Assegno di inclusione disabili: come calcolare il patrimonio

Il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto concorre sia alla possibilità o meno di ottenere l’Assegno di inclusione e sia al calcolo del suo importo mensile. Vediamo cosa prevedono le regole per l’Assegno di inclusione e patrimonio.
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27/5/23

Se ho dei beni mobili e immobili, rischio di non ottenere l’Assegno di inclusione? Come incide il patrimonio sul calcolo dell’importo? Cosa è previsto in merito ad Assegno di inclusione e patrimonio? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Come è ormai noto, a partire dal 2024 il Reddito di cittadinanza verrà sostituito dall’Assegno di inclusione, la nuova misura di contrasto alla povertà contenuta nel Decreto lavoro da poco approvato dal Governo.

Per ottenere il sussidio, oltre ai requisiti anagrafici e, in caso di persone disabili, sanitari, è necessario che non si superino delle soglie reddituali.

Queste soglie reddituali vengono calcolate sommando diversi redditi posseduti, tra cui anche quelli relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare.

in questo approfondimento ci concentriamo soprattutto a capire cosa è previsto in merito ad Assegno di inclusione e patrimonio, ovvero quanto il patrimonio posseduto può incidere sul calcolo dell’importo dell’assegno mensile o nella sua perdita.

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Assegno di inclusione e patrimonio: limiti reddituali patrimonio immobile e mobile

Per ottenere l’Assegno di inclusione, il patrimonio immobiliare non deve essere superiore a 30mila euro, come definito ai fini ISEE, se diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a 150mila euro.

Invece il patrimonio mobiliare non deve superare la una soglia di 6mila euro, che cresce di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10mila euro, incrementato di ulteriori mille euro per ogni minorenne successivo al secondo.

Questi massimali sono ulteriormente incrementati per ogni componente in condizione di disabilità o di non autosufficienza.

Superati questi limiti di reddito, non si avrà diritto all’Assegno di inclusione.

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Assegno di inclusione e patrimonio: patrimonio mobiliare che non si deve possedere

L’Assegno di inclusione e patrimonio mobiliare impone degli obblighi per quanto riguarda il possesso di alcuni beni mobili.

Nel dettaglio, per poter procedere con la presentazione della domanda per l’Assegno di inclusione è necessario che nessun componente del nucleo familiare sia in intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di:

  • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità;
  • di navi e imbarcazioni da diporto o di aeromobili di ogni genere.

Il patrimonio non è però il solo parametro che viene preso in considerazione per il calcolo del reddito posseduto: vediamo quali sono gli altri redditi che concorrono al calcolo.

Assegno di inclusione e patrimonio. È previsto un aumento dell’importo dell’Assegno di inclusione per disabili gravissimi. Vediamo cosa si intende per disabilità gravissima, a chi spetta questo aumento e a quanto ammonta.

Assegno di inclusione e patrimonio: come si calcola il patrimonio immobile

Ecco come si calcola il valore di un immobile ai fini Isee: questo valore coincide anche con la base imponibile Imu e Tasi.

Nello specifico, si deve applicare una formula di calcolo che cambia a seconda della tipologia d’immobile (abitazioni, capannoni, negozi, etc.).

Tipologia immobileCategoria catastaleCalcolo base imponibile
Abitazioni: garage, box, depositi, tettoieA/1 A/2 A/3 A/4 A/5 A/6 A/7 A/8 A/9 C/2 C/6 C/7Rendita Catastale x 1,05 x 160
UfficiA/10Rendita Catastale x 1,05 x 80
NegoziC/1Rendita Catastale x 1,05 x 55
Laboratori artigianali,stabilimenti balneari, palestreC/3 C/4 C/5Rendita Catastale x 1,05 x 140
Scuole, collegi, ospedali, casermeB/1 B/2 B/3 B/4 B/5 B/6 B/7 B/8Rendita Catastale x 1,05 x 140
Terreni agricoliRendita Dominicale x 1,25 x 135
Terreni edificabiliValore venale
Assegno di inclusione e patrimonio: tabella con le tipologie di immobile e calcolo della base imponibile

Una volta osservate le formule di calcolo del valore degli immobili, basta fare due conti per capire se si è o meno esclusi dall’Assegno di inclusione.

Ad esempio, se si possiede, oltre all’abitazione principale, una seconda casa con una rendita catastale pari a 200 euro, il suo valore ai fini Imu, ISEE e Assegno di inclusione è pari a 200 x 1,05 x 160, ossia a 33.600 euro. Tanto basta per essere tagliati fuori dalla misura.

Lo stesso vale per chi possiede, ad esempio, un box e una cantina, ciascuno con una rendita pari a 90 euro, in quanto il valore complessivo degli immobili è pari a 30.240 euro (90 x 1,05 x 160 x 2).

Insomma, può bastare un immobile anche non di grande valore, oltre all’abitazione principale, per perdere il sussidio.

Non bisogna dimenticare, comunque, che ai fini dell’Assegno di Inclusione sono previsti tanti altri requisiti, oltre al valore massimo del patrimonio immobiliare del nucleo familiare.

Assegno di inclusione e patrimonio: i valori limite di ISEE

Per richiedere l’Assegno di inclusione, sul fronte economico è richiesto un valore dell’ISEE, in corso di validità, inferiore a 9.360 euro, valore che è rimodulato nel caso di nuclei familiari con minorenni.

Inoltre, il valore del reddito familiare deve essere inferiore a una soglia di 6mila euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (che dipende dalla presenza di figli minori, componenti con disabilità o non autosufficienti, e così via).

Nel reddito familiare sono incluse le pensioni dirette e indirette, in corso di godimento da parte dei componenti del nucleo familiare.

Nel calcolo del reddito familiare, invece, non si computa quanto percepito a titolo di Assegno di inclusione, di Reddito di cittadinanza o di altre misure nazionali o regionali di contrasto alla povertà.

Assegno di inclusione e patrimonio. Assegno di inclusione e persone con disabilità: scopri le novità su importi e scala di equivalenza rispetto al Reddito di cittadinanza.

Assegno di inclusione e patrimonio: quali redditi si calcolano?

Nel calcolo del reddito per l’Assegno di inclusione inclusi:

  • tutti i redditi imponibili ai fini IRPEF;
  • redditi agricoli;
  • redditi fondiari;
  • ogni altra componente reddituale esente da imposta;
  • assegni per il mantenimento di figli effettivamente percepiti;
  • trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche (tranne l’indennità di accompagnamento e l’indennità di comunicazione).

Nella sostanza il reddito che risulta, come componente specifica, dall’ISEE.

Assegno di inclusione e patrimonio
Assegno di inclusione disabili: come calcolare il patrimonio

Assegno di inclusione e patrimonio: requisiti anagrafici e sanitari

L’Assegno di inclusione non spetterà a tutti, ma solo ai nuclei familiari che comprendano:

  • un minorenne oppure
  • un ultra-sessantenne,

che devono al contempo essere in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e, come abbiamo visto, alle condizioni economiche.

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Assegno di inclusione e patrimonio: durata e importi dell’assegno

L’assegno di inclusione viene erogato dall’INPS ogni mese, per un massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per altri 12 mesi.

L’importo può raggiungere fino una soglia massima di 6.000 euro annui (500 euro al mese), o di 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

A questo viene aggiunto una un contributo affitto fino a un massimo di 3.360 euro annui (che scende a 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o a persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

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