Pensione di reversibilità, quando spetta al figlio disabile: quali sono i requisiti indispensabili per il beneficio. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Indice
- Pensione di reversibilità: inabilità totale specifica
- Pensione di reversibilità: eccezione
- Pensione di reversibilità: inabilità dichiarata prima
- Pensione di reversibilità: non autosufficienza economica
- Pensione di reversibilità: redditi Irpef
- Pensione di reversibilità: mantenimento
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La pensione di reversibilità al figlio maggiorenne e non studente del pensionato o del lavoratore deceduto, viene riconosciuta solo quando è stata accertata la sua totale inabilità.
In pratica quando è stata certificata dalle commissioni medico legale l’assoluta incapacità del figlio superstite a svolgere qualsiasi attività lavorativa. E quindi, l’erede non deve avere nessuna possibilità di poter guadagnare.
Pensione di reversibilità: inabilità totale specifica
La totale inabilità lavorativa non può essere, in questo caso, con quella che viene determinata dalle percentuali di invalidità civile. È ben noto infatti che un invalido al 100% può continuare a lavorare, seppur con evidenti limitazioni.
Il motivo è semplice: per il riconoscimento dell’invalidità civile, la diminuzione della capacità di lavoro è generica.
Nel caso di un figlio inabile che ha diritto a ricevere la pensione di reversibilità del genitore deceduto, l’inabilità totale va accertata con un criterio concreto. E riferirsi quindi al possibile impiego da parte dell’invalido di eventuali energie lavorative residue in relazione al tipo di infermità e alle sue attitudini. La cosiddetta invalidità specifica.
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Pensione di reversibilità: eccezione
Questo significa che se il figlio disabile sia in grado di compiere una attività lavorativa non potrà avere accesso alla pensione ai superstiti.
C’è però una eccezione a questo principio (articolo 8, comma 1 bis della legge 222 del 1984). Si stabilisce infatti la non rilevanza dell’attività lavorativa, con un orario non superiore alle 25 ore settimanali, quando è svolta con finalità terapeutica dai figli che sono stati riconosciuti inabili in cooperative sociali o presso datori di lavoro persone che assumono persone con disabilità in convenzione, con contratti di questo tipo:
- formazione e lavoro;
- apprendistato;
- o usufruendo delle agevolazioni per l’assunzione di disoccupati di lunga data.
Questo significa che il figlio inabile che riceve la pensione ai superstiti può percepire un piccolo reddito mensile e che quel reddito è cumulabile con il trattamento pensionistico.
Pensione di reversibilità: inabilità dichiarata prima
Ovviamente la totale inabilità del figlio deve essere stata dichiarata prima della morte del genitore lavoratore o pensionato.
Non vengono infatti presi in considerazione quegli eventuali aggravamenti che sono stati riscontrati dopo la morte del parente. (Dopo quanto tempo l’invalidità è definitiva)
È anche chiaro che se il figlio non dovesse più essere dichiarato inabile perderebbe il diritto a ricevere la pensione di reversibilità.
Pensione di reversibilità: non autosufficienza economica
È fondamentale per i figli inabili anche un altro requisito, quello della non autosufficienza economica. Per la non autosufficienza economica il limite di reddito non deve superare i 17.010 euro l’anno (nel 2022).
Pensione di reversibilità: redditi Irpef
Se il figlio disabile riceve anche l’indennità di accompagnamento quel limite deve essere aumentato con l’importo della stessa indennità. (Come iscriversi alle categorie protette)
Per calcolare il reddito, bisogna calcolare solo i redditi che sono assoggettati all’Irpef
Dai quali vengono esclusi:
- pensione di guerra;
- provvidenze economiche in favore dei minorati civili.
È comunque fondamentale che il figlio disabili risulti a carico del genitore al momento della morte di quest’ultimo.
Nel caso il figlio sia coniugato dovranno essere valutati nel conteggio dei requisiti reddituali anche gli eventuali redditi del coniuge.

Pensione di reversibilità: mantenimento
Come si stabilisce se il figlio disabile rientri nei requisiti del mantenimento abituale da parte del genitore? (Cosa fare se ti revocano l’invalidità)
Si devono verificare alcune condizioni. Se il figlio inabile conviveva con il pensionato o il lavoratore deceduto, l’accertamento del mantenimento abituale può essere evitato.
Se invece il figlio non conviveva con il genitori scattano degli accertamenti. Vengono effettuati con un esame comparativo tra i redditi del genitore e del superstiti.
Bisogna dunque accertare che il lavoratore o il pensionato defunto concorreva in modo rilevante e continuo al mantenimento del figlio non convivente.
In pratica bisogna dimostrare che il genitore provvedeva:
- al pagamento delle utenze dell’appartamento;
- al pagamento del condominio;
- al pagamento dei medicinali e delle terapie e così via.
In questo caso si parla di concorso al mantenimento, che deve essere rilevante e continuativo, non necessariamente esclusivo.
In questa chiave, il concorso al mantenimento scatta anche se il figlio superstite è ricoverato in un istituto di cura o in un centro di assistenza con retta a carico di un ente o di una persona diversa dal lavoratore o pensionato. Anche in questo caso il requisito del carico resta, perché il figlio superstite non può procurarsi altri mezzi di sussistenza.
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