Quando è previsto il rimborso per le cure fuori Regione? Nel rimborso vengono anche conteggiate le spese per il viaggio e per un eventuale alloggio? È possibile chiedere il rimborso anche per cure all’estero? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
In Italia, tutti i cittadini iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, hanno diritto di ricevere cure e prestazioni in forma gratuita, a esclusione del pagamento dell’eventuale ticket.
Quindi, chi ha bisogno di essere curato o di sottoporsi a particolari esami diagnostici fuori dalla propria Regione, può farlo benissimo.
È necessario però chiedere l’autorizzazione, giustificandone il motivo. Inoltre, in alcuni casi ci sono dei limiti, soprattutto se la struttura da raggiungere è all’estero e non in Italia.
Vediamo quindi quando si può richiedere il rimborso per le cure fuori Regione e come averlo.
Indice
- Quando si può avere il rimborso per le cure fuori Regione in Italia?
- Come ottenere l’autorizzazione per il rimborso per le cure fuori Regione in Italia?
- Quale documentazione devo presentare per avere il rimborso per le cure fuori Regione in Italia?
- Quando è possibile richiedere il rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
- Come ottenere l’autorizzazione per il rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
- Cosa succede se viene accettata la mia richiesta di rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
- Cosa posso fare se la domanda di autorizzazione o di rimborso per le cure fuori Regione all’estero viene rigettata?
- Quale documentazione devo presentare per avere il rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
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Quando si può avere il rimborso per le cure fuori Regione in Italia?
Ogni cittadino italiano può usufruire dell’assistenza sanitaria presso qualunque struttura pubblica o privata accreditata su tutto il territorio nazionale.
Questo vuol dire che hai diritto comunque a ricevere le cure gratuitamente dovunque o comunque pagando solo l’eventuale ticket.
Il rimborso per le cure fuori Regione riguarda principalmente quello relativo alle spese di viaggio e di un eventuale alloggio sostenuti per la cura o per gli esami diagnostici.
In questo caso, per ottenere il rimborso, è necessario dimostrare:
- che le prestazioni sanitarie di cui hai bisogno non vengono effettuate nel tuo territorio regionale di appartenenza;
- che l’attesa prevista è incompatibile con il tuo stato di salute;
- che la Regione in cui risiedi ti precluda la possibilità di intervento o cura.
In ognuna di questa ipotesi, prima che venga concesso il rimborso, le ASL faranno una verifica per appurare che quanto dichiari sia vero, prima di concederti il rimborso.
In ogni caso, prima di raggiungere la struttura sanitaria pubblica o privata in cui hai deciso di farti curare, hai necessità di un’autorizzazione da parte della tua Regione di appartenenza.
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Come ottenere l’autorizzazione per il rimborso per le cure fuori Regione in Italia?
Per ottenere il rimborso delle cure fuori regione, dovrai prima di tutto chiedere l’autorizzazione a spostarti dalla tua Regione per curarti in un’altra.
Attenzione: l’autorizzazione ti spetta di diritto se la tua Regione di appartenenza non ti assicura o non eroga nei tempi di cui hai bisogno la cura che richiedi altrove. Inoltre, al di là di qualsiasi restrizione (come ad esempio quelle che ci sono state in piena pandemia) hai sempre il diritto di spostarti per curarti.
Per richiedere l’autorizzazione nel territorio nazionale, dovari presentare:
- una domanda tramite modulo precompilato (lo trovi generalmente sul sito web della tua Regione o puoi chiederlo all’ASL), nel quale dovrai specificare la struttura sanitaria prescelta;
- una proposta sanitaria attestante la necessità delle prestazioni, predisposta da un medico specialista regionale della branca interessata, in cui sia specificata in maniera chiara:
- la prestazione o la procedura necessaria;
- la diagnosi o il sospetto diagnostico;
- il quadro clinico e qualunque altra informazione che possa essere utile per la valutazione del caso, specificando che la prestazione richiesta NON è eseguibile adeguatamente e/o tempestivamente in sede regionale;
- un’autocertificazione con i tuoi dati anagrafici, la residenza, il codice fiscale, lo stato di famiglia in caso di minori e l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.
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Quale documentazione devo presentare per avere il rimborso per le cure fuori Regione in Italia?
Per richiedere il rimborso per le cure fuori Regione devi presentare alla tua Regione di appartenenza la seguente documentazione:
- relazione clinica, datata e firmata, rilasciata dal sanitario della struttura per cui sei stato autorizzato, attestante l’avvenuta prestazione;
- biglietti aerei e carte d’imbarco o biglietti della nave sia tuoi che di un eventuale tuo accompagnatore; biglietti dei mezzi pubblici utilizzati per tratte extraurbane;
- in caso di ricovero di minori di anni 18, per ottenere la diaria giornaliera prevista per l’accompagnatore, dovrà essere documentato da parte della Direzione Sanitaria del presidio che l’accompagnatore non ha soggiornato in ospedale con costi a carico del fondo ospedaliero (vitto e/o alloggio);
- fattura e ricevuta dell’eventuale pernottamento con date del soggiorno dettagliate;
- attestazione da parte della struttura sanitaria dell’effettiva presenza dell’accompagnatore per tutto il periodo considerato.
