Legge 104 e reperibilità: ecco una serie di regole per turni di reperibilità e turni di notte per persone disabili e i loro familiari (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
In questo articolo parleremo di Legge 104 e reperibilità, chiarendo quali sono i diritti dei disabili e dei loro familiari, e approfondendo cosa dice la legge al riguardo. Intanto leggi la guida completa alla Legge 104 con tutte le agevolazioni previste, quando sono previste le esenzioni per tasse e tributi destinati alle persone disabili gravi e come funziona per l’acquisto di elettrodomestici con la Legge 104.
INDICE:
- Legge 104 e reperibilità: cosa si intende per reperibilità e pronta disponibilità
- Legge 104 e reperibilità: cosa dice l’art. 28 del CCNL 2016/2018
- Legge 104 e reperibilità: permessi legge 104 e turni di notte per lavoratori disabili
- Legge 104 e reperibilità: l’art. 15 del Decreto Legislativo n. 66/2003
- Legge 104 e reperibilità: i diritti dei lavoratori che assistono familiari portatori di handicap
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Legge 104 e reperibilità: cosa si intende per reperibilità e pronta disponibilità
Prima di andare ad esaminare la controversa questione in merito alla Legge 104 e reperibilità, chiariamo bene cosa si intende per reperibilità e pronta disponibiltà.
Per alcune categorie di lavoratori, come per esempio medici, infermieri, personale delle ferrovie ecc., è previsto l’obbligo di essere rintracciato fuori dal proprio orario di lavoro, per mettersi a disposizione di una eventuale e urgente prestazione lavorativa.
Il lavoratore, se chiamato dal datore di lavoro per le ragioni appena citate, dovrà raggiungere la sede di lavoro nel minor tempo possibile, per questo motivo non dovrà mai allontanarsi troppo da essa.
Per fare un esempio, se dovessi prendere un appuntamento in un luogo lontano dalla tua città, dovresti farlo nel giorno in cui non risulti essere reperibile.
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Legge 104 e reperibilità: cosa dice l’art. 28 del CCNL 2016/2018
Per andare ad approfondire meglio la Legge 104 e reperibilità è necessario soffermarci sull’art. 28 del CCNL 2016/2018.
La normativa relativa all’art. 33 della Legge 104/1992, infatti, non dà delle disposizioni legislative chiare che impediscono di porre in reperibilità un dipendente che usufruisce dei permessi lavorativi previsti nella stessa legge.
Ma chiariremo questo aspetto nei prossimi paragrafi, concentriamoci per adesso sul CCNL 2016/2018, nel cui art. 28 prevede che:
- Il dipendente deve dare conferma di pronta disponibilità e ha l’obbligo di raggiungere la struttura nel tempo previsto e con modalità stabilite ai sensi del comma 3 dell’art. 28 del CCNL 2016/2018
- Il piano annuale per affrontare le situazioni di emergenza è predisposto da aziende ed enti in base alla loro dotazione organica, ai profili professionali necessari per l’erogazione dei servizi, ai presidi individuati e agli aspetti organizzativi di ogni singola struttura
- Sulla base di questi piani, sarai obbligato a svolgere servizio di reperibilità o pronta disponibilità solo se svolgi attività lavorativa continuativa presso un ente o un’azienda. Il numero previsto dei dipendenti con obbligo di reperibilità è sempre connesso con la necessità di soddisfare le esigenze funzionali di un’unità
- Di norma, il piano di pronta disponibilità è organizzato tenendo conto del personale impiegato nella stessa unità operativa
- Il riposo settimanale va sempre e comunque garantito al personale, per cui il servizio di pronta disponibilità e reperibilità va limitato, per quanto più possibile, ai turni di notte e ai giorni festivi
- Se sei chiamato a prestare servizio di urgenza in un giorno festivo, hai diritto a chiedere un’intera giornata di riposo, per compensare, senza che questa vada a ridurre l’orario settimanale di lavoro
- La chiamata per pronta disponibilità viene computata come lavoro straordinario ai sensi dell’art. 40 del CCNL integrativo del 20/09/2001
- La pronta disponibilità ha una durata di dodici ore e ti dà diritto a un’indennità di 20,66 euro lorde. Sono prevedibili due turni di pronta disponibilità solo nei giorni festivi
- Il turno di disponibilità non può essere mai inferiore alle quattro ore e, nel caso sia articolato in orari di minore durata rispetto alle dodici ore, ti verrà corrisposta un’indennità proporzionale alla sua durata, maggiorata del 10%
- Se sei chiamato in servizio di pronta disponibilità mentre sei in riposo successivo e consecutivo a un turno normale di lavoro, dopo il servizio dovrai recuperare immediatamente le ore mancanti per il completamento delle tue undici ore di riposo. Se, in particolari situazioni di urgenza, il recupero non fosse possibile immediatamente, potrai fruirne in un’unica soluzione nei successivi sette giorni. È sempre il piano attuativo interno alle singole aziende ed enti che regola tutto ciò.
