Quanto tempo si può stare in malattia per tumore

Chi deve affrontare delle cure oncologiche beneficia di tutele sul lavoro. In questo approfondimento cerchiamo di capire in particolare quanto tempo si può stare in malattia per tumore.
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27/5/23

Esiste una normativa che regolamenta le assenze a causa di malattie oncologiche? Quanto tempo si può stare in malattia per tumore? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Attualmente non esiste una normativa che regolamenti in modo specifico le assenze causate dalle malattie oncologiche.

Tuttavia, alcuni contratti collettivi nazionali e circolari ministeriali prevedono alcune disposizioni a tutela dei lavoratori affetti da patologie oncologiche, anche nel caso in cui debbano sottoporsi a cure salvavita.

Vediamo quindi quanto tempo si può stare in malattia per tumore, prendendo in considerazione le varie tutele al momento disponibili.

INDICE

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore: quali sono i diritti di un lavoratore malato oncologico?

A breve vedremo nel dettaglio quanto tempo si può stare in malattia per tumore, in base al tipo di tutela di cui si sceglie di beneficiare.

In generale, però, diciamo che il lavoratore che non è in grado di lavorare a causa della sua malattia oncologica e delle sue conseguenze ha diritto a:

  • assentarsi per il periodo necessario per cure e terapie fino alla guarigione;
  • a conservare il posto di lavoro (per un periodo di tempo, ossia il periodo di comporto);
  • a percepire un’indennità commisurata alla retribuzione;
  • all’anzianità di servizio per tutto il periodo di assenza per malattia;
  • alla retribuzione (a carico del datore di lavoro, se la legge o la contrattazione collettiva lo prevedono) o un’indennità di malattia (a carico dell’INPS) nella misura e per il tempo determinati dalle leggi speciali, dagli usi o secondo equità (articolo 2110 c.c.); a meno che la legge non stabilisca forme equivalenti di previdenza o assistenza.

Il lavoratore con malattia oncologica può anche sfruttare agevolazioni lavorative che gli permettono di assentarsi dal lavoro continuando a percepire la retribuzione (totale o parziale a seconda dei casi) e la contribuzione per l’anzianità di servizio. Nel dettaglio, si può avere accesso a:

  • indennità di malattia;
  • permessi lavorativi;
  • permessi per cure;
  • aspettativa non retribuita;
  • assenza per terapia salvavita.

Vediamole tutte nel dettaglio.

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Quanto tempo si può stare in malattia per tumore: l’indennità di malattia

Per conoscere quanto tempo si può stare in malattia per tumore con l’indennità di malattia, dobbiamo fare una differenza fra rapporto di lavoro privato e pubblico.

Se sei dipendente privato con patologia oncologica, l’indennità di malattia viene pagata a partire dal 4° giorno successivo all’inizio della malattia e fino a un massimo di 180 giorni per ciascun anno solare.

I primi 3 giorni di assenza per malattia, di norma sono a carico del datore di lavoro. Dal 4° giorno in poi il pagamento è a carico dell’INPS, con possibili integrazioni da parte del datore di lavoro, se previsto dal CCNL.

Se invece sei dipendente del settore pubblico, se ti assenti per malattia conservi il posto per un periodo di 18 mesi nel triennio.

Nei casi particolarmente gravi, è consentito assentarsi per ulteriori 18 mesi, ma senza retribuzione.

Il trattamento economico riconosciuto nel periodo di assenza per malattia diminuisce nel tempo secondo il seguente schema:

  • 100% della retribuzione dall’inizio della malattia e fino al 9° mese compreso;
  • 90% della retribuzione dal 10° al 12° mese di assenza;
  • 50% della retribuzione dal 13° al 18° mese, termine ultimo per la conservazione del posto.

Ti informiamo che i CCNL non contengono disposizioni omogenee in merito alle assenze per malattia e al periodo di comporto, per cui è sempre necessario verificare che cosa prevede il proprio CCNL.

Oltre all’indennità di malattia è possibile beneficiare di tutele particolari che lo Stato ha previsto per le persone disabili e per chi ha una patologia grave. Vediamo quali sono.

La malattia influisce sulla pensione? Vediamo quando spettano i contributi figurativi e chi non riceve l’indennità di malattia.

