Aumento accompagnamento dal 2023: ecco le cifre ufficiali stabilite dal Governo (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Su invaliditaediritti.it abbiamo spiegato anche come aumenterà la pensione di invalidità nel 2023 e cosa succede esattamente con gli importi dell’invalidità già a dicembre 2022.
Indice
- Aumento accompagnamento dal 2023: il nuovo importo
- Aumento accompagnamento dal 2023: a chi spetta?
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Aumento accompagnamento dal 2023: il nuovo importo
A partire dal 1° gennaio 2023, gli importi delle prestazioni previdenziali e di tipo assistenziale godranno di un aumento, stabilito in 7,3% dal decreto firmato dal ministro Giorgetti, lo scorso 9 novembre.
Le pensioni che hanno goduto della rivalutazione anticipata del 2%, riceveranno il 5,3% di aumento a partire dal 1° gennaio 2023. Le prestazioni escluse dalla rivalutazione anticipata, tra cui l’indennità di accompagnamento, godranno, invece, della rivalutazione piena al 7,3%.
Quindi, di quanto sarà l’aumento accompagnamento dal 2023? Considerando il valore della prestazione fissato a 529,94 euro nel 2022, con il 7,3% in più avremo un aumento accompagnamento dal 2023 di 38,68 euro lordi al mese, per un importo di 568,58 euro lordi a partire dal 1° gennaio 2023.
Il tema aumento pensione a gennaio è stato affrontato su The Wam.net e su questo sito. Leggi anche:
- Aumento pensione nel 2023: esempi col 7,3%
- Aumento pensione minima nel 2023: quanti soldi in più?
- Aumento assegno unico 2023: esempi di calcolo
Detto questo, nei prossimi paragrafi andremo a vedere a chi spetta l’indennità di accompagnamento e come richiederla.
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Aumento accompagnamento dal 2023: a chi spetta?
Nei precedenti paragrafi vi abbiamo rivelato quello che sarà l’aumento accompagnamento dal 2023, con il nuovo importo fissato a 568,58 euro lordi (ricordiamo che sull’aumento è necessario sottrarre le tasse).
Ora concentriamoci su cos’è l’indennità di accompagnamento e a chi spetta. Parliamo di quella prestazione assistenziale erogata dall’INPS, su domanda, a chi a causa di malattie o altri impedimenti è impossibilitato a deambulare senza assistenza o a svolgere azioni della vita quotidiana, come mangiare, lavarsi, vestirsi o andare in bagno, senza l’aiuto di un accompagnatore.
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Quindi, l’indennità di accompagnamento spetta solamente alla persona invalida totale (100%) non autosufficiente. La condizione indispensabile per ottenerla è, infatti, la non autosufficienza del richiedente.
Inoltre, ai fini dell’ottenimento della prestazione, è necessario avere la residenza sul suolo italiano e non essere ricoverati in istituti con pagamento della retta a carico dello Stato o di enti pubblici.

Leggi anche: spetta la tredicesima sull’indennità di accompagnamento?
Ricordiamo che non esiste né un limite anagrafico, né un limite reddituale da rispettare per presentare domanda all’INPS, in forma telematica, entro 90 giorni dall’invio del certificato introduttivo da parte del medico curante.
Se l’esito della visita medica effettuata dalla commissione medica dell’Asl integrata da un medico dell’INPS dovesse essere positivo, il paziente riceverà l’indennità unita alla pensione di inabilità dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o dalla data indicata sul verbale rilasciato dalle commissioni sanitarie per il riconoscimento dell’invalidità civile.
In caso contrario è possibile presentare ricorso a un tribunale.
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