- Di norma, non ti saranno richiesti più di sei turni di pronta reperibilità al mese
Questi elencati, sono i punti più rilevanti, ma ti invitiamo ad approfondire nel CCNL 2016/2018.
Ti consigliamo di leggere anche l’elenco delle agevolazioni previste in base alla percentuale di invalidità posseduta e di approfondire come funziona per il pensionamento di chi beneficia della 104.
Scopri le ultimissime notizie sull’invalidità civile e la legge 104, bonus e agevolazioni
Legge 104 e reperibilità: permessi e regole per turni e notti
Legge 104 e reperibilità. Abbiamo voluto sottoporre alla tua attenzione il CCNL 2016/2018, perché la Legge 104 e reperibilità non è chiara, anzi, in realtà non esistono all’interno di essa disposizioni che impediscono di porre in reperibilità un dipendente che usufruisce dei permessi previsti dall’art. 33 della legge 104/1992.
La legge 104/92, in sostanza, non prevede delle particolari forme di esonero dai turni, lavoro notturno, reperibilità e orario spezzato, né delle agevolazioni per l’orario di lavoro di una persona con disabilità.
La regolamentazione di questo aspetto la trovi, in realtà, nell’art. 15 del Decreto Legislativo n. 66/2003, come ti spiegheremo nel prossimo paragrafo.
Legge 104 e reperibilità: l’art. 15 del Decreto Legislativo n. 66/2003
Legge 104 e reperibilità. Come ti abbiamo spiegato poco sopra, non è la legge 104 e reperibilità a chiarirti i dubbi bensì il D.L. n. 66/2003, il quale prevede “il trasferimento al lavoro diurno quando sopraggiungano condizioni di salute che comportino l’inidoneità alle prestazioni di lavoro notturno, accertata dal medico competente o dalle strutture sanitarie pubbliche”.
Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire che, per la legge 104, se sei un portatore di handicap e sei impiegato stabilmente e continuativamente presso un’azienda o un ente, non potrai rifiutarti di eseguire turni di notti e metterti a disposizione per la reperibilità, qualora ti venga chiesto dal datore di lavoro.
Tuttavia, tramite la presentazione della documentazione accertante la tua invalidità, puoi richiedere di essere assegnato al lavoro diurno o di svolgere mansioni equivalenti e compatibili con la tua invalidità.
Scopri la pagina dedicata ai benefici connessi alla Legge 104.
Legge 104 e reperibilità: i diritti dei lavoratori che assistono familiari portatori di handicap
Con la legge 104 e reperibilità, se sei il familiare di una persona disabile, puoi rifiutare la chiamata di pronta disponibilità? In questo caso, anche la legge 104 ti viene in aiuto. Vediamo come.
Se hai ottenuto le agevolazioni della legge 104, questo ti permette di beneficiare anche di quelle relative ai permessi legge 104 e turni di notte. Nel giorno di permesso 104, infatti, il rapporto di lavoro è sospeso e sei esonerato per tutto il giorno dal tuo obbligo di prestazione lavorativa.
Se, quindi, non riesci a rendere la tua prestazione ordinaria, perché devi assistere un familiare portatore di handicap, non potrai nemmeno dare la tua disponibilità – ove richiesto – ad eseguire un servizio di reperibilità.

È bene chiarire, comunque, che la legge 104 non prevede, nemmeno nel tuo caso, un diritto assoluto ad essere esonerato dai turni di reperibilità in quanto assistente di un portatore di handicap. Quindi, il datore di lavoro può concordare insieme a te di organizzare i tuoi turni di reperibilità in giorni diversi dai tre al mese che ti spettano di diritto dalla legge 104 in quanto permessi retribuiti ai fini dell’assistenza a un familiare disabile.
Puoi esercitare il tuo diritto a rinunciare a un turno di reperibilità che ricade di notte, facendo ricorso all’art. 53, comma 2, del D.Lgs. n. 151/2021, il quale prevede che, chi ha a carico un familiare disabile, ai sensi della legge 104/1992 non è obbligato a prestare lavoro notturno.
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