Il video sotto ti spiega che cos’è e quanto dura il periodo di comporto:

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore: i permessi lavorativi

Vediamo innanzitutto quanto tempo si può stare in malattia per tumore per chi è portatore di handicap e può usufruire dei permessi lavorativi retribuiti, ovvero per chi è titolare di Legge 104/1992.

Se hai ottenuto il riconoscimento dell’handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/92), puoi assentarti dal lavoro e usufruire dei permessi 104 con i seguenti limiti:

  • sei lavoratore con disabilità o un familiare che assiste un portatore di handicap grave: a scelta 2 ore giornaliere o 3 giorni mensili;
  • se sei lavoratore a tempo parziale, i permessi sono ridotti in proporzione all’orario di lavoro (1 ora al giorno). I permessi non utilizzati nel mese di competenza non possono essere fruiti nei mesi successivi.

Quindi, oltre al trattamento di malattia, puoi usufruire dei giorni di permesso, che ti verranno comunque retribuiti dall’INPS.

Per fare un veloce calcolo: se con l’indennità di malattia hai diritto a massimo 180 giorni all’anno di assenza retribuita, con la Legge 104 e i permessi lavorativi avrai a disposizione altri 36 giorni all’anno, per un totale di 216 giorni.

Posso fruire dei permessi 104 anche in malattia? Rispondiamo alla domanda dei nostri lettori e ne approfittiamo per chiarire quando è possibile fruire dei permessi e quando invece non lo è.

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore: il congedo per cure

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore con il congedo per cure? Il congedo per cure mediche viene concesso a chi è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 50%.

In questo caso, hai diritto a 30 giorni all’anno, retribuiti secondo il regime delle assenze per malattia dal datore di lavoro, se non diversamente previsto dal tuo contratto.

I giorni di congedo si sommano ai giorni di malattia previsti dal CCNL di categoria e, quindi, non vanno computati ai fini del periodo di comporto.

Per richiedere il congedo per cure è necessario presentare la documentazione che attesti la necessità di sottoporsi a trattamenti terapeutici connessi alla malattia oncologica.

Il trattamento economico comprende un’indennità pari alla retribuzione percepita nell’ultimo mese prima del congedo, fino a un massimo stabilito per legge e aggiornato dagli indici ISTAT.

Il Servizio Sanitario Nazionale prevede il rimborso per cure fuori Regione, ma solo in casi specifici e con alcune limitazioni se sono assenti determinate circostanze: ti spieghiamo tutto in questo approfondimento.

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore
Quanto tempo si può stare in malattia per tumore

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore: l’aspettativa non retribuita

I CCNL spesso prevedono la possibilità di conservare il proprio posto di lavoro anche nei casi in cui l’assenza per malattia superi il periodo di comporto.

Questo, ti consentirebbe di usufruire di un periodo di aspettativa non retribuita per motivi di salute e di cura.

Le modalità di concessione e durata dell’aspettativa variano in funzione del CCNL e l’aspettativa deve essere richiesta prima del superamento del periodo di comporto, al fine di evitare un possibile licenziamento.

Potrebbe anche interessarti in quali casi si ha diritto all’invalidità e cure termali gratis e come fare per ottenere i giorni di permesso.

Quanto tempo si può stare in malattia per tumore: assenza per terapia salvavita

Vediamo anche quanto tempo si può stare in malattia per tumore se si richiede l’assenza per terapia salvavita.

Alcuni CCNL del pubblico impiego e in alcuni casi anche quelli del settore privato, prevedono per le malattie oncologiche e per quelle gravi che richiedono terapie salvavita che i giorni di ricovero ospedaliero o di trattamento in day hospital, come anche i giorni di assenza per le cure, siano esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia normalmente previsti e che siano retribuiti interamente.

Alcuni CCNL escludono dal calcolo del periodo di comporto anche i giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali delle terapie salvavita. Ciò non solo prolunga indirettamente il periodo di comporto, evitando in alcuni casi il licenziamento, ma garantisce il mantenimento dello stipendio che, altrimenti, oltre un certo limite, sarebbe ridotto o azzerato.

Per fruire del permesso per sottoporsi a terapie salvavita è necessario specificare il motivo dell’assenza per il quale il datore di lavoro può richiedere idonea certificazione medica.

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