Collocamento mirato, posso rifiutare il lavoro?

Le categorie protette hanno la possibilità di ricevere proposte di lavoro dalle aziende grazie all’iscrizione in particolari liste presso i centri per l’impego. Molti nostri lettori ci chiedono: posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato? Scoprilo in questo approfondimento.
 - 
25/9/23

Se il lavoro non mi piace o penso di non avere le capacità per farlo, posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato? Al contrario, il datore di lavoro può rifiutarmi dopo avermi convocato per un’assunzione come categoria protetta? (scopri le ultime notizie su categorie protette, Legge 104, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato?

Il collocamento mirato è una possibilità, non un obbligo. Questo è il principio dal quale partiamo. Inoltre, le assunzioni per le categorie protette devono seguire delle regole ben precise, che presuppongono anche l’assegnazione a mansioni compatibili.

Sì, puoi rifiutare il lavoro del collocamento mirato, e ti spieghiamo perché. Innanzitutto, come abbiamo detto in apertura, il collocamento obbligatorio non è un obbligo ma è una possibilità offerta alle persone disabili che abbiano avuta riconosciuta una percentuale di invalidità superiore al 45%.

La possibilità è quella di entrare a far parte delle categorie protette, per le quali le aziende con oltre 15 dipendenti hanno l’obbligo di assunzione tramite chiamata diretta o nominativa dalle liste di collegamento mirato presenti presso i centri per l’impiego territoriali.

Anche se sei invalido o disabile con oltre il 45% di invalidità, quindi, non sei obbligato a iscriverti alle categorie protette: puoi benissimo rispondere a qualsiasi offerta di lavoro. Questo, anche nel caso in cui fossi inserito nelle liste di collocamento mirato.

Inoltre, non hai l’obbligo di accettare qualsiasi offerta di lavoro ti venga offerta. Innanzitutto, la Legge 68/1999, prevede che le offerte alle categorie protette debbano essere fatte per lavori e mansioni compatibili con le loro minorazioni. Quindi, nel caso in cui tu ritenga che non sia compatibile, puoi benissimo rifiutarla.

Inoltre, se il lavoro offerto non ti piacesse o non ti trovassi bene nell’ambiente lavorativo dopo il periodo di prova, non hai l’obbligo di accettare l’offerta.

Non avrai alcuna penalizzazione per il rifiuto dell’offerta. Semplicemente, l’offerta passerà alla persona che sta sotto di te in graduatoria, che avrà la stessa tua possibilità di accettarla o meno.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato: e se invece fosse il datore di lavoro a rifiutare la mia candidatura?

Abbiamo visto che alla domanda: posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato, abbiamo risposto in maniera affermativa: sì, puoi farlo.

A questo punto, probabilmente ti starai chiedendo se il datore di lavoro, dopo averti convocato tramite collocamento mirato, offrendoti un periodo di prova, possa altrettanto decidere di “rifiutarti”.

Ebbene, nel suo caso ci sono più restrizioni, in quando per lui, quello dell’assunzione delle categorie protette, è un obbligo, oltre che una possibilità.

Le aziende con più di 15 dipendenti, infatti, hanno l’obbligo di assumere almeno una persona con disabilità iscritta alle categorie protette: in questo articolo ti spieghiamo quali sono gli obblighi delle aziende categorie protette.

In questo caso, anche il datore di lavoro può rifiutarsi di assumere una categoria protetta chiamata tramite collocamento mirato qualora la sua qualifica non sia in linea con il profilo aziendale richiesto. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 15058/2010.

Tuttavia, nel caso del datore di lavoro, per non correre il rischio di sanzioni dovrà procedere con un’altra chiamata e assolvere al suo obbligo di assunzione.

Categorie protette e posto di lavoro. Scopri se le categorie protette hanno sempre diritto alla conservazione del posto di lavoro o se anche per loro si applicano le stesse regole di tutti gli altri lavoratori.

Posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato
Collocamento mirato, posso rifiutare il lavoro?

Posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato dopo aver sottoscritto un contratto?

Un’altra domanda potrebbe essere: posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato dopo aver sottoscritto un contratto?

Dunque: mettiamo il caso che tu sia stato chiamato da un’azienda tramite collocamento mirato. Superi il periodo di prova e ti assegnano una mansione compatibile con la tua invalidità o disabilità.

Tuttavia, nel corso degli anni, hai un aggravamento della condizione di salute oppure viene modificata l’organizzazione del lavoro.

In questi casi, sia tu che il datore di lavoro potete chiedere la verifica della compatibilità delle mansioni svolte con la nuova condizione di disabilità.

Se le mansioni risultano incompatibili, il datore di lavoro deve assegnartene altre compatibili con la tua condizione fisica, equivalente o, in mancanza, inferiore.

Nel caso di destinazione a mansioni inferiori, hai diritto alla conservazione del più favorevole trattamento economico corrispondente alle mansioni di provenienza.

Qualora non il datore di lavoro non avesse a disposizione in azienda una mansione compatibile con le tue condizioni, dopo aver valutato tutti gli accomodamenti ragionevoli, può procedere con il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Anche tu, del resto, se ritieni che la nuova offerta non sia congrua o non compatibile con la tua condizione di salute, puoi rescindere dal contratto con l’azienda.

Posso rifiutare il lavoro del collocamento mirato? Facendo alcuni esempi di accomodamento ragionevole, cercheremo di chiarire in modo semplice e chiaro a cosa ha diritto il lavoratore quando sopraggiunge una disabilità in corso di attività lavorativa.

Faq sul collocamento mirato

Quali agevolazioni spettano per l’assunzione di disabili?

datori di lavoro che assumono lavoratori disabili possono beneficiare di uno sgravio contributivo di 36 mesi e in misura variabile in base alla percentuale di riduzione della capacità lavorativa del lavoratore impiegato.

Si può licenziare un lavoratore disabile?

Il rapporto di lavoro può essere risolto nel caso in cui, anche attuando i possibili adattamenti dell’organizzazione del lavoro, la commissione medica accerti la definitiva impossibilità di reinserire il disabile all’interno dell’azienda.

Che cos’è il prospetto informativo?

I datori di lavoro pubblici e privati, con un numero di dipendenti occupati superiori a 15 unità, hanno l’obbligo (ma solo se vi sono state variazioni nella situazione occupazionale) di inviare agli uffici competenti un prospetto informativo sulla loro situazione occupazionale, ogni anno, entro il 31 gennaio.

Chi appartiene alle categorie protette articolo 18?

È l’articolo 18 a individuare chi vi rientra e sono:

  • gli orfani e i coniugi delle vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle pubbliche amministrazioni;
  • coniugi e i figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;
  • gli orfani e i coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (legge numero 407 del 1998);
  • profughi italiani rimpatriati con status riconosciuto ai sensi della legge numero 763 del 26 dicembre 1981.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul lavoro tutelato:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.