Il calcolo della soglia limite di reddito necessaria per valutare il diritto alla pensione di invalidità riguarda solo il richiedente o anche il coniuge e altri membri della famiglia? Cosa prevede la normativa in merito a pensione di invalidità e reddito del coniuge? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Alcune prestazioni dell’INPS vengono erogate tenendo conto dei redditi coniugali e familiari. Altre, invece, considerano solo quello personale.
In questo approfondimento spieghiamo se l’INPS calcola la soglia di reddito tenendo in considerazione pensione di invalidità e reddito del coniuge o se valuta solo la situazione reddituale della persona disabile che richiede la prestazione.
Andremo anche a vedere quali sono i redditi che concorrono al calcolo di questa soglia limite.
Indice
- Pensione di invalidità e reddito del coniuge: il reddito del coniuge è rilevante per il diritto alla pensione di invalidità?
- In quale caso l’INPS considera pensione di invalidità e reddito del coniuge?
- Pensione di invalidità e reddito del coniuge: quali redditi personali vengono considerati per il calcolo della soglia limite per la pensione di invalidità?
- Pensione di invalidità e reddito del coniuge: quali redditi personali non vengono considerati per il calcolo della soglia limite per la pensione di invalidità?
- Pensione di invalidità e reddito del coniuge: come si accerta il reddito della persona invalida?
- Pensione di invalidità e reddito del coniuge: per richiedere la pensione di invalidità serve solo dimostrare il reddito personale?
- Pensione di invalidità e reddito del coniuge: qual è il limite di reddito personale per la pensione di invalidità e qual è l’importo dell’assegno mensile?
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Pensione di invalidità e reddito del coniuge: il reddito del coniuge è rilevante per il diritto alla pensione di invalidità?
L’INPS considera pensione di invalidità e reddito del coniuge? Rispondiamo subito alla domanda: no, la valutazione della soglia di reddito limite per il diritto alla pensione di invalidità viene effettuata solo nei confronti della persona disabile che presenta domanda per la prestazione assistenziale.
Lo ha confermato anche l’ordinanza della Cassazione n. 21763/2020, sottolineando il fatto che la pensione di invalidità sia una prestazione erogata a favore di persone con invalidità e in stato di bisogno economico.
Tuttavia, in un solo caso il reddito del coniuge viene considerato ai fini del calcolo della soglia limite per la pensione di invalidità: vediamo qual è.
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In quale caso l’INPS considera pensione di invalidità e reddito del coniuge?
Abbiamo visto che per calcolare il reddito posseduto per beneficiare della pensione di invalidità, l’INPS considera solo i redditi del richiedente e non quelli del coniuge.
Tuttavia, il reddito del coniuge diventa rilevante per il diritto alla maggiorazione sociale.
Per maggiorazione sociale si intende una somma aggiuntiva che viene versata dall’INPS a persone che si trovano in particolari condizioni economiche svantaggiate e che rispondono a determinati requisiti reddituali, contributivi e anagrafici.
Nel caso della pensione di invalidità, la maggiorazione viene regolata dall’articolo 1 della legge 544/1988, poi integrato da una serie di norme fino ad arrivare all’articolo 38 della legge 448 del 2001. Questa legge garantisce un aumento delle maggiorazioni sociali a vantaggio di chi ha più di 70 anni.
Nel dettaglio, sull’importo della pensione di invalidità civile spetta una maggiorazione di 11,08 euro al mese per 13 mensilità (importo 2023) se il richiedente e il coniuge non possiedono redditi superiori a un determinato importo pari a:
- 9.102,34 euro, se il pensionato è solo;
- se il pensionato è coniugato, i redditi personali non devono essere superiori a 9.102,34 euro e i redditi complessivi con il coniuge, non superiori a 15.644,85 euro.
Più alto sarà il reddito, meno sarà l’importo della maggiorazione sociale. Ai fini del calcolo del reddito si tiene conto anche:
- dei redditi assoggettabili a IRPEF (reddito di lavoro dipendente);
- redditi assoggettabili a tassazione separata (tfr e indennità di mancato preavviso)
- i redditi tassati alla fonte;
- i redditi esenti da tassazione ordinaria IRPEF, come la stessa pensione di invalidità.
Al contrario, per calcolare l’aumento mensile della pensione, non si considerano i seguenti redditi:
- la casa di abitazione e la pertinenza;
- i trattamenti di famiglia;
- le pensioni di guerra;
- redditi tassati alla fonte, sia del titolare della pensione, che dell’eventuale coniuge.
L’INPS ha attivato la campagna Red ordinaria 2022 per dichiarare i redditi posseduti nel 2021, ai fini del calcolo e della conferma delle prestazioni assistenziali e previdenziali che prevedono il limite di reddito. Ti spieghiamo come si compila il modello Red semplificato e qual è il termine ultimo per la consegna.
Pensione di invalidità e reddito del coniuge. Nel video sotto viene spiegato quando l’INPS può revocare o sospendere la pensione di invalidità:
Pensione di invalidità e reddito del coniuge: quali redditi personali vengono considerati per il calcolo della soglia limite per la pensione di invalidità?
Abbiamo visto che, ai fini della verifica della soglia limite per stabilire il diritto alla pensione di invalidità, l’INPS considera solo i redditi del richiedente. Solo nel caso di attribuzione della maggiorazione sociale, vengono considerati anche quelli del coniuge.
