Quando non ci sarà più il Reddito di cittadinanza posso richiedere Assegno di inclusione per persone disabili e Assegno Unico? Quali requisiti devo avere? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Indice
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Potrò richiedere Assegno di inclusione per persone disabili e Assegno Unico?
L’Assegno di inclusione per persone disabili sostituirà, a partire dal 1° gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza.
Ancora non sono stati pubblicati i decreti attuativi e il Governo non ha dato informazioni in merito alla possibilità di richiedere sia l’Assegno di inclusione (Adi) che l’Assegno Unico.
Tuttavia, visto che fino ad oggi i beneficiari del Rdc hanno beneficiato anche dell’AU, ipotizziamo che le regole siano uguali o comunque molto simili a quelle attualmente in vigore.
Vediamo quindi quali sono queste regole al momento e facciamo una previsione su quello che potrebbe essere il futuro dei beneficiari di Adi con figli, e quindi che hanno diritto anche all’Assegno Unico.
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Reddito di cittadinanza e Assegno Unico: come funziona adesso
Al momento, chi percepisce Reddito di cittadinanza e ha figli minori a carico, beneficia anche dell’Assegno Unico.
Si tratta in realtà di un’integrazione al Rdc erogata ogni mese dall’INPS direttamente sulla carta Rdc, generalmente dopo la ricarica del Reddito di cittadinanza (da 27 in poi di ogni mese), con riferimento al mese precedente (per il solo AU si fa riferimento al mese in corso).
Chi percepisce Rdc e ha figli a carico, non deve fare domanda per AU, perché l’INPS lo eroga in automatico, visto che possiede già tutti i dati del nucleo familiare, in particolare quelli dei figli minorenni o maggiorenni.
Ti spieghiamo quando fare domanda per l’Assegno di inclusione e quali sono i requisiti per ottenere il contributo che sostituirà il Rdc.
Importo del Reddito di cittadinanza con Assegno Unico
Non sono solo diversi la modalità di erogazione e le tempistiche di erogazione, per chi percepisce Rdc e ha diritto all’AU, ma anche gli importi sono differenti, perché è proprio la formula di calcolo a cambiare.
Per i nuclei familiari percettori di AU, infatti, la somma erogata è più bassa rispetto a chi percepisce solo l’Assegno Unico. Questo, perché l’INPS sottrae alla quota prevista per l’AU, la quota per figli minorenni, anche chiamata “quota minori”.
Una famiglia che non riceve il Rdc ha diritto alla quota piena dell’Assegno Unico, in base alla fascia ISEE e al numero di figli.
Un nucleo beneficiario di Rdc, invece, ha diritto alla quota dell’Assegno Unico meno quota minori già ricevuta dall’INPS con il Rdc.
Percentuale di invalidità e Assegno di inclusione: cerchiamo di capire che percentuale di invalidità serve per l’Assegno di inclusione per persone disabili.
L’INPS ha pubblicato le date dell’Assegno Unico da luglio a dicembre 2023. Le prime ricariche dell’Assegno Universale partiranno il 17 luglio 2023 e continueranno fino al 19 luglio 2023 per chi non ha registrato variazioni degli importi rispetto ai mesi precedenti.
Il sito thewam.net ha parlato dei ritardi nel pagamento dell’Assegno Unico, spiegando quali sono i motivi più comuni.
Come potrebbe funzionare l’Assegno di inclusione per persone disabili e Assegno Unico
Ripetiamo: non abbiamo certezze, perché il Governo non ha ancora pubblicato i decreti attuativi dell’Assegno di inclusione, ma supponiamo che dovrebbe funzionare allo stesso modo dell’attuale Assegno Unico su Reddito di cittadinanza.
E quindi, per i precettori di Adi con figli a carico, dall’importo dell’Assegno di inclusione verrà sottratta la quota minori e l’importo dell’Assegno Unico sarà più basso, anche se in realtà va in compensazione (perché è già stata calcolata la quota minori nell’Adi).
Ricordiamo a questo punto a chi spetterà l’Assegno di inclusione per persone disabili, a quanto ammonterà l’importo e quale sarà la sua durata.
L’Assegno di inclusione per disabili gravi prevede un aumento dell’importo, per tutelare maggiormente queste categorie di persone che hanno scarse o nulle possibilità di occupazione lavorativa? Cerchiamo di capire cosa si intende per disabilità grave, a chi spetta l’aumento e quale sarà l’importo dell’Assegno.
Requisiti per l’Assegno di inclusione per persone disabili
L’Assegno per persone con disabilità spetta, a richiesta, ai nuclei familiari al cui interno via sia almeno o al contempo:
- un componente con disabilità, come definita ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159;
- un minorenne;
- una persona con almeno 60 anni di età;
- un soggetto a cui è stata riconosciuta una patologia che dà luogo ad assegno per invalidità civile anche temporaneo.
Inoltre, per accedere all’Assegno di inclusione bisogna avere un reddito non superiore a 9.360 euro annuo e un reddito familiare inferiore a 6.00 euro all’anno, calcolati per la scala di equivalenza.
