Revoca pensione inabilità: cosa fare (sentenza utile)

Una recente sentenza della Corte di Cassazione precisa come agire in caso di ricorso per revoca della pensione di inabilità, stabilendo che non è necessario presentare una nuova domanda amministrativa.
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23/9/23

Cosa devo fare in caso di revoca della pensione di inabilità? Se intendo fare ricorso all’INPS, devo prima presentare una nuova domanda per l’invalidità civile? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Fino adesso, se l’INPS revocava la pensione di inabilità per decadenza dei requisiti sanitari, in caso di ricorso giudiziale era necessario presentare prima una nuova domanda per l’invalidità civile.

Recentemente, una sentenza della Corte di Cassazione è entrata nel merito della procedura da seguire in caso di revoca della pensione di inabilità, qualora ci si volesse rivolgere al giudice. Vediamo cosa ha stabilito la Corte di Cassazione.

Indice

Cosa ha stabilito la Cassazione in merito a revoca della pensione di inabilità e ricorso giudiziale?

Il fatto riguarda un uomo di Napoli, al quale l’INPS aveva predisposto la revoca della pensione di inabilità a causa della sopravvenuta carenza del requisito sanitario (tra poco vedremo quando può essere revocata una prestazione dall’INPS).

L’uomo si è rivolto direttamente al giudice per presentare ricorso contro la decisione dell’INPS, senza presentare una nuova domanda di invalidità civile, procedura obbligatoria, fino al momento dell’intervento di questa e di altre sentenze della Corte di Cassazione.

La Corte d’appello di Napoli, infatti, stando alle precedenti cause in materia di revoca della pensione di inabilità, in cui era necessario che si presentasse prima una domanda amministrativa, ha confermato la pronuncia di primo grado che aveva negato la pensione di inabilità.

La Corte di Cassazione, però, è intervenuta, e con l’ordinanza n. 3006/2023 ha ribaltato la sentenza, stabilendo che, in caso di revoca di una prestazione previdenziale, quindi anche della pensione di inabilità, non è necessario presentare una nuova domanda amministrativa all’INPS e si può adire direttamente al giudice.

Ma perché e in base a cosa la Cassazione ha stabilito questo? Vediamolo.

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Perché la Cassazione ha stabilito che non deve essere presentata domanda all’INPS prima di fare ricorso per la revoca della pensione di inabilità?

La Cassazione, quindi, ha stabilito che non deve essere presentata una nuova domanda amministrativa, prima di fare ricorso per la revoca della pensione di invalidità, ma ci si può rivolgere direttamente al giudice.

La Cassazione ha ricordato che la questione relativa alla sopravvenuta insussistenza del requisito sanitario, che dà diritto all’INPS di revocare la prestazione economica per invalidità civile, era già stata trattata dalle Sezioni Unite della Cassazione, che si erano pronunciate sull’interpretazione dell’articolo 4, comma 3-quater del decreto legislativo n. 323/96 (sentenza n. 14561/22).

La sentenza ha stabilito che, nel caso di ricorso per revoca delle prestazioni assistenziali in tema di invalidità civile (quindi anche per la pensione di inabilità), per accertare la persistenza dei requisiti sanitari che danno diritto alla prestazione, non è necessario presentare una nuova domanda amministrativa.

In sintesi: se intendi procedere con il ricorso giudiziale avverso la revoca della pensione di inabilità da parte dell’INPS, non dovrai prima presentare una domanda di accertamento sanitario.

L’accertamento sanitario verrà fatto da un Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal giudice. Qualora il giudice o l’INPS dovessero contestare la mancata presentazione della domanda amministrativa prima di appellarti al giudice, il tuo avvocato può fare riferimento alle sentenze che ti abbiamo citato.

Una volta chiarito questo aspetto, vediamo in quali casi l’INPS può revocare la pensione di inabilità.

Leggi anche qual è la procedura per il ricorso all’INPS se ti viene revocata la prestazione economica.

Revoca della pensione di inabilità
Revoca pensione inabilità: cosa fare (sentenza utile). Nella foto: un giudice

In quali casi l’INPS può predisporre la revoca della pensione di inabilità?

Innanzitutto, vediamo quali sono i requisiti per ottenere la pensione di inabilità, in modo da capire quali possono essere i motivi per cui l’INPS decide per la revoca della pensione di inabilità.

La pensione di inabilità, detta anche di invalidità  civile (Legge 118/71), da non confondere con l’Assegno ordinario di invalidità, è una prestazione di assistenza economica, erogata ai soggetti:

  • in stato di bisogno economico, 
  • con con reddito personale massimo di 17.920,00 euro;
  • con residenza stabile in Italia. 

Detto questo, l’INPS può decidere la revoca della prestazione economica in caso di:

  • superamento dei limiti di reddito imposti per legge;
  • accertamento di una nuova percentuale di invalidità, inferiore a quella accertata precedentemente (100%) e che dava diritto alla pensione di inabilità;
  • non residenza in Italia.

L’INPS, inoltre, può revocare la pensione di inabilità e qualsiasi altro tipo di prestazione economica in caso di:

  • assenza alla visita di revisione per l’invalidità civile;
  • mancata presentazione annuale dei redditi posseduti, tramite invio del Modello Red.

L’INPS, infatti, può programmare delle visite di revisione dell’invalidità, anche nel caso in cui sia stata accertata un’invalidità permanente.

Se non ti presenti alla visita di revisione e non giustifichi la tua assenza, la prestazione verrà dapprima sospesa e, superato un determinato limite di tempo senza ottenere una risposta da parte tua, revocata.

Inoltre, visto che la pensione di inabilità, così come tutte le prestazioni assistenziali, vengono erogate alle persone con disabilità o invalidità in stato di bisogno economico e in base a determinati limiti reddituali, l’Istituto obbliga alla dichiarazione annuale del proprio reddito posseduto.

Se non si presenta dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, è necessario inviare all’INPS, ogni anno, il Modello Red.

Se l’Istituto non riceve, anche in questo caso prima sospende la prestazione e, se non riceve la documentazione dopo il sollecito che fa tramite lettera raccomandata, predispone la revoca della prestazione.

In questo articolo parliamo di quando si perde invalidità civile, chi rischia e a cosa fare attenzione.

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