Ma quali sono i redditi considerati per il calcolo della soglia limite personale? L’INPS tiene conto di:
- stipendi, pensioni, terreni, fabbricati, redditi da impresa e da lavoro autonomo, assegno di mantenimento pagato al coniuge separato o divorziato, etc.;
- redditi soggetti a tassazione separata riferiti ad anni precedenti a quelli di effettiva corresponsione;
- redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva (interessi derivanti da depositi bancari o postali, titoli di Stato, etc.);
- redditi prodotti all’estero che, se prodotti in Italia, sarebbero assoggettabili all’IRPEF;
- redditi da lavoro, conseguiti presso enti internazionali operanti in Italia e non soggetti alla normativa tributaria italiana;
- redditi da pensione concessa da organismi esteri o enti internazionali;
- redditi relativi a indennità corrisposte ai cittadini colpiti da tubercolosi;
- trattamenti di fine rapporto comunque denominati (Tfr, Tfs) e loro anticipazioni.
Secondo quanto indicato dall’INPS nelle istruzioni del modello AP70 (il modello “Dati socioeconomici necessari per la concessione e l’erogazione delle prestazioni d’invalidità civile”) una volta riconosciuta l’invalidità, per ottenere la pensione di invalidità è necessario considerare tra i redditi anche:
- gli arretrati;
- i conguagli;
- le indennità di fine rapporto;
- le eredità.
Una volta che ti viene riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità civile, hai degli obblighi da rispettare, come ad esempio quello di dichiarare annualmente i tuoi redditi al fine di continuare a percepire la prestazione. Leggi cosa è previsto per invalidità civile e dichiarazione dei redditi.
Pensione di invalidità e reddito del coniuge: quali redditi personali non vengono considerati per il calcolo della soglia limite per la pensione di invalidità?
I redditi che invece non sono rilevanti e non rientrano dunque nella soglia limite per il diritto alla pensione d’invalidità civile sono invece i seguenti:
- pensioni, assegni e indennità corrisposti o da corrispondere agli invalidi civili: si tratta di prestazioni esenti dall’IRPEF;
- rendita dell’abitazione principale e delle relative pertinenze;
- rendite infortunistiche INAIL aventi natura di risarcimento;
- assegni per l’assistenza personale continuativa;
- rendita INAIL ai superstiti, in caso di morte del titolare della rendita;
- assegno funerario;
- rendite di passaggio per silicosi e asbestosi;
- pensioni di guerra di ogni tipo, assieme alle relative indennità accessorie;
- assegni annessi alle pensioni privilegiate ordinarie;
- pensioni annesse alle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia;
- soprassoldi concessi ai decorati al valore militare;
- sussidi e prestazioni assistenziali pagati dallo Stato e da altri Enti pubblici;
- sussidi a carattere assistenziale e prestazioni assimilate;
- rendite corrisposte in Italia dall’assicurazione vecchiaia e superstiti svizzera AVS.
Con quali redditi è cumulabile la pensione di invalidità? E quali sono quelli che rischiano di far perdere il trattamento? Ne parliamo in questo approfondimento.

Pensione di invalidità e reddito del coniuge: come si accerta il reddito della persona invalida?
Ai fini dell’accertamento del requisito reddituale, in sede di prima liquidazione della pensione d’invalidità civile si considerano i redditi dell’anno in corso dichiarati.
Per gli anni successivi, si considerano, per le pensioni si considerati i redditi percepiti nell’anno di riferimento, mentre per le altre tipologie di redditi gli importi percepiti negli anni precedenti.
Pensione di invalidità civile e reddito da affitto: scopri se il reddito derivante dall’affitto di una casa di proprietà concorre al calcolo del limite di reddito necessario per ottenere la prestazione assistenziale.
Pensione di invalidità e reddito del coniuge: per richiedere la pensione di invalidità serve solo dimostrare il reddito personale?
Ovviamente no, il primo requisito è quello sanitario. La pensione di invalidità civile viene infatti erogata a domanda in favore di soggetti con età compresa tra i 18 e i 67 anni ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%).
Leggi anche come fare domanda per l’invalidità civile tramite il portale INPS e la visita di accertamento.
Pensione di invalidità e reddito del coniuge: qual è il limite di reddito personale per la pensione di invalidità e qual è l’importo dell’assegno mensile?
La soglia limite di reddito per richiedere la pensione di invalidità è stabilita ogni anno per legge. Per il 2023 è di 5.025,02 euro.
Quindi, per richiedere la pensione di invalidità, i tuoi redditi personali non devono superare i 5.025,02 euro.
Se richiedi la pensione di invalidità, oltre al reddito devi dimostrare di essere in stato di disoccupazione. Tuttavia, la legge prevede che se lavori e non superi 8.145 euro di reddito su base annua in caso di lavoro subordinato o di 4.800 euro annui in caso di lavoro autonomo, puoi comunque mantenere lo stato di disoccupazione e ricevere la pensione di invalidità.
L’importo dell’assegno mensile, sempre per il 2023, è pari a 313,91 euro e viene corrisposto per 13 mensilità, quindi hai diritto anche alla tredicesima (ma non alla quattordicesima).
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