Della nuova scala di equivalenza per l’Assegno di inclusione, ti abbiamo parlato in questo nostro articolo.
Poi: il patrimonio immobiliare non deve essere superiore a 30.000 euro e non bisogna possedere navi da imbarcazione e da diporto, né autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.
Il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto concorre sia alla possibilità o meno di ottenere l’Assegno di inclusione e sia al calcolo del suo importo mensile. Vediamo cosa prevedono le regole per l’Assegno di inclusione e patrimonio.

Importo dell’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione un valore massimo di 500 euro al mese, ma in caso di componenti con disabilità gravissima può arrivare a 630 euro al mese, a cui si possono aggiungere 280 euro mensili per chi vive in affitto.
In questo articolo parliamo dell’aumento dell’importo dell’Assegno di inclusione per disabili gravissimi. Vediamo cosa si intende per disabilità gravissima, a chi spetta questo aumento e a quanto ammonta.
FAQ sull’Assegno di inclusione per persone disabili e Assegno Unico
Quanto durerà l’Assegno di inclusione?
L’Assegno di inclusione avrà una durata di 18 mesi e sarà rinnovabile per altri 12 mesi, previo stop di un mese. È importante sapere che il prolungamento dell’assegno non è automatico, ma dipende dall’esito delle verifiche periodiche che vengono effettuate per valutare la situazione economica e sociale del beneficiario.
Quali sono le differenze tra l’Assegno di inclusione e il Reddito di cittadinanza?
L’Assegno di inclusione e il Reddito di cittadinanza sono entrambi strumenti di sostegno economico rivolti a persone e famiglie in situazioni di vulnerabilità economica. Tuttavia, ci sono alcune differenze significative tra i due.
L’Assegno di inclusione è destinato a persone con disabilità e ultrasessantenni. Ha come obiettivo principale favorire l’inclusione sociale e lavorativa. Viene erogato in base al reddito e al patrimonio del beneficiario, tenendo conto anche delle sue necessità specifiche. L’assegno può essere utilizzato per sostenere spese legate all’abitazione, all’assistenza personale, all’istruzione, alla formazione professionale e ad altre esigenze.
Il Reddito di cittadinanza, invece, è un sostegno economico più ampio che può essere richiesto da famiglie o individui in condizioni di povertà. Oltre a garantire un sostegno economico mensile, prevede anche l’accesso a servizi di inclusione sociale e lavorativa, come l’orientamento al lavoro e la formazione professionale. Inoltre, il Reddito di cittadinanza impone determinati obblighi, come l’impegno attivo nella ricerca di lavoro.
Chi è considerato non occupabile per l’Assegno di inclusione?
Per poter accedere all’Assegno di inclusione, è necessario soddisfare determinati requisiti. Una delle condizioni per essere considerati non occupabili e poter beneficiare dell’assegno è quella di avere un grado di invalidità riconosciuto pari o superiore al 74%. Questo valore viene stabilito sulla base delle valutazioni mediche effettuate dagli appositi enti competenti.
Oltre a questo requisito, possono essere considerate non occupabili anche le persone che si trovano in determinate situazioni di fragilità o disabilità che le rendono temporaneamente o permanentemente non in grado di svolgere attività lavorativa. È importante sottolineare che la valutazione dell’idoneità all’assegno viene effettuata in base a criteri specifici stabiliti dalle normative vigenti.
Chi percepirà importi maggiori dell’Assegno di inclusione?
L’importo dell’Assegno di inclusione può variare in base a diversi fattori, come il reddito e il patrimonio del beneficiario, nonché alle specifiche necessità della persona o della famiglia coinvolta. Tuttavia, è importante sottolineare che esistono delle categorie di beneficiari che potrebbero percepire importi maggiori rispetto ad altri.
Ad esempio, le persone con disabilità gravi o con esigenze di supporto più complesse potrebbero avere diritto a un importo più elevato dell’assegno.
Quando verrà pagato l’Assegno Unico?
I prossimi pagamenti dell’Assegno Unico arriveranno il 17, il 18, il 19 luglio 2023, il 21 e il 25 luglio 2023. Dopo il 20 luglio 2023 (21, 25, 26, 27, 28, 31 luglio 2023 e il 1° agosto 2023) arriveranno le ricariche per chi ha subito variazioni degli importi rispetto ai mesi precedenti. Altri accrediti dell’Assegno Unico sono previsti il 18, 21, 22 e 25 agosto 2023. L’INPS ha fornito risposte evasive sugli arretrati dell’Assegno Universale. L’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza di luglio 2023 arriverà fra il 28 e il 31 agosto 2023. Una data di accredito è prevista per il 30 agosto 2023. Altri pagamenti dell’Assegno Unico sono previsti il 15, 18, 19, 26 e 29 settembre 2023. Il pagamento dell’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza è previsto dal 16 o dal 28 settembre 2023.
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