscali agevolate.

Posso cambiare la destinazione del mio tfr?

Sì, è possibile cambiare la destinazione del TFR. Ad esempio, è possibile decidere di investirlo in forme di previdenza complementare o fondi pensione. È importante consultare un consulente finanziario o un esperto in materia previdenziale per prendere decisioni informate.

Cosa succede se cambio datore di lavoro?

Se si cambia datore di lavoro, il tfr accumulato presso il datore di lavoro precedente può essere trasferito al nuovo datore di lavoro. Questo può essere fatto su richiesta del lavoratore o automaticamente se il nuovo datore di lavoro aderisce all’Ente Bilaterale di riferimento.

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