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Quanti anni di contributi per la pensione di un invalido?

Le persone invalide possono andare più facilmente in pensione, proprio a causa della loro condizione di salute. Vediamo nel dettaglio quanti anni di contributi per la pensione di un invalido e quante possibilità ci sono per anticipare il pensionamento.
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23/9/23

Se sono stato riconosciuto invalido e svolgo attività lavorativa, quanti anni di contributi per la pensione di un invalido? Quali opportunità ho di andare in pensione prima dei 67 anni? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Le persone invalide hanno sicuramente più facilitato il prepensionamento, anche se molto dipende dal tipo e dal grado di invalidità.

Spesso, infatti, per accedere alle pensioni anticipate riservate alle persone invalide, bisogna aver riconosciuta una determinata percentuale di invalidità. È importante perché più alta è la percentuale, più la persona è tutelata, ovviamente perché per lei svolgere attività lavorativa è molto più complicato e faticoso, rispetto agli altri lavoratori.

Vediamo quindi quali sono le misure che permettono un accesso più facile alle pensioni e quanti anni di contributi per la pensione di un invalido.

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Quanti anni di contributi per la pensione di un invalido?

Gli anni di contributi per la pensione di un invalido dipendono dalla misura per il prepensionamento.

Prima di andare a parlarne in maniera dettagliata nei prossimi paragrafi, ti mostriamo una tabella con tutte le forme di prepensionamento per persone invalide attualmente disponibili (2023) e gli anni di contributi necessari:

Misura per la pensione anticipata per invalidiAnni di contribuzione necessari
Pensione di invalidità con invalidità specifica20 anni
Quota 41 per lavoratori invalidi precoci41 anni di cui 35 effettivi di lavoro
Ape sociale30 anni. Per le donne, il requisito contributivo dei 30 anni è ridotto di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni (quindi può ridursi fino a 28 anni).
Opzione donna35 anni (34 anni se hai un figlio).
Tabella con la misura per il prepensionamento e gli anni di contributi per la pensione di un invalido

Ovviamente, oltre al requisito base della condizione sanitaria, non si prendono solo in considerazione gli anni di contribuzione, ma anche altri requisiti, soprattutto anagrafici. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio cosa prevede ognuna di queste misure.

Leggi le date dei pagamenti INPS di luglio 2023, nei quali è inclusa la pensione di invalidità.

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Nel video sotto si parla di tutte le possibilità per andare in pensione prima per gli invalidi:

Quanti anni di contribuzione per la pensione di invalidità con invalidità specifica

Vediamo quindi quanti anni di contributi per la pensione di invalidità con invalidità specifica.

In questo caso parliamo di pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile, che si può richiedere una volta raggiunta un’età anagrafica che è di 61 anni per un uomo e di 56 anni per una donna, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 8 del d.lgs. 503/1992 e dalla Circolare INPS 35/2012.

L’invalidità specifica (Legge 222/1984), ovvero quella relativa alla ridotta capacità lavorativa nelle mansioni, deve essere riconosciuta da una Commissione medica dell’ASL/INPS in misura pari ad almeno l’80%.

Come abbiamo visto in tabella, è necessario avere almeno 20 anni di contributi versati. La decorrenza della prestazione però è di 12 mesi posticipata rispetto alla data di maturazione di tutti e tre i requisiti citati.

In pratica, anziché partire dal primo giorno del mese successivo alla data di maturazione dei requisiti, per la misura si applica la finestra di 12 mesi.

Questa misura però è attiva solo per i dipendenti del settore privato, lavoratori iscritti cioè all’Assicurazione Generale Obbligatoria e ai fondi di previdenza sostitutivi dell’AGO (Circolare INPS 82/1994) in possesso di contribuzione al 31.12.1995 (sistema misto, Circolare INPS 65/1995).

Se sei lavoratore dipendente del settore pubblico o lavoratore autonomo, quindi, non hai accesso a questa misura.

La pensione di vecchiaia agevolata può essere raggiunta con diversi sistemi: vediamo i più comuni e quali sono i requisiti contributivi e anagrafici necessari.

Quanti anni di contribuzione per Quota 41

Quota 41 è una misura di prepensionamento che non prevede limiti di età, ma che si centra solo completando una determinata carriera. È però una misura destinata solo a lavori gravosi, invalidi, caregivers o disoccupati.

Bastano 41 anni di contributi versati, di cui 35 effettivi da lavoro, ovvero neutri da figurativi di disoccupazione e malattia, e un’invalidità civile di almeno il 74%.

Almeno un anno, inoltre, deve essere stato versato prima di aver compiuto il 19esimo anno di età, a prescindere che quest’anno di lavoro precoce sia discontinuo o consecutivo.

Anche questa misura è prevista nei confronti dei lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla gestione separata e ai fondi sostitutivi dell’AGO (pubblico impiego).

La finestra di decorrenza è di 3 mesi.

Come funziona per Quota 41 attualmente e cosa potrebbe cambiare in futuro? Ecco la soluzione alla Fornero, ma i costi da affrontare sono piuttosto elevati.

