Assegno di cura Regione per Regione: ecco la guida completa di questo beneficio e che cosa prevede la normativa stabilita da ogni singola Regione italiana (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
L’autosufficienza non è facile da mantenere, soprattutto se si ha un familiare che necessita di cure mediche continue. In questi casi, potresti avere diritto a un sostegno finanziario attraverso l’assegno di cura.
L’assegno di cura è un tipo di sostegno statale che aiuta a coprire i costi di assistenza di un familiare. Gli importi minimi e massimi dell’assegno variano a seconda della situazione, ma i requisiti generali per l’ammissibilità sono l’impossibilità di lavorare a causa delle responsabilità di assistenza e la necessità di cure mediche costanti per il familiare.
Per richiedere l’assegno di cura Regione per Regione, è necessario rivolgersi al proprio Comune o alla Regione di competenza.
Indice
- Assegno di cura Regione per Regione: quali Regioni lo offrono?
- Assegno di cura Regione per Regione: cos’è e come funziona?
- Assegno di cura Regione per Regione: a quanto ammonta l’importo?
- Assegno di cura Regione per Regione: a chi spetta?
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Assegno di cura Regione per Regione: quali Regioni lo offrono?
L’assegno di cura è un aiuto economico a disposizione di chi assiste a domicilio una persona disabile non autosufficiente.
È importante notare che l’assegno di cura non deve essere confuso con l’indennità di accompagnamento, in quanto i due aiuti presentano un’importante differenza: l’accompagnamento viene richiesto, riconosciuto ed erogato dall’INPS, mentre l’assegno di cura è gestito dal Comune.
L’assegno di cura può essere utilizzato per coprire i costi delle spese necessarie, come le forniture mediche, i trasporti e i servizi di assistenza personale.
Ecco nel dettaglio l’assegno di cura Regione per Regione con i relativi link per ottenere ulteriori informazioni:
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Assegno di cura Regione per Regione: cos’è e come funziona?
L’assegno di cura, detto anche “voucher” o “assegno terapeutico”, è una prestazione economica mensile per la cura e l’assistenza a domicilio di persone che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, necessitano di assistenza continua.
L’obiettivo di questa forma di assistenza è promuovere l’assistenza domiciliare riducendo il ricorso ai ricoveri in strutture residenziali. Ciò consente inoltre alle persone di rimanere inserite nel proprio ambiente familiare e sociale.
L’importo dell’assegno di cura è variabile ed è generalmente legato ai seguenti fattori: reddito, determinato attraverso l’ISEE, l’indicatore che consente di tenere conto, oltre al reddito effettivo, di altri fattori che contribuiscono al benessere della famiglia, come il patrimonio; numero di figli minori; presenza di persone disabili o gravemente disabili nel nucleo familiare; numero di adulti con più di 65 anni in casa.
Per ottenere l’assegno di cura è necessario presentare una domanda al Comune di residenza, allegando tutta la documentazione richiesta. Per maggiori informazioni sulle modalità di richiesta dell’assegno di cura, ti consigliamo di contattare il tuo Comune di residenza.
Il diritto a ricevere l’assegno di cura non è a vita. Infatti, con periodicità variabile, vengono verificati sia l’ISEE che altri requisiti.
Assegno di cura Regione per Regione: a quanto ammonta l’importo?
Anziani e disabili hanno spesso bisogno di assistenza per mantenere la loro qualità di vita. In Italia, questa assistenza viene fornita attraverso l’assegno di cura, che contribuisce a coprire i costi dei servizi di assistenza necessari. Tuttavia, l’assegno di cura non è gestito dall’INPS, l’istituto nazionale di previdenza sociale.
Ogni Regione è invece responsabile di stabilire i propri requisiti e l’importo dell’assegno. Di conseguenza, l’importo dell’assegno può variare significativamente da una Regione all’altra.
Assegno di cura Regione per Regione: Ecco quanto dura l’assegno di cura
Tra i fattori che possono incidere sull’importo dell’assegno vi sono l’ISEE dell’anziano/disabile, la patologia di cui soffre e la presenza o meno di un caregiver.
Ad esempio, la Provincia di Bolzano offre assegni di cura che vanno da un minimo di 50 euro a un massimo di 1.800 euro al mese, a seconda del livello di assistenza richiesto. Analogamente, la Regione Toscana offre assegni di cura che vanno da un minimo di 300 euro a un massimo di 200 euro al mese, sempre a seconda del livello di assistenza richiesto.

Assegno di cura Regione per Regione: a chi spetta?
L’assegno di cura è una forma di aiuto che viene erogata a disabili e anziani non deambulanti o comunque non autosufficienti. Ogni singola regione stabilisce autonomamente i requisiti per accedervi, ma di solito l’assegno di cura spetta a disabili e anziani non autosufficienti con reddito ISEE familiare inferiore a un importo stabilito dalla Regione, certificato medico che attesti la non autosufficienza, demenza senile, presenza o meno di assistenti o badanti.
Puoi trovare tutte le informazioni necessarie presso l’ufficio URP del tuo comune o presso un patronato. La maggior parte dei Comuni lancia un bando al quale bisogna partecipare presentando tutti i documenti necessari. Di solito si tratta di un modulo di domanda, di una dichiarazione ISEE e di certificati medici.
Assegno di cura Regione per Regione: Assegno di cura per anziani e disabili: requisiti e importo
Una volta consegnata la domanda, il Comune analizzerà tutte le richieste ricevute e stilerà una graduatoria. Le persone inserite nella graduatoria avranno diritto agli aiuti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Può quindi accadere che un anziano, pur essendo inserito in graduatoria, non riceva l’assegno a causa dell’esaurimento dei fondi.
Questo però non significa che non abbia diritto all’aiuto, ma solo che i fondi sono stati esauriti. È quindi importante verificare presso il proprio Comune o l’ufficio di patronato se si ha diritto all’assegno di cura.
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