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Disabili e turismo: multe e sconti, la proposta del governo

Alla fine di Marzo 2023, è stata presentata la proposta di legge per il turismo accessibile. Scopri cosa dice questa bozza.
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26/9/23

Proposta di legge per il turismo accessibile: vediamo quali sarebbero gli aspetti sui cui dovrebbe intervenire la norma (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Durante una conferenza stampa alla Camera, il politico di Fratelli D’Italia Gianluca Caramanna ha presentato una proposta di legge per il turismo accessibile. La proposta prevede di garantire strutture e trasporti accessibili a tutti i turisti, inclusi coloro con disabilità e disturbi alimentari come la celiachia.

La proposta di legge, costituita da 11 articoli, includerebbe incentivi per migliorare l’accessibilità e sanzioni per coloro che non garantiscono tale diritto. Caramanna ha sottolineato l’importanza di promuovere il livello di accessibilità delle strutture e di comunicare in che modo sono accessibili.

All’interno di questo articolo scopriamo più nel dettaglio cosa dovrebbe prevedere la proposta di legge per il turismo accessibile.

INDICE:

Proposta di legge per il turismo accessibile: quali sono gli incentivi e sanzioni?

Secondo quanto riportato dall’ANSA, la proposta di legge per il turismo accessibile prevede l’allocazione di 20 milioni di euro per rimuovere le barriere architettoniche e un fondo annuale di 25 milioni di euro per aiutare i turisti disabili ad accedere a strutture che garantiscano un livello di accessibilità superiore a quello previsto dalla legge, attraverso un contributo del 30% della spesa.

La proposta prevede, inoltre, sanzioni per chi “discrimina” i clienti disabili impedendo loro di fruire dell’offerta turistica in modo autonomo e completo, con una multa che va da 1.000 a 10.000 euro.

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Proposta di legge per il turismo accessibile: cosa si intende per obbligo di comunicare la propria accessibilità?

La proposta di legge prevede anche che le strutture turistiche siano obbligate a comunicare in modo chiaro e completo il proprio grado di accessibilità, al fine di agevolare il turista disabile nella fase di pianificazione e prenotazione del proprio viaggio.

L’articolo 4 della proposta prevede appunto l’obbligo di comunicare il livello di accessibilità, in modo da agevolare la scelta delle strutture da parte dei turisti con esigenze specifiche.

Durante la presentazione della proposta di legge è stato anche anticipato l’obbligo per le strutture di avere sezioni dedicate per proporre pacchetti già organizzati da tour operator e agenzie di viaggio.

Proposta di legge per il turismo accessibile: quali sono le risorse a disposizione?

Tramite il fondo di accessibilità dell’offerta turistica, si sostengono le spese delle imprese turistiche per la certificazione. Inoltre, nel tourism digital hub, una parte dei 114 milioni di euro è destinata all’accessibilità, al fine di semplificare l’organizzazione dei viaggi per le persone con disabilità.

Anche il tax credit all’80% può essere utilizzato per coprire le spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

In una nota del Ministero del Turismo del 18 marzo, il ministro ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla carenza di strutture ricettive accessibili, evidenziata dalla denuncia degli albergatori di Termoli.

Il Ministero sta attualmente gestendo un fondo di 18 milioni di euro distribuiti in tre anni, finalizzato alla certificazione delle imprese ricettive, termali, balneari e degli impianti sportivi, affinché siano idonee ad accogliere tutti i tipi di persone.

Inoltre, il Ministero ha destinato altri fondi per sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica per le persone con disabilità, con l’obiettivo di rendere sempre più strutture e spazi pubblici accessibili.

Proposta di legge per il turismo accessibile
Proposta di legge per il turismo accessibile – L’immagine mostra un ragazzo disabile in carrozzina in spiaggia.

Proposta di legge per il turismo accessibile: a che punto siamo in Italia?

Il tema dell’accessibilità nel turismo non riguarda solo le persone con disabilità motorie, ma coinvolge anche coloro con disabilità sensoriali, esigenze alimentari specifiche, patologie come il diabete o esigenze derivanti dall’età o dalla presenza di bambini.

Quindi, non è sufficiente affrontare il problema solo attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma è necessario un cambiamento culturale che coinvolga gli operatori del settore turistico.

Gli enti locali devono incrementare l’accessibilità negli spazi pubblici, ma gli operatori del settore turistico hanno il compito di informarsi e formarsi per garantire un’accoglienza di qualità a tutti i visitatori.

Nonostante l’importanza dell’accessibilità sia sottolineata fin dall’inizio della storia della Repubblica Italiana, l’attenzione si è concentrata su di essa solo nel 1989, con l’introduzione della prima legge quadro che prevedeva finanziamenti per eliminare le barriere architettoniche negli ambienti domestici dei disabili.

Nel 2009, con la promulgazione del Manifesto per il Turismo Accessibile, si è iniziato a promuovere l’accessibilità anche attraverso altre soluzioni oltre alla rimozione delle barriere. Nel 2012, è stato costituito il Comitato permanente per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile, un organo consultivo per la definizione delle politiche di promozione e incentivazione dell’accessibilità turistica.

L’Italia, con i suoi numerosi siti Unesco, dovrebbe offrire un’esperienza turistica inclusiva che non distingua tra ospiti con bisogni speciali e quelli che non ne hanno. La recente proposta di legge per il turismo accessibile punta a raggiungere questo obiettivo attraverso la certificazione delle strutture e la semplificazione dell’accesso per tutti, mantenendo al contempo un’impostazione economicamente conveniente ma socialmente responsabile.

Questo contribuirà a rafforzare l’offerta turistica italiana in un momento cruciale per la ripresa del settore.

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