Posso sospendere il congedo retribuito se sto assistendo un familiare disabile grave ma mi ammalo? Per quali malattie si sospende il congedo con la Legge 104? (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Per quali malattie si sospende il congedo con Legge 104?
Se ti stai chiedendo per quali malattie si sospende il congedo con Legge 104/92, è bene che tu sappia che non si fa riferimento a un tipo di malattia, quanto piuttosto al periodo in cui intercorre la stessa malattia in corso di fruizione del congedo.
In pratica, la circolare INPS n. 54 del 15 marzo 2021, richiama la regola per cui l’indennità di malattia spetta per tutti i giorni coperti da idonea certificazione e per un massimo di 180 giorni nell’anno solare, purché la malattia inizi entro 60 giorni (o 2 mesi) dalla cessazione del rapporto a tempo indeterminato, coincidente con l’inizio della fruizione del congedo straordinario.
Se la malattia inizia dopo 60 giorni dall’inizio del congedo straordinario, l’indennità di malattia non sarà dovuta.
La fruizione del congedo straordinario, infatti, comporta la sospensione del rapporto di lavoro, ecco perché l’indennità di malattia è riconoscibile solo se non sono trascorsi più di 60 giorni dall’inizio della sospensione.
Quindi: il caregiver che, ad esempio, chiede un anno di congedo straordinario e intende poi interrompere questo periodo per mettersi in malattia, potrà farlo, ma non riceverà l’indennità di malattia dall’INPS se sono trascorsi più di 60 giorni da quando ha sospeso il rapporto di lavoro.
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Malattia intercorsa durante il congedo Legge 104 frazionato
Il congedo Legge 104 può essere richiesto per intero (2 anni) o può essere frazionato in giorni, settimane o mesi (mai in ore).
Se si fruisce del congedo frazionato, a giorni, per esempio per due giorni a settimana, mentre per i rimanenti si torna a lavoro, in questo caso non c’è una vera e propria interruzione del rapporto di lavoro.
Questo vuol dire che, non essendoci sospensione del rapporto di lavoro, si ha diritto all’indennità di malattia, anche se questa è sorta dopo 60 giorni dall’inizio del congedo frazionato.
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Decorrenza del diritto dell’indennità di malattia
Il diritto all’indennità di malattia decorre, per la generalità dei lavoratori dipendenti, dal quarto giorno e cessa con la scadenza della prognosi
I primi tre giorni sono di carenza e, se previsto dal contratto di lavoro, sono indennizzati a totale carico dell’azienda.
Il congedo straordinario, in alcuni casi, può avere una durata superiore a quella stabilita per legge, ma solo quando non viene fruito in modo continuativo. Vediamo perché e come frazionare il congedo 104.
A quanto corrisponde l’indennità di malattia
L’indennità di malattia non corrisponde mai alla totalità dello stipendio percepito, ma solo a una frazione dello stesso.
Risulta indennizzabile, purché debitamente certificato, anche l’eventuale periodo di malattia che comporta ricovero in regime di day hospital.
In genere, l’indennità spetta per tutti i giorni coperti da idonea certificazione e per massimo 180 giorni nell’anno solare, con differenze a seconda delle categorie di appartenenza.
Cerchiamo di capire quali sono le differenze del congedo con Legge 104 per dipendenti pubblici e privati.
Nuova domanda dopo interruzione del congedo 104 per malattia
Precisiamo che è facoltà del caregiver decidere se interrompere o meno il congedo Legge 104 per malattia.
È ovvio che, se la malattia non permette di prendersi cura del familiare disabile grave, va interrotta.
Per godere nuovamente del congedo straordinario, al termine della malattia è necessario presentare una nuova domanda all’INPS.
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Sospensione del congedo 104 per malattia nel caso dei dipendenti pubblici
Quanto detto fino adesso, vale per i dipendenti del settore privato. Sebbene, infatti, anche i dipendenti pubblici godano dell’indennità di malattia, in genere il problema si pone solo per i privati, in quanto essi ne beneficiano per un periodo minore (in genere per massimo 6 mesi) e per un importo minore.
Ai dipendenti pubblici, l’indennità di malattia viene pagata per 18 mesi. Nei primi 9 mesi di assenza, si ha diritto al 100% della retribuzione.
Nei 3 mesi successivi, spetta un’indennità pari al 90% della retribuzione. Dal 13° al 18° mese, infine, l’indennità si abbassa al 50% dello stipendio, mentre dal 18° mesi in poi non spetta nulla.
In tutti questi casi si tratta, ovviamente, di eventi morbosi che superano i 10 giorni: per i primi 10 giorni, infatti, anche i dipendenti pubblici subiscono una decurtazione.
In conclusione: la circolare dell’INPS va applicata solamente ai dipendenti a tempo indeterminato del settore privato. Nel caso di rapporto pubblico, è necessario confrontarsi con il proprio datore di lavoro, in quanto anche nel settore pubblico potrebbero essere previste conseguenze in relazione alla sospensione del rapporto di lavoro per congedo straordinario e al periodo di malattia.
La risposta alla domanda per quali malattie si sospende il congedo con Legge 104 è: per qualsiasi tipo di malattia, ma alle condizioni di cui abbiamo parlato in questo articolo.
FAQ (domande e risposte)
Devo avvisare il datore di lavoro se interrompo il congedo Legge 104 per malattia?
Se decidi di interrompere il congedo Legge 104 a causa di una malattia, è importante comunicare tempestivamente al tuo datore di lavoro la tua nuova situazione. Anche se stai usufruendo del congedo Legge 104, il tuo datore di lavoro ha il diritto di essere informato della tua assenza per motivi di salute.
La comunicazione può avvenire tramite canali convenzionali come email, telefonata o tramite un modulo apposito fornito dall’azienda. È consigliabile inviare la comunicazione il prima possibile.
Ricorda che è sempre importante mantenere una comunicazione aperta e trasparente con il tuo datore di lavoro, in modo da garantire una corretta gestione della tua situazione lavorativa.
Chi può assistere il disabile grave se rinuncio al congedo Legge 104 per malattia?
Se rinunci al congedo Legge 104 a causa di una malattia e sei solito assistere un disabile grave, potresti chiederti chi potrà prendere cura di lui/lei in tua assenza. È comprensibile che tu voglia garantire una continuità nell’assistenza alla persona disabile anche quando non sei in grado di farlo personalmente.
In questa situazione, puoi valutare diverse soluzioni. Potresti affidare l’assistenza a un familiare o a un amico di fiducia che abbia la disponibilità e la capacità di prendersi cura della persona disabile durante il periodo in cui sei malato. È importante comunicare con loro in anticipo e assicurarti che siano a conoscenza delle esigenze specifiche del disabile.
In alternativa, potresti ricorrere a servizi di assistenza professionale, come ad esempio un caregiver o un’agenzia specializzata nell’assistenza a persone con disabilità. Queste figure professionali sono in grado di fornire supporto qualificato e continuativo per garantire il benessere del disabile anche in tua assenza.
Ricorda che è sempre consigliabile pianificare in anticipo e mettere in atto le misure necessarie per garantire l’assistenza al disabile anche durante il periodo in cui sei assente a causa della malattia.
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