Legge 104 e distanza massima per i permessi: esempi pratici

In questo approfondimento parliamo di Legge 104 e distanza massima per i permessi, ovvero di quali sono i limiti chilometrici per raggiungere la persona disabile da assistere e di cosa fare se vengono superati.
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10/12/23

Cosa prevede la Legge 104 e distanza massima per i permessi? Cosa succede se la persona disabile grave di cui ti prendi cura vive a una distanza chilometrica maggiore da quella massima consentita? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Quella sulla Legge 104 e distanza massima per i permessi è una questione ancora molto dibattuta, che ha dato origine anche a controversie giudiziarie.

La legge, infatti, stabilisce che ci sia una distanza massima per usufruire dei permessi per assistere il familiare portatore di handicap grave. Tuttavia, se questa non può essere rispettata, non perdi il diritto a beneficiare dell’agevolazione, anche se hai degli obblighi in più rispetto a chi rientra in questi limiti.

Vediamo quindi quali sono questi obblighi, cosa prevede la normativa e approfittiamo per ricordare chi può richiedere i permessi retribuiti e con quale frequenza.

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Indice

Cosa prevede la Legge 104 e distanza massima per i permessi?

In merito alla questione Legge 104 e distanza massima consentita, la normativa prevede che la distanza limite per accedere ai permessi retribuiti è di 150 chilometri.

Questo non vuol dire che chi deve assistere un familiare disabile grave che vive a una distanza chilometrica maggiore non può richiedere i permessi 104.

Tuttavia, in questo caso, ha degli obblighi in più rispetto a chi assiste un familiare entro i limiti chilometrici imposti per legge.

Questi obblighi, alla fine, si concretizzano nella presentazione di un titolo di viaggio che documenti l’effettivo raggiungimento del luogo di residenza della persona assistita, come previsto dal decreto legislativo n. 119 del 2011, che ha modificato l’articolo 33 della Legge 104/1992, aggiungendo il comma 3 bis.

Quindi, in sintesi: puoi richiedere i permessi retribuiti anche per assistere un familiare disabile grave che abita a più di 150 chilometri dal tuo Comune di residenza, ma hai l’obbligo di attestare il raggiungimento del familiare tramite presentazione di un documento di viaggio.

Per fare un esempio pratico, se vivi a Roma, puoi assistere per esempio tua madre che vive a Napoli (circa 180 Km di distanza), ma devi presentare i titoli attestanti appunto il viaggio che affronterai per raggiungerla, e sarebbe meglio se ci andassi in treno, piuttosto che in automobile.

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Legge 104 e distanza massima per i permessi: quali titoli di viaggio devo presentare se assito un familiare lontano con la 104?

In linea di massima, sono considerati maggiormente attendibili tutti quei titoli di viaggio riferiti all’utilizzo di mezzi pubblici, come il treno, il tram, l’aereo, il pullman, ecc.

Meno attendibili sono invece quelli riferiti al rifornimento di carburante della propria automobile anche se, in associazione al pagamento del pedaggio autostradale, per esempio, potrebbero fornire un’attestazione più precisa del percorso stradale affrontato per raggiungere l’abitazione della persona disabile da assistere.

Comunque sia, quando richiedi i permessi per assistere un familiare che abita a più di 150 chilometri dal tuo Comune, parla prima con il tuo datore di lavoro o con l’azienda, per capire qual è la documentazione che richiedono e che dovrai presentare.

Leggi anche se è possibile chiedere la Legge 104 per residenti all’estero, ovvero se puoi prestare assistenza a un portatore di handicap nel caso in cui non sia residente in Italia.

Legge 104 e distanza massima per i permessi: posso chiedere i permessi per assistere qualsiasi familiare che sta male?

No, i permessi Legge 104 possono essere richiesti solo per prestare assistenza a persone disabili gravi, la cui condizione di disabilità sia stata verificata e accertata da una Commissione Medica dell’ASL, con riconoscimento di handicap grave articolo 3, comma 3, Legge 104/92.

Possono accedere ai benefici della Legge 104:

  • disabili gravi;
  • genitori di figli disabili gravi;
  • coniuge, parenti e affini entro il secondo grado di familiari disabili gravi;
  • parenti e affini entro il terzo grado di disabili gravi;
  • stranieri che abbiano residenza, domicilio o dimora stabile in Italia.

Permessi 104 e datore di lavoro: cosa rischia il datore di lavoro che non permette al suo dipendente di fruire dei permessi lavoratori per la 104? Ecco la guida completa.

Legge 104 e distanza massima per i permessi
Legge 104 e distanza massima per i permessi: esempi pratici. Nella foto: una donna e la sua caregiver

Legge 104 e distanza massima per i permessi: chi può richiedere i permessi 104 e come funzionano?

I permessi 104 possono essere richiesti dai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.

Se sei lavoratore dipendente e titolare di Legge 104, potrai assentarti da lavoro per 3 giorni al mese, frazionabili in ore o per due ore tutti giorni, se sei full time, oppure un’ora al giorno se sei part-time.

Ti mostriamo come compilare il modulo per i permessi con la Legge 104 da presentare all’INPS e come comunicare la richiesta dei permessi anche al datore di lavoro.

Legge 104 e distanza massima per i permessi: cosa prevede il congedo straordinario Legge 104?

Oltre ai permessi, se sei lavoratore dipendete titolare di Legge 104 hai diritto a chiedere anche un congedo straordinario retribuito, sempre per assistere il familiare disabile grave.

Durante la fruizione del congedo straordinario riceverai la stessa retribuzione dell’ultima busta paga.

Anche il congedo straordinario può essere frazionato in giorni, sempre con il limite dei due anni complessivi nell’intera vita lavorativa del dipendente.

Nel caso del congedo straordinario, è obbligatoria la convivenza con il disabile da assistere. Quindi, al di là del limite massimo di distanza, è necessario che, se non sei convivente con il familiare portatore di handicap grave, sposti la tua residenza.

Quest’obbligo non riguarda i genitori di figli disabili. Un figlio che deve prendersi cura di un genitore disabile, inoltre, può richiedere il congedo e formalizzare la convivenza in un secondo momento.

In questo articolo ti spieghiamo quali sono le differenze del congedo con Legge 104 per dipendenti pubblici e privati.

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