Quanti soldi spettano con la pensione anticipata per invalidità? Ecco i dettagli sugli importi e i requisiti della prestazione anticipata per invalidi civili (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Prima di procedere con la lettura di questo approfondimento, leggi quando è previsto il pagamento della pensione di invalidità di ottobre e quando il nuovo bonus da 150 euro spetterà a persone con invalidità o disabilità.
Indice
- Pensione anticipata per invalidità: a chi spetta
- Pensione anticipata per invalidità: requisiti anagrafici e contributivi
- Pensione anticipata per invalidità: quanto spetta
- Pensione anticipata per l’invalidità: come richiederla
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Pensione anticipata per invalidità: a chi spetta
Prima di addentrarci subito negli importi della pensione anticipata per invalidità, ricordiamo brevemente chi può accedere alla pensione prima di aver raggiunto i requisiti ordinari previsti per la pensione di vecchiaia.
A disciplinare il trattamento pensionistico è in particolare la Legge Amato del 1992, la quale prevede delle agevolazioni per chi possiede una determinata percentuale di invalidità.
In particolare, secondo la normativa, per ottenere la pensione anticipata per invalidità è necessario:
- essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), e quindi prestare attività retribuite nei confronti del proprio datore di lavoro, oppure alle forme sostitutive dell’AGO o ancora alla gestione separata dell’INPS;
- avere almeno l’80% di invalidità riconosciuta.
Ovviamente, la percentuale di invalidità deve essere convalidata dagli uffici sanitari dell’INPS. Ciò si deve al fatto che nell’analisi dell‘invalidità pensionabile, l’Istituto fa riferimento a indici diversi rispetto a quelli utilizzati per riconoscere l’invalidità civile, e questo potrebbe portare a una diversa percentuale di invalidità riconosciuta al soggetto.
A questi due requisiti principali, bisogna poi aggiungere anche i requisiti contributivi e anagrafici. Continua a leggere per scoprire quali sono.
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Pensione anticipata per invalidità: requisiti anagrafici e contributivi
Per accedere alla pensione anticipata per invalidità non basta solo certificare di avere almeno l’80% di invalidità ed essere iscritti alle gestioni previdenziali menzionate nel paragrafo precedente, ma è necessario anche fare attenzione ad altri requisiti.
Nello specifico, i soggetti con invalidità pari o superiore all’80% devono avere:
- 61 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi, per gli uomini;
- 56 anni di età anagrafica e 20 di contributi, per le donne.
Invece, per le persone non vedenti si richiedono:
- 56 anni di età per gli uomini, 51 anni per le donne;
- 10 anni di contribuzione, eventualmente dal momento dell’insorgere della cecità, se successiva alla nascita.
Pensione anticipata per invalidità: quanto spetta
Per accedere alla pensione anticipata per invalidità è prevista una finestra mobile di 12 mesi, che va dal periodo di maturazione del diritto al momento in cui si comincerà fisicamente a percepire l’assegno pensionistico.
Per capire a quanto ammonta l’assegno si tengono in considerazione i metodi tradizionali, ossia misto, contributivo o retributivo, senza penalizzazioni e senza ricalcolo contributivo della prestazione.
Per esempio, se il lavoratore invalido o il non vedente ha maturato 15 anni di contributi, in base alla legge Amato si possono considerare tre possibilità per la pensione anticipata per invalidità:
- 15 anni di contributi versati prima del 1992 (780 settimane);
- autorizzazione al versamento di contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
- almeno 25 anni di anzianità contributiva, 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo oppure che non coprono per intero le 52 settimane per l’annualità.
Ma come faccio a calcolare l’importo che mi spetta?
Dunque, per calcolare la cifra spettante della pensione anticipata per invalidità si parte dal montante contributivo. A sua volta, il montante contributivo viene determinato considerando alcuni specifici parametri:
- la base imponibile annua che corrisponde ai periodi di contribuzione obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto e da ricongiunzione di ciascun anno. Questa è pari a:
- la retribuzione annua, per gli iscritti alle gestioni pensionistiche dei lavoratori dipendenti;
- il reddito annuo, per gli iscritti alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi;
- il totale dei contributi versati per ogni anno di lavoro, calcolati moltiplicando la base imponibile annua per l’aliquota di computo:
- del 33% per i periodi di contribuzione da lavoratore dipendente;
- del 24% per i periodi di contribuzione da lavoratore autonomo;
- dal 24% al 33% per gli iscritti alla gestione separata INPS.
Una volta determinato il montante contributivo, per ottenere l’importo della pensione è necessario:
- moltiplicare il montante contributivo complessivo per il coefficiente di trasformazione legato all’età anagrafica in cui si esce;
- dividere l’importo risultante per 13 mensilità.
Nel 2022, i coefficienti di trasformazione sono questi:
- 57 anni = 4,186%
- 58 anni = 4,289%
- 59 anni = 4,399%
- 60 anni = 4,515%
- 61 anni = 4,639%
- 62 anni = 4,770%
- 63 anni = 4,910%
- 64 anni = 5,060%
- 65 anni = 5,220%
- 66 anni = 5,391%
- 67 anni = 5,575%
- 68 anni = 5,772%
- 69 anni = 5,985%
- 70 anni = 6,215%
- 71 anni = 6,466%
Per conoscere l’importo esatto della tua pensione anticipata per invalidità, consigliamo di affidarsi a un patronato. Oppure, puoi utilizzare il simulatore di calcolo dell’INPS per avere una stima approssimativa di quanti soldi ti arriveranno.

Pensione anticipata per l’invalidità: come richiederla
Per richiedere la pensione anticipata per invalidità bisogna presentare un’apposita domanda tramite il sito INPS. In alternativa, è possibile affidarsi a un caf o patronato o chiamare il Call Center dell’Istituto di previdenza sociale.
Come anticipato in precedenza, per accedere alla pensione anticipata è prevista una finestra mobile di 12 mesi, ossia il periodo che intercorre tra la maturazione del diritto e il momento in cui si comincerà a percepire l’assegno pensionistico.
Una volta raggiunti i requisiti per la pensione, sia dal punto di vista anagrafico sia da quello contributivo, il soggetto interessato potrebbe ipoteticamente smettere di lavorare e aspettare l’erogazione della propria pensione. Chiaramente, nel periodo non lavorato non si avranno contributi aggiuntivi.
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