Cosa fare se ti revocano l’invalidità?

Cosa fare se ti revocano l'invalidità? Come comportarsi e qual è la procedura per presentare ricorso. È possibile ricorrere davanti a un giudice se la decisione dell'Inps è dipesa da una questione sanitaria. Nel caso di revoca amministrativa, come quando non si rientra più nei limiti di reddito, l'iter è del tutto diverso.
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4/10/23

Cosa fare se ti revocano l’invalidità? Vediamo quali sono i passi da compiere dopo la decisione dell’Inps. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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La revoca dell’invalidità e quindi dei benefici economici che potrebbero essere connessi non è così infrequente. Basta un dato: se si diserta la visita di revisione scatta subito la sospensione e se l’assenza non viene giustificata in modo adeguato (e sul punto l’istituto è molto vago) si passa alla revoca della misura.

Vedremo in questo articolo se e quando conviene opporsi, come ricorrere e qual è l’iter.

Ebbene, la procedura per opporsi alle decisioni dell’Inps è sempre la stessa. Viene utilizzata non solo per le revoche, ma anche nel caso le commissioni medico legali determinino un grado di invalidità inferiore a quello che l’assistito ritiene sia giusto.

Cosa fare se ti revocano l’invalidità: accertamento tecnico preventivo

Per presentare una domanda giudiziale è sempre obbligatorio un accertamento tecnico preventivo, il cosiddetto Atp.

Ma cos’è l’accertamento tecnico preventivo? Semplice, è una perizia medica che anticipa la causa. Viene infatti svolta prima del procedimento giudiziario (e per questo si definisce preventivo), ad effettuarla il consulente tecnico d’ufficio (Ctu). L’incarico viene affidato dal giudice che si occuperà del caso.

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Cosa fare se ti revocano l’invalidità: cosa fa il Ctu

Il Ctu è un medico e avrà il compito di verificare la documentazione che attesta la presunta invalidità. Nel caso la certificazione non fosse sufficiente potrebbe chiedere di effettuare una visita tradizionale all’assistito. Subito dopo stabilisce se l’invalidità ci sia o meno.

In pratica stabilisce se il ricorso del cittadino sia fondato.

L’accertamento tecnico preventivo consente di ridurre i tempi del contenzioso. Infatti già all’esito della consulenza si può avere un’idea su chi abbia ragione, il cittadino o l’Inps.

Cosa fare se ti revocano l’invalidità: sentenza inappellabile

Dopo aver ricevuto la relazione del consulente il giudice fissa 30 giorni di tempo nei quali entrambe le parti hanno la possibilità di contestare i risultati o di accettarli.

Se non c’è contestazione, il giudice recepisce le conclusioni del Ctu ed emette un decreto che non è appellabile.

In caso di contestazione la causa può proseguire fino alla sentenza (e i tempi inevitabilmente si allungano). (Invalidità civile, se non mi presento alla prima visita?)

Per quello che abbiamo detto appare evidente che qualsiasi ricorso senza un accertamento tecnico preventivo viene dichiarato “improcedibile”. In pratica il giudice non avrebbe a disposizione gli strumenti per poter decidere. In questo caso il magistrato blocca la causa e impone un termine entro il quale completare l’adempimento.

Cosa fare se ti revocano l’invalidità: ricorso amministrativo

Contro la revoca dell’invalidità è anche possibile presentare un ricorso amministrativo. In questo caso la procedura è diversa rispetto a quella giudiziaria che abbiamo appena descritto.

Il ricorso amministrativo non riguarda i requisiti sanitari del cittadino (come nel caso delle percentuali di invalidità), ma quelli di reddito.

E sono proprio questi motivi (quelli reddituali) una delle cause più comuni per la revoca di un beneficio da parte dell’Inps. (Come avere l’invalidità, le malattie che ne danno diritto)

Cosa fare se ti revocano l’invalidità: reddito

Molte misure assistenziali (quasi tutte, con l’esclusione dell’indennità di accompagnamento, vedi la guida) sono erogate a chi non supera una determinata soglia di reddito. Se l’Inps ritiene che quel limite sia stato superato blocca il trattamento. (Che tipi di invalidità ci sono: categorie e agevolazioni)

Quando accade e il cittadino ritiene sia stato commesso un errore da parte dell’istituto, la domanda di ricorso amministrativo può essere presentata online sul sito dell’Inps. Può farlo direttamente la persona interessata (se ha un po’ di dimestichezza con gli strumenti digitali) o rivolgersi a un patronato.

L’Inps ha l’obbligo di emanare un provvedimento di rigetto o accoglimento entro trenta giorni dalla data di presentazione del ricorso (o meglio, dalla data in cui l’ha ricevuto).

Cosa fare se ti revocano l’invalidità: niente domanda

Comunque sia, una sentenza della Cassazione ha stabilito che dopo la revoca di una prestazione assistenziale la persona interessata può rivolgersi direttamente al giudice senza avere la necessità di presentare una nuova domanda per l’accertamento dell’invalidità.

Una decisione giusta e che cambia l’iter che aveva imposto l’Inps: se mi è stato revocato un trattamento assistenziale e faccio ricorso per quello, qual è la necessità di formulare prima una nuova richiesta?

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