In questo approfondimento parleremo di Ape Sociale e 30 novembre 2023: cosa fare per accedere al prepensionamento (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Ape Sociale e 30 novembre 2023: cosa succede?
Ancora un paio di mesi per presentare domanda per l’Ape Sociale. L’ultima possibilità è fissata al 30 novembre, ma in questo caso, i “ritardatari” vedranno accolta la domanda soltanto se ci sono residue risorse economiche a disposizione.
Ape Sociale: le date per presentare domanda
Ricordiamo che gli interessati hanno a disposizione tre date per presentare domanda:
- la prima, entro il 31 marzo (l’esito della domanda arriva entro il 30 giugno);
- la seconda, entro il 15 luglio (l’esito della domanda arriva entro il 15 ottobre);
- l’ultima, entro il 30 novembre (l’esito della domanda arriva entro il 31 dicembre);
Oltre il 30 novembre 2023 non sarà possibile presentare domanda per l’Ape Sociale e sarà necessario attendere l’apertura della prossima finestra.
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Ape Sociale e 30 novembre 2023: come presentare domanda?
Per presentare domanda, l’interessato dovrà accedere al sito dell’INPS e utilizzare i modelli di domanda per la verifica delle condizioni e per l’accesso al beneficio, tramite questo percorso:
- “Prestazioni e Servizi”;
- ”Prestazioni”;
- “Ape Sociale-Anticipo pensionistico”;
- “Accedi al servizio”.
Per l’accesso all’Ape Sociale in qualità di lavoratori gravosi, sul sito dell’INPS sono presenti anche i nuovi modelli di attestazione (in basso), entrando nella sezione “Prestazioni e servizi” e poi nella sezione “Moduli”:
- l’AP148, “Attestazione datore di lavoro per la richiesta dell’APE Sociale in relazione alle attività lavorative di cui all’allegato 3 della legge 30 dicembre 2021, n. 234“;
- l’AP149, “Attestazione datore di lavoro domestico per la richiesta dell’APE Sociale in relazione alle attività lavorative di cui all’allegato 3 della legge 30 dicembre 2021, n. 234”.
Chi ha maturato i requisiti negli anni precedenti, ma non ha presentato la domanda, potrà farlo ora, rispettando i requisiti attuali.
Ape Sociale: a chi spetta nel 2023?
La misura, in scadenza il 31 dicembre 2023, sarà sicuramente confermata per il 2024 e, molto probabilmente, sarà estesa a una platea di beneficiari più ampia (per quanto riguarda i lavori gravosi).
Attualmente, l’Ape Sociale è una forma di prepensionamento accessibile al compimento del 63° anno di età, a queste categorie:
- disoccupati, a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, o per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- caregiver, che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- lavoratori impiegati in mansioni gravose (in questo approfondimento troverai l’elenco completo), con almeno 36 anni di contributi versati. Per gli operai edili, i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di ceramiche, il requisito contributivo minimo è di 32 anni.
Ape Sociale: le agevolazioni per le donne
Per le donne rimarrà in vigore una formula agevolata, che prevede lo sconto sull’anzianità contributiva di uno o due anni, a seconda dei figli avuti.
Con un figlio avuto, l’accesso all’Ape Sociale sarà possibile alle donne disoccupate, caregiver e invalide, con 29 anni di contributi; alle donne lavoratrici edili e ceramiste con 31 anni di contributi; alle donne impiegate in lavori gravosi con 35 anni di contributi.
Con due o più figli avuti, l’accesso all’Ape Sociale sarà possibile alle donne disoccupate, caregiver e invalide, con 28 anni di contributi; alle donne lavoratrici edili e ceramiste con 30 anni di contributi; alle donne impiegate in lavori gravosi con 34 anni di contributi.
Ape Sociale: quanto spetta?
Con l’Ape Sociale, il lavoratore o la lavoratrice in possesso dei requisiti necessari riceverà, mensilmente, un assegno dall’INPS fino al compimento dell’età pensionabile.
L’importo dell’assegno sarà pari al valore della pensione maturata dall’interessato al momento della presentazione della domanda, ma in ogni caso non può superare i 1.500 euro lordi al mese.
Al compimento dell’età pensionabile, l’Ape Sociale si trasforma in pensione di vecchiaia, mantenendo gli stessi anni di contributi presenti al momento della domanda per il prepensionamento.

Faq sull’Ape Sociale
Cosa cambia per le lavoratrici se Opzione donna viene assorbita dall’Ape sociale?
Se Opzione donna confluisse nell’Ape Sociale, ci sono due ipotesi principali:
- a. Prima ipotesi: Le lavoratrici potrebbero accedere all’Ape sociale con un requisito anagrafico di 60 anni e contribuzione di 30 o 36 anni. L’accesso sarebbe limitato alle categorie già previste per Opzione donna, con l’aggiunta di chi ha svolto lavori usuranti.
- b. Seconda ipotesi: Tutte le donne che hanno compiuto 60 anni con 30 o 35 anni di contributi potrebbero accedere all’Ape sociale, senza necessariamente rientrare nelle categorie specifiche.
Quali sono gli importi previsti per l’”Ape donna”?
L’indennità fornita dall’INPS per 12 mesi all’anno è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla misura. Tuttavia, l’importo non può superare 1.500 euro lordi al mese, e questi sono non rivalutabili.
Cosa prevede l’Ape Sociale estesa?
L’Ape Sociale estesa è un’anticipazione pensionistica che potrebbe permettere a determinate categorie di lavoratori di andare in pensione in anticipo rispetto all’età stabilita dalla legge. La sua possibile estensione è uno dei temi principali in discussione nel dibattito sulla riforma pensionistica.
Si può cumulare l’Ape Sociale per Caregiver con altre prestazioni?
L’Ape Sociale per caregiver può essere cumulata con altre prestazioni economiche, purché non ci siano incompatibilità previste dalla legge.
Cosa succede se le condizioni del familiare assistito cambiano?
Se le condizioni del familiare assistito dovessero cambiare, è importante comunicare prontamente all’INPS le nuove circostanze. Questo potrebbe influire sull’importo o sulla validità dell’Ape Sociale per caregiver.
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