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Quando è possibile richiedere il rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
Il Servizio Sanitario Nazionale prevede anche il rimborso per le cure fuori Regione all’estero.
Anche l’assistenza sanitaria all’estero, in forma diretta o indiretta, può essere richiesta quando le prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione non sono ottenibili adeguatamente e tempestivamente presso i presidi e i servizi pubblici o convenzionati del SSN in Italia.
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Come ottenere l’autorizzazione per il rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
Per ottenere il rimborso delle cure fuori regione all’estero, anche in questo caso dovrai prima di tutto chiedere l’autorizzazione a spostarti dalla tua Regione per curarti, in questo caso in uno Stato dell’Unione Europea.
Per richiedere l’autorizzazione dovrai presentare:
- una domanda tramite modulo precompilato (lo trovi generalmente sul sito web della tua Regione o puoi chiederlo all’ASL), nel quale dovrai specificare la struttura sanitaria o il centro di specializzazione esteri prescelti;
- la proposta sanitaria attestante la necessità delle prestazioni, predisposta da un medico specialista della branca interessata, in cui sia specificata in maniera chiara la prestazione o la procedura necessaria, la diagnosi o sospetto diagnostico, il quadro clinico e qualunque altra informazione che possa essere utile per la valutazione del caso, specificando che la prestazione richiesta NON è eseguibile adeguatamente e/o tempestivamente in sede regionale e nazionale, insieme all’eventuale documentazione sanitaria utile per l’esame del caso clinico;
- autocertificazione con i tuoi dati anagrafici, la residenza, il codice fiscale, lo stato di famiglia in caso di minori, e l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.
La richiesta di autorizzazione al ricovero all’estero sarà oggetto di specifica valutazione da parte di un’apposita Commissione Regionale, per l’acquisizione del parere sulla sussistenza dei presupposti sanitari che legittimano il trasferimento per cure all’estero e conseguentemente alla concessione dell’autorizzazione.
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Cosa succede se viene accettata la mia richiesta di rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
In caso di accoglimento della domanda per il rimborso per le cure fuori Regione all’estero, dovrai anticipare le spese autorizzate per poi chiedere il rimborso alla tua ASL, al rientro in Italia, su presentazione della documentazione di spesa in originale e della certificazione riguardo alla natura pubblica o privata del Centro estero, rilasciata dalle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero, sulle spese sanitarie ritenute rimborsabili.
Le spese saranno rimborsate come di seguito:
- le spese di carattere strettamente sanitario sono rimborsate nella misura dell’80%;
- le spese per prestazioni libero professionali sono rimborsate nella misura del 40%.
L’ASL può anche decidere di darti un acconto, fino al 70% delle spese che dovrai sostenere, prima del tuo trasferimento all’estero e per il rientro in Italia.
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Cosa posso fare se la domanda di autorizzazione o di rimborso per le cure fuori Regione all’estero viene rigettata?
In caso di rigetto della domanda di autorizzazione per le cure fuori Regione all’estero, puoi presentare ricorso:
- al Direttore Generale della ASL;
- al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ed al Consiglio di Stato in sede di appello;
- al Presidente della Repubblica con ricorso straordinario.
In caso di rigetto della domanda di rimborso delle spese puoi ricorrere:
- alla magistratura ordinaria (giudizio di 1° grado);
- alla magistratura ordinaria di appello (giudizio di 2° grado).
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Quale documentazione devo presentare per avere il rimborso per le cure fuori Regione all’estero?
Per richiedere il rimborso per le cure fuori Regione all’estero devi presentare alla tua Regione di appartenenza la seguente documentazione:
- relazione clinica, datata e firmata, rilasciata dal sanitario della struttura per cui si è stati autorizzati, attestante l’avvenuta prestazione;
- fattura della prestazione sanitaria di assistenza indiretta fruita;
- biglietti aerei e carte d’imbarco o biglietti della nave del paziente e dell’eventuale accompagnatore; biglietti dei mezzi pubblici utilizzati per tratte extraurbane;
- in caso di ricovero di minori di anni 18, per ottenere la diaria giornaliera prevista per l’accompagnatore, dovrà essere documentato da parte della Direzione Sanitaria del presidio che l’accompagnatore non ha soggiornato in ospedale con costi a carico del fondo ospedaliero (vitto e/o alloggio);
- fattura e ricevuta dell’eventuale pernottamento con date del soggiorno dettagliate;
- attestazione da parte della struttura sanitaria della effettiva presenza dell’accompagnatore per tutto il periodo considerato.
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