Pensione anticipata legge 104: se l’assistito muore

Pensione anticipata legge 104: se l'assistito muore, si perdono i diritti che hanno portato al riconoscimento del trattamento pensionistico? Vediamo quali sono le disposizioni dell'Inps quando l'assistito muore tra la richiesta di accedere alla prestazione e la prima erogazione.
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2/4/23

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INDICE:

La domanda si pone per quei caregiver che utilizzano i due anni di congedo straordinario biennale per raggiungere i requisiti previdenziali necessari per acquisire il diritto alla pensione anticipata.

In particolare con l’Ape Sociale e la Quota 41 per i lavoratori precoci.

Facciamo due esempi concreti.

Pensione anticipata legge 104: Ape Sociale

L’Ape sociale è una indennità a carico dello Stato che accompagna alla pensione di vecchiaia (che scatta a 67 anni). Si può uscire a 63 anni e spetta, tra gli altri:

ai lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il coniuge, l’unito civilmente, un parente di primo grado con handicap in situazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104 del 1992), o un parente di secondo grado convivente (se il genitore o il figlio della persona con disabilità grave abbiano compiuto 70 anni o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti). L’anzianità contributiva deve essere di 30 anni.

Quindi, in questo caso, il lavoratore sarà andato in congedo biennale straordinario a 61 anni e conta in questo modo di arrivare a 63 per poi uscire direttamente senza dover più rientrare al lavoro.

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Pensione anticipata legge 104: precoci

Ora vediamo invece come funziona la pensione ai precoci (Quota 41). La prestazione viene erogata a domanda ai lavoratori che prima del 19esimo anno di età hanno già versato un anno di contributi e hanno raggiunto di 41 anni di contribuzione.

Possono accedere, tra gli altri, a questa misura:

i lavoratori che assistono, da almeno sei mesi al momento della richiesta, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Per questo trattamento non c’è un limite di età (anche se, considerando i contributi necessari non si potrà avere meno di 60 anni, se non ci sono vuoti contributivi).

Chi accede a questo trattamento potrebbe essere andato in congedo straordinario quando aveva 39 anni di contribuzione, aggiungendo poi quelli figurativi concessi dalla Legge 104 per centrare l’obiettivo richiesto dal trattamento ai precoci.

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Pensione anticipata legge 104: quando si perde il diritto

Questi i due esempi, vediamo cosa accade se l’assistito del caregiver che punta ad avere una delle due misure previdenziali, nel frattempo muore. La risposta è stata fornita direttamente dall’Inps nel messaggio numero 1481 del 4 aprile 2018.

E quindi, vediamo cosa succede se la persona con disabilità grave muore.

Il beneficio della pensione anticipata non può essere riconosciuto se alla data di decorrenza effettiva della pensione l’assistito è deceduto.

Pensione anticipata legge 104: quando non si perde il diritto

Se, invece, la morte della persona con disabilità si è verificata dopo la decorrenza della pensione, il beneficiario non perde nulla, significa quindi che potrà continuare a ricevere l’assegno pensionistico.

Pensione anticipata legge 104: conclusione

In pratica per non perdere il diritto alla pensione anticipata la persona da assistere deve essere ancora viva al momento dell’erogazione della prestazione previdenziale.

Se l’assistito viene meno nel tempo che intercorre tra la il perfezionamento dei requisiti e la domanda per ricevere la pensione, il beneficio viene perso e non si ha diritto all’assegno pensionistico.

L’Inps ha specificato anche che queste disposizioni sono valide sia per quanti hanno chiesto di accedere all’indennità dell’Ape Sociale (di accompagnamento alla pensione) sia per quanti hanno invece aderito alla pensione ai precoci.

Ovviamente, per entrambe le misure, viene richiesto l’obbligo del requisito della convivenza con il familiare da assistere.

Pensione anticipata legge 104.

Pensione anticipata legge 104: a chi spetta il congedo

Prima di concludere ricordiamo chi ha diritto e quali sono i requisiti per accedere al congedo biennale straordinario della Legge 104.

Il congedo straordinario dà diritto al familiare che assiste una persona con disabilità grave di beneficiare di due anni retribuiti di congedo (insieme o frazionati).

Possono beneficiarne:

  • il coniuge convivente della persona con disabilità grave;
  • i genitori biologici o adottivi/affidatari della persona con disabilità grave;
  • il figlio o i fratelli/sorelle, parenti o affini fino al terzo grado conviventi della persona con disabilità grave.

Vediamo cos’altro prevede l’articolo 42:

  • il lavoratore può fruire del congedo per un periodo massimo di due anni;
  • chi usufruisce del congedo ha diritto a percepire un indennizzo, le voci fisse della retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro;
  • l’importo dell’indennizzo non può superare una soglia annua, che viene rivalutata di anno in anno secondo gli indici Istat (48.738,00 euro, con l’ultimo aggiornamento);
  • il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa;
  • l’indennità è a carico dell’Inps, di solito viene anticipata dal datore di lavoro.

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