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Indice
- L’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio?
- L’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio? A chi spetta
- L’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio? Ricorso invalidità
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L’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio?
Il gratuito patrocinio è un servizio riconosciuto dallo Stato a chi non ha le possibilità economiche per permettersi un avvocato che lo assista in un ricorso per l’invalidità o per qualsiasi altro appello.
Spetta, dunque, a chi ha un reddito inferiore a 11.369,24 euro lordi l’anno. A questo punto ci chiediamo: l’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio?
L’indennità per gli invalidi totali non autosufficienti è esclusa dal reddito personale, in quanto “erogazione di sostegno diretta alla remunerazione dell’opera di terze persone, impegnate nell’assistenza all’invalido; un sussidio destinato a fare fronte ad impegni di spesa indispensabili per consentire all’invalido condizioni di vita compatibili con la dignità umana”, ai sensi del D.P.R. numero 115 del 2002, art. 76.
Quindi, l’accompagnamento non si considera ai fini del calcolo del reddito per l’ottenimento del gratuito patrocinio.
A chiarirlo è stata la Corte di Cassazione, quarta sezione penale, con la sentenza numero 26302 del 2018, pronunciandosi sul ricorso presentato da un cittadino contro il provvedimento di negazione all’ammissione al gratuito patrocinio.
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L’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio? A chi spetta
Abbiamo visto che l’accompagnamento non rientra nel reddito da dichiarare per ottenere il gratuito patrocinio.
Sotto la soglia di 11.369,24 euro, aggiornata al 2023, le spese legali di chi affronta un ricorso avverso un provvedimento per l’invalidità sono a carico dello Stato.
Il gratuito patrocinio è sancito dall’articolo 24 della Costituzione Italiana, che afferma che ogni cittadino ha diritto a essere difeso, anche se si trova in condizioni economiche che non gli permettono di pagare un avvocato.
Oltre che per il ricorso per l’invalidità, presentato quando non si è d’accordo con quanto riportato nel verbale rilasciato dalla commissione medica dell’Asl, al termine della visita di controllo, il gratuito patrocinio può essere richiesto anche per:
- procedimenti civili;
- procedimenti penali;
- procedimenti amministrativi;
- mediazioni civili obbligatorie;
- affari di volontaria giurisdizione.

L’accompagnamento fa reddito per il gratuito patrocinio? Ricorso invalidità
Tra i casi più comuni per l’ottenimento del gratuito patrocinio troviamo sicuramente il ricorso avverso la decisione della commissione medica dell’Asl per il mancato ottenimento dello status di invalido civile o quando è riconosciuta una percentuale di invalidità considerata troppo bassa dal cittadino.
La legge consente al cittadino di presentare un ricorso giudiziale, che va distinto dal ricorso amministrativo, utilizzato per impugnare provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici riguardanti requisiti non sanitari, quali il reddito, la cittadinanza o la residenza.
Il ricorso giudiziale impone la presenza di un avvocato: qualora il ricorrente non fosse nelle condizioni per permettersi, economicamente, un legale difensore, può fare appello al gratuito patrocinio e presentare ricorso entro 6 mesi dalla data di comunicazione del verbale da impugnare.
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