Pensione anticipata invalidi a 57 anni, come?

Pensione anticipata invalidi a 57 anni, come e quali sono le misure che lo consentono: ecco i requisiti necessari. Ci sono diversi trattamenti che offrono la possibilità di anticipare in modo consistente l'uscita dal lavoro. Per alcuni non serve neppure l'invalidità. Vediamo quali.
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27/5/23

Pensione anticipata invalidi a 57 anni, vediamo quali sono le misure che lo consentono e i requisiti necessari (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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La questione riguarda molte persone. In particolare ovviamente chi soffre di alcune disabilità o menomazioni e dopo aver raggiunto la piena maturità avrebbe necessità più di altri lavoratori di interrompere l’attività lavorativa.

Magari prima dei 60 anni. Verifichiamo insieme quando è possibile un’uscita a 57 anni. Dieci anni prima di quanto prevede invece la molto rigida legge Fornero (che da anni si cerca di modificare).

Diciamolo subito: le possibilità ci sono. Non sono tante, ma se si è in possesso di determinati requisiti sanitari si può andare in pensione prima.

Su questo argomento c’è un post che spiega quali sono i documenti necessari per la pensione di invalidità; c’è un focus sulla pensione che può essere concessa anche a chi prende il trattamento di invalidità; in un articolo verifichiamo anche quali sono le regole e gli obblighi per la pensione di invalidità.

Pensione anticipata invalidi a 57 anni: con 80% invalidità

Partiamo dalla pensione anticipata per invalidi civili. Viene riconosciuta con una percentuale minima dell’80% e consente di avere un assegno pensionistico molto simile a quello che si otterrebbe con la tradizionale pensione di vecchiaia.

I contributi necessari per avere questo “vantaggio previdenziale” devono essere di almeno 20 anni. Le donne possono presentare la domanda a partire dai 56 anni. Gli uomini dovranno aspettare un po’ di più, il compimento di 61 anni.

C’è comunque un anno di attesa prima di ricevere la prima erogazione dell’assegno. E quindi 57 per le donne e 62 per gli uomini.

Per quale motivo? È il cosiddetto periodo finestra, ovvero il tempo che separa la data della domanda con il primo assegno versato. Che è appunto di 12 mesi.

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Pensione anticipata invalidi a 57 anni: per chi

La pensione anticipata per invalidità è prevista solo per i dipendenti che sono iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’Inps e alle forme di previdenza sostitutive.

Per intenderci meglio: non possono accedere a questo trattamento i dipendenti pubblici e gli autonomi.

Come accennato l’ammontare della pensione viene calcolato con i metodi utilizzati normalmente (retributivo, contributivo, misto). Non c’è dunque nessuna penalizzazione per chi la riceve.

Possono accedere a questa pensione (se si rientra nei requisiti sanitari) anche i titolari di assegno ordinario di invalidità. Devono presentare insieme alla domanda di pensione anche la documentazione che attesta il riconoscimento da parte dell’Inps dello stato invalidante.

Su invaliditaediritti.it abbiamo spiegato che importo è previsto per la pensione di invalidità a dicembre.

Pensione anticipata invalidi a 57 anni: domanda

Come si chiede la pensione anticipata con invalidità? Alla domanda è indispensabile allegare il modello SS3 (certificato medico) compilato dal medico curante.

La richiesta può essere presentato all’Inps anche online.

Se la commissione medica Inps accerta che l’invalidità non inferiore all’80% era già presente prima del compimento dell’età anagrafica richiesta (56 anni per le donne e 61 per gli uomini), la finestra si considera a partire dalla data di perfezionamento del requisito anagrafico.

Se invece l’invalidità è stata accertata dopo il raggiungimento del requisito anagrafico, la finestra dovrà essere considerata a partire dal giorno in cui è stata riconosciuta l’invalidità superiore all’80%.

Pensione anticipata invalidi a 57 anni: Ape sociale

Possibilità di pensionamento anticipato sono offerte anche ai caregiver, ovvero alle persone che si occupano dell’assistenza di un familiare di primo grado disabile in situazione di gravità e convivente. O che assistano un parente o un affine di secondo grado (sempre convivente) se i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto 70 anni o siano a loro volta affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Questa misura viene riconosciuta se si hanno almeno 30 anni di contribuzione e un’età anagrafica non inferiore a 63 anni.

L’Ape sociale non è compatibile con queste misure di sostegno:

  • reddito di cittadinanza;
  • titolarità di una pensione diretta;
  • percezione dell’indennità Naspi o di altre misure di sostegno al reddito (compreso l’indennizzo per la cessazione di attività commerciale).

Per poter accedere a questa misura di accompagnamento alla pensione (che scatterà in maniera completa al compimento dei 67 anni) è obbligatoria la cessazione di qualsiasi attività lavorativa. Sia da autonomi, sia da dipendenti, a meno che il reddito prodotto sia inferiore a 8000 euro l’anno per i dipendenti e parasubordinati o inferiore a 4000 euro l’anno per gli autonomi.

L’importo massimo previsto per questa misura è di 1.500 euro lordi fino alla pensione di vecchiaia. Per questo viene più correttamente definita accompagnamento alla pensione.

Pensione anticipata invalidi a 57 anni: Ape sociale e congedo

Sull’Ape sociale c’è da fare anche un altro discorso. I caregiver che possono accedere congedo biennale retribuito legge 104, avranno anche l’opportunità di anticipare l’uscita di due anni.

In questo modo:

  • a 61 anni scatta il congedo biennale;
  • a 63 anni ci sono i requisiti anagrafici per l’Ape sociale.

Pensione anticipata invalidi a 57 anni: Rita

Un’altra possibilità per andare in pensione prima e questa volta a 57 anni è offerta dalla Rita, la rendita integrativa temporanea anticipata. Non è solo per invalidi.

Non è una vera pensione anticipata, ma una rendita (lo dice il nome) che è riservata a chi ha partecipato a un piano di previdenza complementare ed è disoccupato da molto tempo.

Ci spieghiamo meglio: possono accedere a questa misura i 57enni che sono disoccupati da più di 24 mesi e hanno aderito da un fondo integrativo pensionistico da almeno 5 anni. Il minimo contributivo necessario è di 20 anni.

Pensione anticipata invalidi a 57 anni, come?

Pensione anticipata invalidi a 57 anni: Opzione donna

Per andare in pensione a 57 anni c’è anche Opzione donna (anche questa misura come la Rita è aperta a tutti e non sono alle persone con invalidità). Non c’è infatti un requisito sanitario. Conta solo quello anagrafico e contributivo.

Per accedere a questa misura sono necessari 57 anni per le dipendenti (58 per la autonome) e 35 anni di contribuzione.

Il limite di questo anticipo è il taglio sull’importo dell’assegno che viene calcolato solo con il contributivo.

Opzione donna scade il 31 dicembre del 2022, ma con ogni probabilità dovrebbe essere confermata, insieme all’Ape sociale (che ha la stessa data di scadenza).

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