Invalidità civile: cosa succede se non mi presento alla prima visita, quella che deve certificare una eventuale disabilità? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE- Assenza visita di accertamento
- Assenza prima visita, cosa dice la legge
- Accertamento, seconda convocazione
- Revisione
- Revisione e sospensione
- Revisione e revoca
- Attenti alla giustificazione
- Conclusione
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Non ci riferiamo dunque alle visite di revisione dell’invalidità o della disabilità, per le quali le conseguenze, come noto (e dopo ne accenniamo), possono comportare anche una sospensione e la successiva revoca dei benefici connessi alle condizioni di salute.
In questo caso, siamo alla visita per l’accertamento di eventuali percentuali di invalidità, nulla può essere sospeso o revocato, anche perché niente è stato riconosciuto. Ma, comunque, cosa bisogna fare, come comportarsi, quali sono le procedure e quali i rischi?
Invalidità civile: assenza visita di accertamento
Vediamo insieme. Ribadiamo subito: l’assenza a una visita per l’accertamento dell’invalidità non comporta conseguenze così importanti. Certo allunga i tempi per l’eventuale riconoscimento di una percentuale di invalidità e disabilità e quindi l’inevitabile slittamento dell’erogazione di eventuali trattamenti.
Ma questo è ovvio.
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Invalidità civile: assenza prima visita, cosa dice la legge
Comunque, come dispone il comma 1 dell’articolo 5 del decreto ministeriale numero 387 del 5 agosto 1991, nel caso un cittadino che ha presentato la richiesta di accertamento dell’invalidità non si presenti alla prima visita sarà riconvocato nei successivi tre mesi.
Vediamo nel dettaglio cosa dice la legge: «Nel caso in cui l’invalido richiedente i benefici di invalidità civile non si presenti alla visita disposta dalla commissione medica o dalla commissione medica periferica, nei casi previsti dalla legge, il medesimo sarà convocato a visita entro i successivi tre mesi. Qualora il richiedente suddetto non si ripresenti a visita dovrà presentare una nuova domanda per il riconoscimento delle provvidenze d’invalidità civile. Tali provvidenze decorreranno dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della istanza medesima».
Nulla di particolarmente grave dunque, se non una inevitabile perdita di altro tempo.
Invalidità civile: accertamento, seconda convocazione
La situazione diventa più seccante se l’assistito dovesse non rispondere alla seconda convocazione.
In questo caso, infatti, la domanda perderebbe la sua efficacia. Il che significa che la persona interessata sarà costretta a presentare una nuova richiesta di accertamento.
In pratica bisognerà rifare tutta la trafila, e quindi nuova richiesta dal medico di base, nuovo certificato introduttivo, nuovo codice unico, nuova domanda da inoltrare all’Inps e attesa di una convocazione.
Ovviamente le conseguenze sarebbero finite qui.
Invalidità civile: revisione
La situazione è molto diversa per chi invece diserta la convocazione per la visita di revisione. Ovvero la visita di fronte alla commissione medica che dopo un certo periodo di tempo deve accertare se sussistono ancora le condizioni di salute che hanno portato al riconoscimento di un determinato grado di disabilità o invalidità.
Invalidità civile: revisione e sospensione
Le conseguenze e la prassi sono state chiarite dall’Inps. E sono decisamente serie: si parte dalla sospensione delle pensioni e delle prestazioni economiche erogate per l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, l’handicap e la disabilità. (Aggravamento dell’invalidità civile: come fare domanda)
Questa sospensione sarà automatica due giorni dopo l’assenza dalla visita. Quasi immediata dunque. E questo a prescindere dall’esito della convocazione postale.
La situazione può essere rimediata presentando una giustificazione all’Inps, nel caso ci sarà una seconda convocazione da parte dell’istituto.
Invalidità civile: revisione e revoca
Ma il rischio vero è la revoca del beneficio. Che scatta in questi casi:
- se la persona interessata non presenti, entro 90 giorni, una adeguata giustificazione per l’assenza. In questo caso non è prevista infatti una seconda convocazione;
- se la persona interessata ha presentato una giustificazione ma diserta la seconda convocazione.
La revoca del beneficio significa che la persona interessata dovrà rifare tutto da capo, a partire dal certificato medico introduttivo redatto dal suo medico curante. In pratica si rischia di rimanere per almeno sei mesi senza nessun beneficio economico.
Invalidità civile, cosa c’è scritto nel verbale
La revoca della pensione infatti parte dalla data di sospensione del beneficio e sarà comunicata dall’Inps con una seconda comunicazione.
Invalidità civile: attenti alla giustificazione
Oltretutto, ed è bene precisarlo, l’Inps non ha descritto i criteri con i quali giudica idonea o meno una giustificazione. E questo lascia intendere che l’istituto potrà decidere in base a una quasi completa discrezionalità. Per meglio dire: attenzione con le giustificazioni, potrebbero non essere ritenute valide dall’istituto.

Invalidità civile: conclusione
E dunque, in conclusione, se l’assenza dalla prima visita per l’accertamento dell’invalidità non comporta (e non potrebbe) delle conseguenze così gravi per l’assistito, disertare la visita di revisione può avere degli effetti molto più significativi. Si parte con la sospensione quasi immediata dei trattamenti economici, per finire alla revoca definitiva.
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