Cambia il reddito per le prestazioni di invalidità civile: ecco le tabelle con requisiti per pensione di invalidità (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione di invalidità: la novità dell’INPS
Con un incredibile, assurdo passo indietro, l’INPS ha annunciato cambiamenti per la concessione delle prestazioni di invalidità civile (assegno mensile di assistenza per invalidi parziali e pensione di inabilità civile).
Con il messaggio numero 2705 del 18 luglio scorso, l’ente previdenziale ha rettificato le precedenti istruzioni (messaggio 1688 di solo un anno fa…) e stabilito che ai fini del diritto alle prestazioni di invalidità civile, va considerato il reddito al lordo delle ritenute fiscali e non più al netto.
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Pensione di invalidità: cosa cambia?
Cosa significa? Che si prevedono drammatiche riduzioni e revoche delle prestazioni di invalidità a chi ne ha usufruito solo fino a un mese fa, poiché rispettava il limite massimo di reddito personale annuo al netto delle ritenute fiscali.
Facciamo un esempio: prendiamo un invalido all’80%, con un reddito di 5.000 euro al netto delle ritenute fiscali (dunque inferiore al limite massimo di 5.391,88 euro annui) e quindi beneficiario dell’assegno mensile di assistenza per invalidi parziali, da 313,91 euro al mese, per 13 mensilità.
Con l’incresciosa novità portata dall’INPS, dovendo calcolare il reddito al lordo delle ritenute fiscali, il signore invalido del nostro esempio supererebbe il limite massimo di reddito previsto dalla legge e non percepirebbe più l’assegno mensile.
Un altro esempio: prendiamo una signora invalida totale (100% di invalidità) con un reddito di 17.000 euro al netto delle ritenute fiscali e inferiore al limite di 17.920 euro annui previsti dalla legge per beneficiare della pensione di inabilità civile.
Anche in questo caso, cambiando modalità di calcolo, la signora invalida supererebbe l’importo limite e non avrebbe più diritto alla prestazione.
Pensione di invalidità: gli oneri deducibili
La rettifica dell’INPS costringerà l’ente a un affannoso lavoro di ricalcolo di tutti gli importi delle prestazioni di invalidità e per revocare i trattamenti a chi non ne ha più diritto per motivi reddituali.
Tutti gli oneri deducibili, come i contributi previdenziali e assistenziali personali; gli assegni periodici corrisposti al coniuge separato; i contributi pagati al personale domestico o le donazioni a organizzazioni non governative, da ora in poi rientreranno nel calcolo del reddito personale per il diritto alla pensione di invalidità.
Tabella con requisiti per pensione di invalidità
Nella tabella in basso, suddivisa per prestazioni in base alla percentuale di invalidità riconosciuta dalla commissione medica dell’INPS, vediamo quali sono i requisiti per ricevere l’assegno mensile di assistenza o la pensione di inabilità civile.
PRESTAZIONI | REQUISITI |
Assegno mensile di assistenza | Percentuale di invalidità pari o superiore al 74%; reddito personale annuo inferiore a 5.391,88 euro lordi (comprese ritenute fiscali e oneri deducibili); età compresa tra 18 e 67 anni. |
Pensione di inabilità civile | Invalidità totale e permanente (100%); reddito personale annuo inferiore a 17.920 euro lordi annui (comprese ritenute fiscali e oneri deducibili); età compresa tra 18 e 67 anni. |

Faq sulla pensione di invalidità civile
Cosa si intende per limite di reddito?
Il limite di reddito è l’ammontare massimo di reddito che una persona può guadagnare per poter avere diritto alla pensione di invalidità. Superato questo limite, la persona potrebbe non essere più considerata idonea per ricevere tale beneficio.
Sono previste novità sugli aumenti delle pensioni per invalidi parziali?
Al momento, non sono previsti aumenti delle pensioni per invalidi parziali. Gli invalidi parziali, inoltre, sono stati esclusi dall’incremento al milione.
Con quali prestazioni non è compatibile l’assegno mensile di assistenza?
L’assegno mensile di assistenza non è compatibile:
- con le pensioni di invalidità lavorativa erogate a qualsiasi titolo dall’INPS o da altri enti;
- con la pensione diretta di invalidità per causa di guerra, di lavoro o per causa di servizio (e quindi è incompatibile anche con la rendita INAIL).
Rispetto alle prestazioni assistenziali erogate per gli invalidi civili totali (100%), i ciechi civili e i sordi civili: l’assegno mensile di assistenza non è cumulabile, né compatibile con altre prestazioni economiche previdenziali.
Quando verrà pagata la pensione di inabilità civile a settembre?
L’assegno mensile e la pensione di inabilità civile di settembre 2023 verranno pagate a partire da venerdì 1° settembre (accrediti postali e bancari), anche a coloro che preferiscono il ritiro in contanti, seguendo questo calendario, ordinato in base alla lettera iniziale del cognome:
- venerdì 1° settembre – Cognomi A-B;
- sabato 2 settembre (solo mattina) – Cognomi C-D;
- lunedì 4 settembre – Cognomi E-K;
- martedì 5 settembre – Cognomi L-O;
- mercoledì 6 settembre – Cognomi P-R;
- giovedì 7 settembre – Cognomi S-Z.
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