Sostegni economici per i minorenni con disabilità: ecco la guida completa ai benefici che sono riservati ai giovani diversamente abili e alle loro famiglie (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
La definizione di invalidità civile per i minori di 18 anni è contenuta nell’articolo 2 della legge n. 118/1971: si tratta di minori “affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, comprese le irregolarità mentali dovute a oligofrenia di carattere organico o dismetabolico (un ritardo mentale acquisito durante l’infanzia)” e che “presentano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”.
In altre parole, un minore è considerato disabile se presenta una menomazione che limita la sua capacità di svolgere determinate attività e non si prevede che tale menomazione migliori nel tempo.
Indice
- Minorenni con disabilità: tutti i sostegni economici a cui hanno diritto
- Minorenni con disabilità: la legge 118 1971 art. 2 e successive modifiche
- Minorenni con disabilità: indennità di accompagnamento
- Minorenni con disabilità: indennità di frequenza
- Minorenni con disabilità: cosa cambia al compimento del 18esimo anno?
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Minorenni con disabilità: tutti i sostegni economici a cui hanno diritto
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) prevede due tipi di prestazioni per le famiglie con minori con disabilità a carico: l’indennità di accompagnamento e l’indennità di frequenza.
L’indennità di accompagnamento è un’indennità giornaliera che viene corrisposta ai genitori o a chi si occupa del minore disabile per contribuire a coprire le spese di accompagnamento del bambino a visite specialistiche e/o terapie.
L’indennità di frequenza, invece, è un’indennità mensile che viene corrisposta ai genitori o a chi si occupa del bambino disabile per contribuire a coprire le spese di frequenza di una scuola o di un centro specializzato.
Per richiedere uno di questi sussidi, la famiglia deve presentare una determinata documentazione, tra cui una relazione medica che attesti la disabilità del bambino. Una volta presentata tutta la documentazione richiesta, l’INPS esaminerà la domanda e prenderà una decisione in merito.
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Prima di proseguire con la lettura, ti consigliamo questo video di The Wam.net, con il quale viene spiegato il motivo per cui l’aumento della pensione di invalidità non è stato inserito nella Nadef (Nota di aggiornamento al DEF, Decreto di Economia e Finanza).
Minorenni con disabilità: la legge 118 1971 art. 2 e successive modifiche
La legge in questione stabilisce la procedura di riconoscimento e i benefici economici concessi ai cittadini minorenni con disabilità.
La procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile per i minori è sostanzialmente simile a quella per gli adulti: alla richiesta di un certificato al medico che attesti l’esistenza di una patologia invalidante, segue la visita di una commissione medica dell’INPS che accerta l’invalidità civile.
Tuttavia, la commissione non emetterà percentuali, come nel caso degli adulti, ma si limiterà a riconoscere l’esistenza dell’invalidità civile. Successivamente, verranno riconosciute due diverse prestazioni, alternate tra loro: l’indennità di accompagnamento o l’indennità mensile di frequenza.
Minorenni con disabilità: indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è un assegno di invalidità erogato dallo Stato italiano. Viene concessa se viene riconosciuta un’invalidità totale, che si determina se il minore non è in grado di deambulare o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.
Per l’anno 2022 è pari ad un importo di 525,17 euro; ogni anno l’assegno viene rivalutato dall’ISTAT, sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai.
L’assegno viene erogato per 12 mensilità; è indipendente dall’età (al compimento del 18° anno di età, a condizione che permangano le analoghe condizioni di invalidità, continuerà a essere erogato); e non dipende dai requisiti di reddito familiare.
Questo assegno può contribuire a coprire alcuni dei costi associati alla cura di un figlio disabile e può fare una differenza significativa nella qualità della vita del bambino e della sua famiglia.
Minorenni con disabilità: indennità di frequenza
L’indennità di frequenza è una somma mensile a disposizione dei minorenni con disabilità che hanno difficoltà a svolgere compiti e funzioni tipiche della loro età. Lo scopo dell’indennità è quello di favorire l’inserimento scolastico di questi minori.
Il pagamento viene sospeso se il minore cessa di frequentare la scuola, anche in caso di ricovero ospedaliero continuativo o permanente. Per l’anno 2022 l’importo ammonta a euro 291,98 al mese (con un limite di reddito complessivo di 4.906,72 euro).
L’indennità viene erogata per 9 mensilità su 12, compatibilmente con la durata dell’anno scolastico. Solo nel caso in cui il bambino frequenti un centro di assistenza in modo continuativo durante l’anno, l’assegno sarà erogato per 12 mesi. In quest’ultimo caso, è necessario inviare all’INPS, nel mese di gennaio di ogni anno, un certificato che attesti la frequenza dell’asilo.
Per avere diritto all’assegno, i minori devono possedere i seguenti requisiti: età, frequenza di una scuola (pubblica o privata) o di corsi di formazione professionale, o frequenza di trattamenti terapeutici e di recupero in centri specializzati, affetto da determinate patologie che interferiscono con la normale “capacità scolastica” dei minori.
Inoltre, i richiedenti devono presentare all’INPS un’apposita domanda, corredata da un certificato medico che attesti la patologia del minore, i cicli terapeutici effettuati e altre informazioni rilevanti. Se questi requisiti sono soddisfatti, l’INPS erogherà l’assegno per contribuire a compensare i costi legati alla scolarizzazione o alle cure del bambino.

Minorenni con disabilità: cosa cambia al compimento del 18esimo anno?
Una volta che un minore viene riconosciuto invalido a causa di una malattia rara, dovrà comunque presentare la domanda di accertamento dell’invalidità civile in prossimità del compimento del 18° anno di età. Questo perché, al raggiungimento della maggiore età, l’assegno verrà convertito in pensione di invalidità o in assegno di accompagnamento.
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