Se si percepiscono Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento, l’importo del sussidio viene ridotto? Ne parliamo in questo approfondimento (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico).
Indice
- Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento: importo ridotto?
- Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento: e con le altre prestazioni?
- Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento: cosa sapere?
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Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento: importo ridotto?
Rispondiamo subito alla domanda di apertura: nel caso in cui si percepiscono assieme Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento, si ha diritto a un sussidio in forma ridotta?
La risposta è: no, assolutamente. L’importo del Reddito di cittadinanza rimane invariato, perché l’indennità di accompagnamento, essendo un particolare tipo di prestazione assistenziale, non concorre al calcolo del reddito del percettore.
Quindi, niente paura. Se siete titolari dell’indennità di accompagnamento e, allo stesso tempo, percettori del Reddito di cittadinanza continuerete a ricevere il sussidio nella misura vi spetta di diritto, senza tagli e senza correre il rischio di dover rinunciare al Reddito.
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Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento: e con le altre prestazioni?
Abbiamo visto che Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento sono assolutamente compatibili.
Chi è titolare dell’indennità può percepire anche il sussidio, che dal 2024 verrà abolito per fare posto, con tutta probabilità, alla Mia, la nuova misura di inclusione attiva scelta dal governo Meloni.
La situazione cambia, invece, quando il percettore del Reddito di cittadinanza percepisce anche la pensione di invalidità o l’Assegno mensile di assistenza per invalidi parziali.
In questo caso, pur essendo compatibili con il sussidio, parliamo di prestazioni assistenziali che spettano soltanto se si rientra in determinati limiti reddituali. Di conseguenza, l’importo del Reddito di cittadinanza subirà una riduzione.
La legge, infatti, stabilisce che il reddito familiare sul quale viene calcolato il Reddito di cittadinanza è al netto dei trattamenti assistenziali cosiddetti “soggetti alla prova di mezzi”, ovvero erogati solo previa verifica dei requisiti reddituali del richiedente.
Quindi, dall’importo del Reddito viene sottratto quello percepito per l’Assegno o per la pensione di invalidità, nonostante siano considerati trattamenti assistenziali.
A incidere, più di altro, sul reddito familiare è soprattutto l’incremento al milione, che non ha natura assistenziale e concorre al calcolo dell’ISEE oltre a incidere sul reddito familiare.
La maggiorazione sull’importo della pensione di invalidità comporta una decurtazione o, nei casi peggiori, la perdita del diritto al Reddito di cittadinanza. Una vera beffa per chi convive con patologie invalidanti e vive in condizioni economiche disagiate.

Reddito di cittadinanza e indennità di accompagnamento: cosa sapere?
L’indennità di accompagnamento, come detto, è una prestazione di tipo assistenziale che l’INPS eroga alle persone con un’invalidità totale (100%) riconosciute non autosufficienti.
Parliamo di coloro che non sono in grado di deambulare autonomamente e che hanno bisogno di assistenza per svolgere azioni di vita quotidiana, come mangiare, vestirsi o lavarsi.
L’indennità, che ha un importo mensile di 527,16 euro (per 12 mensilità, senza tredicesima), spetta a prescindere dall’età anagrafica e dal reddito dichiarato. Per qualsiasi altra informazione vi rimandiamo a questo ampio approfondimento.
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