Con quale tipo di contratto deve essere assunta una badante convivente? Quante ore al giorno può lavorare e a quante ore di riposo ha diritto? Quali sono le mansioni che deve svolgere? Quali sono diritti e doveri di una badante convivente? (entra nella community di Invalidità e Diritti. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Quando si decide di scegliere una badante convivente è perché la persona da assistere ne ha bisogno o, meglio, potrebbe averne bisogno 24 ore su 24.
Usiamo appositamente il condizionale perché nessuna badante può occuparsi di una persona in modo continuativo. Oltre ad avere dei doveri, infatti, la badante ha dei diritti che vanno rispettati, tra cui il riposo, la malattia, le ferie e un contratto che preveda tutto ciò.
Tuttavia, anche per quanto riguarda i doveri, ha degli obblighi da rispettare e delle mansioni che devono essere svolte, in modo da soddisfare tutti i bisogni della persona a cui presta assistenza. Vediamo quindi quali sono diritti e doveri di una badante convivente.
Indice
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Quali sono diritti e doveri di una badante convivente?
Prima di andare a parlarne in modo dettagliato, ti mostriamo una tabella riassuntiva di tutti i diritti e doveri di una badante convivente. Eccola:
Badante convivente | |
Diritti | Doveri |
Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico | Cura della persona assistita: aiutarlo a camminare, lavarsi, vestirsi, mangiare, prendere le medicine… |
Orario di lavoro massimo di 10 ore al giorno consecutive o, in ogni caso, un massimo di 54 ore settimanali, distribuite su 6 giorni lavorativi | Buona conoscenza della lingua italiana (più che un dovere, questa è una competenza che è bene abbia qualsiasi badante) |
Riposo di almeno 8 ore consecutive nel corso della stessa giornata e di un ulteriore riposo intermedio, non retribuito, di minimo 2 ore | Preparazione dei pasti |
Riposo settimanale di 36 ore, ripartito in un riposo di 24 ore consecutive (un giorno intero), che viene generalmente fatto combaciare con la domenica, e un riposo di ulteriori 12 ore settimanali, che la badante può liberamente prendersi in qualsiasi giornata | Pulizia della casa |
Lavoro notturno (svolto dalle 22 alle 6 del giorno dopo) retribuito con una maggiorazione del 50% se lavoro straordinario e del 20% se ordinario | Accompagnare la persona assistita a visite mediche |
26 giorni di ferie per ogni anno lavorativo (o i relativi dodicesimi), frazionabili anche durante l’anno | Intrattenere l’assistito con passeggiate, giochi, letture e quant’altro appropriato alla sua condizione |
16 ore di permessi totali l’anno per visite mediche | |
In caso di infortunio non guaribile entro 3 giorni, comunicazione all’INPS da parte del datore di lavoro (i primi 3 giorni li paga il datore di lavoro, gli altri l’INAIL) | |
Tredicesima | |
Malattia | |
Congedo matrimoniale | |
Maternità | |
Cessazione del rapporto di lavoro in qualsiasi momento | |
Trattamento di fine rapporto (Tfr) |
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Diritti e doveri di una badante convivente: diritto al CCNL Lavoro Domestico
Il tipo di contratto da stipulare con una badante convivente è di Livello CS o DS. Esistono anche i contratti con Livello BS, che è il livello base e prevede un orario massimo di 30 ore settimanali (quindi anche un part time) e una retribuzione lorda mensile di circa 620 euro.
Tuttavia, se la badante dovrà essere convivente e fornire assistenza a una persona non autosufficiente, dovrà essere inquadrata con un contratto CS o DS.
I contratti di livelli CS e DS sono soltanto a tempo pieno, proprio in considerazione del fatto che una persona non autosufficiente ha bisogno di assistenza continua, nell’arco delle 24 ore.
L’orario previsto dal contratto collettivo è di massimo 54 ore settimanali, convenzionalmente distribuite in 10 ore al giorno dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato mattina.
Se chiedi alla badante di lavorare il sabato pomeriggio o la domenica, le ore di lavoro aggiuntive vengono considerate come straordinari.
Ecco un esempio pratico di come scrivere un contratto per badante e quali informazioni deve contenere.
Diritti e doveri di una badante convivente: diritto a un limite di orario di lavoro e diritto al riposo
Le badanti conviventi, come abbiamo visto, hanno un orario massimo di lavoro settimanale di 54 ore suddivise in 10 ore dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato.
Nelle 10 ore è previsto un riposo di 2 ore da concordare nell’orario con l’assistito ed un riposo di almeno 8 ore consecutive.
Inoltre, le badanti conviventi hanno diritto ad un riposo settimanale di 36 ore, di solito divise in 24 ore consecutive (la domenica) e le restanti 12 ore che la badante può prendere in qualsiasi ora, concordata preventivamente con il datore di lavoro.