Per chi non è titolare di invalidità esiste poi la possibilità di andare in pensione con 40 anni di contributi anche senza il raggiungimento dell’età minima utile al collocamento a riposo dal lavoro.

Anni di contributi per la pensione di un invalido
Quanti anni di contributi per la pensione di un invalido?

Quanti di contribuzione per l’Ape sociale

Anche all’Ape sociale possono accedere coloro a cui è stata riconosciuta un’invalidità pari o superiore al 74% da una Commissione ASL/INPS.

Oltre alla percentuale di invalidità, servono almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi versati.

Per le donne, il requisito contributivo dei 30 anni è ridotto di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni (quindi può ridursi fino a 28 anni).

L’Ape sociale è un sussidio di accompagnamento alla pensione di vecchiaia, il cui valore è pari all’importo della pensione maturata al momento di accesso entro un massimo di 1.500 euro lordi al mese.

La misura è rivota ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla gestione separata e ai fondi sostitutivi ed esclusivi AGO (pubblico impiego).

Ape sociale per chi ha figli: per le madri meno contributi per accedere alla misura. Ecco nel dettaglio come funziona.

Quanti anni di contribuzione con Opzione donna

Concludiamo questo approfondimento su quanti anni di contribuzione per la pensione di invalidità parlando di Opzione donna.

Per quanto riguarda Opzione donna, il requisito sanitario è sempre quello: deve essere riconosciuta dalla Commissione medica un’invalidità di almeno il 74%.

Per quanto riguarda la contribuzione, servono almeno 35 anni di carriera e un’età variabile tra i 58 e i 60 anni.

Le novità del 2023 di Opzione donna, infatti, oltre a essere la riduzione delle beneficiarie e a determinate categorie (invalide, caregiver, disoccupate e chi è alle prese con una crisi aziendale), è il collegamento con i figli avuti.

In pratica, puoi accedere a Opzione donna a 58 anni se sei una donna invalida che ha avuto due o più figli.

Se hai un figlio, accedi a 59 anni, mentre se non hai figli accedi alla misura a 60 anni di età, questo sempre in presenza anche degli altri requisiti di cui abbiamo parlato. I requisiti devono essere stati completati entro il 31 dicembre dell’anno precedente, quindi per il 2023 entro il 31 dicembre 2022.

La decorrenza della pensione con Opzione donna è con finestra mobile di 12 mesi.

Opzione donna 2023 per invalide e caregiver: come inviare l’istanza, chi può accedere alla misura e quali sono i requisiti necessari.

Faq su quanti anni di contributi per la pensione di un invalido

1. Quali sono gli anni di contribuzione necessari per la pensione di un invalido?

Per le persone invalide, il numero di anni di contribuzione necessari per la pensione dipende dalla specifica misura per il prepensionamento a cui si fa riferimento. Le misure più comuni sono la Pensione di invalidità con invalidità specifica, Quota 41 per lavoratori invalidi precoci, l’Ape sociale e l’Opzione donna, ognuna delle quali prevede un differente numero di anni di contribuzione.

Parlando di pensione, quanto varranno i trattamenti previdenziale per chi oggi ha 40 anni? A quanti anni si smetterà di lavorare? Dopo l’analisi della Corte dei Conti è emerso un quadro a dir poco preoccupante per quasi tutte le categorie di lavoratori.

2. Cosa significa avere una invalidità specifica e quanti anni di contributi sono necessari per la pensione?

L’invalidità specifica si riferisce alla ridotta capacità lavorativa nelle mansioni, che deve essere riconosciuta da una Commissione medica dell’ASL/INPS in misura pari ad almeno l’80%. Per la pensione di vecchiaia con invalidità specifica sono necessari almeno 20 anni di contributi versati.

3. Cos’è la Quota 41 e quanti anni di contribuzione sono richiesti?

Quota 41 è una misura di prepensionamento che non prevede limiti di età, ma richiede il completamento di una determinata carriera. È destinata solo a lavori gravosi, invalidi, caregivers o disoccupati. Per accedervi, sono necessari 41 anni di contributi versati, di cui 35 effettivi da lavoro, e un’invalidità civile di almeno il 74%.

4. Come funziona l’Ape sociale e quanti anni di contributi sono necessari?

L’Ape sociale è un sussidio di accompagnamento alla pensione di vecchiaia per coloro a cui è stata riconosciuta un’invalidità pari o superiore al 74% da una Commissione ASL/INPS. Oltre alla percentuale di invalidità, servono almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi versati. Per le donne, i 30 anni di contributi sono ridotti di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni.

5. Cosa significa “Opzione donna” e quanti anni di contributi sono richiesti?

Opzione donna è una misura di pensionamento che richiede un’invalidità di almeno il 74% riconosciuta dalla Commissione medica e almeno 35 anni di contribuzione. L’età richiesta varia tra i 58 e i 60 anni e può essere ridotta in base al numero di figli avuti. Se una donna invalida ha avuto due o più figli, può accedere a Opzione donna a 58 anni. Con un figlio, l’accesso è a 59 anni, mentre senza figli l’accesso è a 60 anni.

6. Quando pagano la pensione?

La pensione di agosto sarà pagata fra il 1° e il 7 agosto 2023.

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