Cosa succede se un genitore non si prende più cura del figlio disabile e lo abbandona? È reato abbandonare il figlio disabile? Una recente sentenza del tribunale di Pisa, infatti, sta facendo già discutere. Vediamo di cosa si tratta e cosa si è stabilito (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
È reato abbandonare il figlio disabile?
Non vogliamo giudicare i gesti o andare a vagliare i motivi che spingono dei genitori che a un certo punto decidono di non prendersi cura dei propri figli disabili.
Sarebbero troppe le cose da considerare e non tocca a noi farlo: non ne abbiamo né le competenze né il diritto.
Vogliamo solo parlare della sentenza del tribunale di Pisa che, riassumendo, ha stabilito che non è reato abbandonare il figlio disabile. Vediamo però nel dettaglio su quali fatti il giudice ha emesso il verdetto finale.
Nel video sotto ti raccontiamo la storia di Michela, moglie di Paolo, che ha ricevuto la diagnosi di Alzheimer all’età di 43 anni. Rifletteremo insieme sulla forza dell’amore oltre la malattia:
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È reato abbandonare il figlio disabile: fatti che hanno portato alla sentenza
Il giudice del tribunale di Pisa ha stabilito che non è reato abbandonare il figlio disabile in una struttura apposita.
I fatti sui quali ha enunciato la sua sentenza sono i seguenti. Un uomo di 48 anni e una donna di 41 anni, hanno deciso di affidare il proprio figlio disabile (allora 15enne) a una struttura che si occupa di persone con disabilità.
Inizialmente, l’uomo ha frequentato saltuariamente la struttura, per poi scomparire del tutto. Si è poi saputo che si era trasferito in Francia con la moglie, della quale a tutt’oggi non si hanno più notizie.
Il giudice del tribunale di Pisa, ha stabilito che non si configura il reato di abbandono di minori, assolvendo il padre 48enne, in quanto non aveva esposto il figlio disabile a un pericolo per la sua incolumità, ma lo aveva portato in luogo sicuro, in cui poteva essere seguito al meglio.
Lungi dal giudicare noi stessi, questa volta moralmente, se è reato abbandonare il figlio disabile, pur se in una struttura in cui viene assicurata la cura e il sostentamento, questa storia ci serve per riflettere sulla difficoltà di crescere un figlio con disabilità in Italia.
È reato abbandonare il figlio disabile? Potrebbe anche interessarti osa succede in caso di separazione con figli disabili: a chi vengono affidati, quali sono gli obblighi dei genitori, quali tutele per il minore e per il figlio che diventa maggiorenne.
Non è reato abbandonare il figlio disabile in un centro: ma perché si abbandona?
Questa storia ha avuto una forte eco mediatica più che altro per la sentenza finale, ma non è una storia isolata.
Purtroppo, i bambini con disabilità abbandonati, in Italia, sono circa 4mila. Nella maggior parte dei casi, si tratta di bambini abbandonati subito dopo il parto.
Nell’80% circa dei casi provengono da famiglie straniere, spesso Rom, che per ragioni economiche o culturali non fanno diagnosi prenatale né prevenzione e non interrompono le gravidanze, anche in caso di gravi malformazioni.
Sono quindi bambini con disabilità complesse congenite, che necessitano di una presa in carico globale e sono non in grado di vivere autonomamente. La maggior parte di loro non ha mai vissuto in una famiglia, ma ha vissuto mesi in ospedale.
È reato abbandonare il figlio disabile? Leggi anche come intestare la casa a un figlio disabile anche minorenne, come funziona la procedura. Oltre a tutelare il futuro della persona con fragilità questa operazione consente di avere importanti agevolazioni fiscali (a partire dai benefici per l’acquisto della prima casa).

Cosa porta ad abbandonare un figlio disabile?
La nascita di un figlio disabile è per i genitori un evento che si presenta come un fulmine a ciel sereno: nessun genitore lo sceglierebbe e nessuno è preparato ad assumersi una responsabilità così dolorosa e faticosa.
La nascita di un figlio disabile è vissuta come l’espressione della propria inadeguatezza, di un proprio fallimento. L’autocolpevolizzazione è una delle prime e inevitabili risposte emotive.
Purtroppo, questo percorso difficile spesso è vissuto senza il supporto e l’aiuto necessari. Lo stress e la stanchezza possono prendere il sopravvento.
Il senso di inadeguatezza diventa insopportabile e spesso scatta un meccanismo di protezione verso il proprio figlio. “Sarò in grado di aiutarlo?”
Ecco, lo stato emotivo e psicologico di un genitore di un figlio disabile non può essere né compreso mai fino in fondo, né va giudicato.
Il genitore di un figlio disabile dovrebbe solo essere aiutato e accompagnato al meglio in questo percorso emotivamente forte e psicologicamente difficile.
E in Italia, siamo in grado di farlo? Siamo in grado di fornire il giusto supporto, psicologico e materiale, ovvero fatto di aiuti concreti, mezzi, e sostentamento?
Più che chiederci se è reato abbandonare il figlio disabile, sono altre le domande che dovremmo porci e su quelle domande costruire la nostra rete di solidarietà a questi genitori che hanno solo bisogno di essere accompagnati nel loro percorso di accettazione e di crescita del loro bambino con bisogni speciali.
Del resto, quanto sia difficile crescere un figlio con disabilità nella nostra società, lo riscontriamo ogni giorno, anche dalle storie raccontateci da chi ci segue, come quelle di seguito che ti consigliamo di leggere:
Faq sulle agevolazioni per figli con disabilità
Cosa succede in caso di sospensione del Bonus figli con disabilità?
In caso di sospensione del Bonus figli con disabilità, la famiglia potrebbe temporaneamente non ricevere il sostegno economico previsto. Le cause della sospensione possono essere diverse, ad esempio se si verificano modifiche nella situazione del figlio (recupero della salute o decesso) o se non vengono rispettate determinate condizioni o requisiti previsti dalla legge (perdita del podestà genitoriale, superamento dei limiti reddituali, ecc.).
Posso richiedere il pagamento degli arretrati del Bonus figli con disabilità?
Sì, è possibile richiedere il pagamento degli arretrati del Bonus figli con disabilità qualora ci siano ritardi o incongruenze nel ricevere il sostegno economico. Gli arretrati rappresentano le somme che dovrebbero essere state erogate in passato ma che per qualche motivo non sono state pagate regolarmente. Nel caso si verifichino situazioni di questo tipo, è consigliabile rivolgersi all’INPS per richiedere la regolarizzazione della situazione e ottenere i pagamenti arretrati.
Come verificare il pagamento del Bonus figli con disabilità?
Per verificare se è stato disposto il pagamento del Bonus figli con disabilità dovrai:
- accedere sito web INPS con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS) oppure rivolgerti a un CAF o a un patronato per farti seguire;
- entrare nella sezione “Bonus figli disabili”;
- a questo punto, potrai verificare lo stato del pagamento e la data in cui verrà erogato, se l’INPS ne ha dato disposizione.
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