Legge 104 e assistenza fuori Regione: come funziona

Legge 104 e assistenza fuori Regione: come attestarla se l'assistito vive a oltre 150 chilometri di distanza dalla propria residenza? Ecco cosa dice la legge.
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25/9/23

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Legge 104 e assistenza fuori Regione: cosa sapere?

Il lavoratore dipendente che assiste un familiare con disabilità grave, usufruendo dei permessi retribuiti della Legge 104, ha il dovere di presentare una regolare documentazione, qualora il suo assistito risieda in un’altra Regione o comunque a più di 150 chilometri di distanza dal luogo in cui vive.

A disciplinarlo è il decreto legislativo numero 119 del 2011 che ha modificato l’articolo 33 della Legge 104 del 1992: il lavoratore deve attestare l’effettivo raggiungimento del luogo in cui risiede il familiare assistito.

All’articolo 6, comma 1, del decreto legislativo numero 119 del 2011 si legge chiaramente che, “il lavoratore che usufruisce dei permessi di cui al comma 3 per assistere persona in situazione di handicap grave, residente in Comune situato a distanza stradale superiore a 150 chilometri rispetto a quello di residenza del lavoratore, attesta con titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo o residenza dell’assistito”.

Dopo aver usufruito dei permessi lavorativi, il dipendente dovrà presentare al suo datore di lavoro o all’azienda per cui presta servizio, il titolo di viaggio (il biglietto del treno o dell’autobus, ad esempio) oppure un altro tipo di documentazione, come la ricevuta del pedaggio autostradale, la dichiarazione firmata del medico o della struttura presso cui il disabile è stato accompagnato.

In caso contrario, qualora il dipendente non dovesse essere in grado di fornire una prova del suo trasferimento presso il domicilio o il luogo in cui risiede l’assistito, la sua assenza da lavoro non potrà essere giustificata a titolo di permesso retribuito.

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Legge 104 e assistenza fuori Regione: residenza o domicilio?

I 150 chilometri sono quelli che intercorrono tra il luogo di residenza del dipendente beneficiario dei permessi e quello in cui risiede il familiare disabile grave da assistere.

La legge fa riferimento alla residenza, dimora abituale della persona, ma non al domicilio, che secondo la definizione del codice civile è “il luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi”.

Si potrà dare rilievo alla dimora temporanea, tramite dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del d.P.R. numero 445 del 2000.

Per dimora temporanea si intende la permanenza in un luogo per un determinato periodo di tempo, che non sia abituale, al punto da richiedere al cittadino di fissare lì la sua residenza, ma neppure troppo breve da far venir meno il concetto di dimora temporanea (ad esempio, un’abituazione a uso turistico).

Legge 104 e assistenza fuori Regione
Legge 104 e assistenza fuori Regione: in foto una donna spinge la carrozzina con un anziano.

Legge 104 e assistenza fuori Regione: cosa sono i permessi?

Abbiamo visto come funziona con la Legge 104 e assistenza fuori regione e quali sono le documentazioni che comprovano il reale trasferimento del dipendente presso la residenza del suo assistito, da fornire al datore di lavoro o all’azienda per cui lavora.

Ogni lavoratore dipendente, che assiste il coniuge o un familiare disabile grave, ha diritto a 3 giorni di permessi retribuiti al mese, usufruibili anche in ore.

A garantire il diritto è l’articolo 33, comma 3, che spiega come, “il dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, oppure entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa”.

I permessi retribuiti spettano a condizione che la persona disabile non sia ricoverata a tempo pieno presso ospedali o strutture sanitarie. Dal 13 agosto 2022 è stata abolita la figura del referente unico.

Per la legge, il diritto ai permessi retribuiti non poteva essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza della stessa persona disabile grave.

Da quasi un anno, se un disabile grave risiede in un’abitazione con diversi familiari entro il secondo grado di parentela, ciascun componente del nucleo familiare, se lavoratore dipendente, può avere diritto a presentare la richiesta per il riconoscimento dei permessi retribuiti.

Faq su come funziona la Legge 104 e assistenza fuori Regione

Cosa dice la Legge 104 riguardo l’assistenza fuori regione?

Se un lavoratore deve assistere un familiare con disabilità grave che vive in un’altra regione o a più di 150 chilometri di distanza, deve presentare una documentazione valida al suo datore di lavoro. Questa norma viene regolamentata dal decreto legislativo numero 119 del 2011 che ha modificato l’articolo 33 della Legge 104 del 1992.

Qual è la documentazione richiesta per l’assistenza fuori regione con la Legge 104?

Per attestare l’effettivo raggiungimento del luogo in cui vive il familiare assistito, il lavoratore può utilizzare un titolo di viaggio, come il biglietto del treno o dell’autobus, o una ricevuta del pedaggio autostradale. Può anche presentare una dichiarazione firmata dal medico o dalla struttura dove il disabile è stato accompagnato.

La Legge 104 considera residenza o domicilio per l’assistenza fuori regione?

La Legge 104 prende in considerazione il luogo di residenza, ovvero la dimora abituale della persona. Non si considera il domicilio, che è definito come il luogo dove la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi. In certi casi, si può dare rilievo alla dimora temporanea.

Come funziona l’assistenza fuori regione con la Legge 104?

Un lavoratore che assiste un familiare con disabilità grave ha diritto a 3 giorni di permessi retribuiti al mese, che possono essere usufruiti anche in ore. Dopo aver usufruito dei permessi, il lavoratore dovrà presentare la documentazione che comprova il suo trasferimento presso la residenza del suo assistito.

Possono usufruire dei permessi più lavoratori per lo stesso assistito con la Legge 104?

Fino al 13 agosto 2022, solo un lavoratore dipendente poteva ottenere i permessi retribuiti per l’assistenza della stessa persona disabile grave. Da allora, se un disabile grave vive con diversi familiari lavoratori, ciascuno di essi può richiedere i permessi retribuiti.

Legge 104 assistenza genitori anziani fuori regione: come funziona?

Il diritto ai permessi spetta a chi risiede in luoghi distanti da quello in cui vive la persona disabile (oltre 150 km), anche nel caso di genitori anziani. Il lavoratore deve presentare i titoli di viaggio che attestino gli spostamenti.

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