Se alla badante viene chiesta una prestazione lavorativa oltre l’orario di lavoro stabilito, sia di giorno che di notte. In tal caso la retribuzione viene maggiorata:
- del 25% se il lavoro straordinario è effettuato dalle ore 6.00 alle 22.00,
- del 50% se il lavoro straordinario è effettuato dalle ore 22.00 alle 6.00,
- del 60% se il lavoro straordinario è effettuato durante le festività o nella giornata di domenica.
Diritti e doveri di una badante convivente. Ecco una guida rapida in cui ti mostriamo come mettere in regola la badante: dall’accordo iniziale al contratto, fino alla comunicazione all’INPS.
Diritti e doveri di una badante convivente: diritto a ferie, tredicesima e Tfr
La badante, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.
Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non possono essere godute durante il periodo di preavviso e di licenziamento, né durante il periodo di malattia o infortunio.
La tredicesima, come è espressamente previsto nel contratto collettivo, è la mensilità aggiuntiva, pari alla retribuzione globale di fatto, in cui è compresa l’indennità di vitto ed alloggio.
Alla cessazione del rapporto di lavoro la badante ha diritto ad un trattamento di fine rapporto sulla base dell’ammontare delle retribuzioni percepite, comprensive di vitto e alloggio, diviso per 13,5.
Diritti e doveri di una badante convivente. Leggi anche cos’è la badante di condominio, una nuova figura che sta prendendo piede in Italia e che sembra possa risolvere numerosi problemi sia a livello logistico che economico.
Diritti e doveri di una badante convivente: il licenziamento
Il datore di lavoro domestico può licenziare un lavoratore domestico senza la necessità di indicare i motivi che hanno reso necessario il licenziamento della badante e senza che questi possa impugnarlo per l’assenza della giusta causa o del giustificato motivo.
L’unico diritto che i lavoratori domestici hanno in caso di licenziamento, previsto dalla normativa sul lavoro domestico, è il preavviso o il pagamento della relativa indennità sostitutiva.
Diritti e doveri di una badante convivente. La badante residente a casa dell’assistito: vediamo come funziona e quando è necessario. In determinati casi non basta il domicilio, serve appunto la residenza. Vediamo cosa comporta e quali sono le procedure da seguire.

Diritti e doveri di una badante convivente: il diritto alla malattia
Quando una lavoratrice è malata, e la malattia è certificata dal medico curante, la legge prevede che possa assentarsi dal lavoro per tutti i giorni di riposo prescritti dal medico nel certificato di malattia.
Alla badante non spetta la tutela economica di malattia offerta dall’INPS, in quanto la malattia è a carico del datore di lavoro. Questo diritto, tuttavia, presenta dei limiti:
- se la badante ha un’anzianità di servizio fino a 6 mesi, la tutela economica gli spetterà solo per 8 giorni di calendario;
- se la badante ha un’anzianità di servizio di più di 6 mesi e fino a 2 anni, la tutela economica di malattia gli spetterà per 10 giorni di calendario;
- se la badante ha un’anzianità di servizio superiore ai 2 anni, la tutela economica di malattia spetta per 15 giorni di calendario.
Fino al terzo giorno consecutivo di malattia spetta alla badante il 50% della retribuzione globale di fatto. Dal quarto giorno in poi spetta alla badante il 100% della retribuzione globale di fatto.
Altro diritto, è la conservazione del posto di lavoro per tutto il periodo di comporto. Da tale diritto deriva l’impossibilità per il datore di lavoro di licenziare la badante malata fino a che non sia stato superato il periodo di comporto.
La durata del periodo di comporto è così stabilita:
- anzianità fino a 6 mesi: 10 giorni di calendario;
- anzianità da più di 6 mesi a 2 anni: 45 giorni di calendario;
- anzianità oltre i 2 anni: 180 giorni di calendario.
I predetti periodi di comporto devono essere aumentati del 50% in caso di malattia oncologica documentata dalla Asl di competenza.
Se la badante continua a essere assente per malattia una volta decorso il periodo di comporto. il datore di lavoro potrà licenziarla per superamento del periodo di comporto.
In caso di malattia, la badante deve avvertire tempestivamente il datore di lavoro, salvo cause di forza maggiore o oggettivi impedimenti, entro l’orario contrattualmente previsto per l’inizio della prestazione lavorativa.
Inoltre, la lavoratrice deve far pervenire al datore di lavoro anche il certificato medico di malattia rilasciato entro il giorno successivo all’inizio della malattia, salvo che non sia richiesto dal datore di lavoro.
Diritti e doveri di una badante convivente. Come pagare meno una badante: scopri tutte le agevolazioni a cui potresti accedere per abbassare le spese sulla badante.
Diritti e doveri di una badante: i doveri di una badante
Tra i doveri della badante ci sono:
- cura e igiene della persona assistita;
- aiutare l’assistito nei movimenti e nella deambulazione;
- mantenere in ordine e pulita la casa;
- cucinare;
- accompagnare l’assistito alle visite mediche;
- somministrare i farmaci;
- fare compagnia e intrattenere l’assistito.
Naturalmente, tutto ciò durante il periodo stabilito nel contratto.
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