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Il medico competente può esonerare dal turno notturno?

Vediamo se il medico competente può esonerare dal turno notturno e in quali casi è previsto l’esonero.
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23/9/23

Per lavorare con turni di notte bisogna ottenere un certificato specifico? Nelle aziende, il medico competente può esonerare dal turno notturno? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Secondo il Testo Unico Salute e Sicurezza, i lavoratori che svolgono lavoro notturno devono essere sottoposti a visite svolte dal medico competente aziendale.

Queste visite devono essere preventive e periodiche. Ci chiediamo: il medico competente può esonerare dal turno di notte? Ne parliamo in questo approfondimento.

INDICE

Il medico competente può esonerare dal turno notturno?

No, il medico competente non può esonerare dal turno notturno. Il compito del medico competente aziendale è quello di verificare che non vi siano controindicazioni che impediscano di dedicarsi alla mansione durante la notte.

Lavorare di notte, infatti, può costituire un danno per la propria salute ma può anche mettere in pericolo gli altri.

Per capire perché lavorare di notte può rappresentare un pericolo, vediamo cosa prevede il turno di notte, per poi chiarire chi ne può essere esonerato e in base a cosa.

Ovviamente parleremo anche del certificato rilasciato dal medico competente e del suo fine.

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Il medico competente può esonerare dal turno notturno? Che cosa si intende per lavoro notturno?

Abbiamo visto che il medico competente non può esonerare dal turno notturno, ma può rilasciare un certificato di inidoneità al lavoro notturno, che poi può essere usato per chiedere l’esonero: ne parliamo tra poco.

Vediamo innanzitutto cosa prevede il lavoro notturno. Per lavoro notturno si intende quello che viene svolto dal lavoratore per almeno 7 ore tra la mezzanotte e le 5 del mattino, pause comprese.

Il lavoro notturno può essere presente in numerosi settori: nel reparto Sanità (medici e infermieri), nella vigilanza, nell’industria alimentare, nel settore trasporti ma anche negli alberghi, per esempio.

Per essere considerato lavoratore notturno, però, bisogna svolgere attività lavorativa in queste fasce orarie per almeno 80 giorni l’anno.

Vediamo come funziona lavoro notturno e caregiver: quali sono i diritti e le eccezioni ai diritti stessi.

Il medico competente può esonerare dal turno notturno? Cosa si intende per sorveglianza sanitaria obbligatoria?

In tutte le aziende in cui viene svolto lavoro notturno, il decreto legislativo 81/08 impone l’obbligo della sorveglianza sanitaria.

Abbiamo già detto che il lavoro notturno può essere pericoloso sia per se stessi che per gli altri, perché è usurante.

Proprio per questo, chi lo svolge è obbligato a sottoporsi ai controlli della sorveglianza sanitaria.

Le visite incluse nella sorveglianza sanitaria sempre a carico del datore di lavoro, che se non le predispone rischia multe che possono arrivare anche a 5mila euro.

Scopri se esiste una normativa di riferimento che regola Legge 104 e turni di lavoro per i lavoratori disabili.

Il medico competente può esonerare dal turno notturno? Quali visite effettua il medico competente aziendale?

Secondo la normativa sul lavoro notturno, il medico competente deve effettuare delle visite:

  • preventive: in questo caso il medico competente verifica che il lavoratore sia “idoneo” a svolgere la sua mansione di notte senza che comporti alcun rischio per sé e per gli altri. La visita verte su un accertamento del suo stato generale di salute e poi su visite specialistiche. Alla fine, rilascia un certificato di idoneità (parziale, temporanea o permanente): se il lavoratore risulta inidoneo al lavoro notturno, il datore di lavoro deve assegnarlo a mansione corrispondente nel turno diurno. Se in azienda non è disponibile un posto di lavoro diurno con mansioni equivalenti, il datore di lavoro può licenziare il dipendente per giustificato motivo oggettivo;
  • periodiche: dopo la visita preventiva, ci saranno nuove visite periodiche (almeno ogni 2 anni), che serviranno a individuare possibili disturbi nati a causa dello svolgimento del lavoro notturno e verificare che il lavoratore sia ancora idoneo a svolgerlo;
  • specifiche: se il medico competente nota che le condizioni di salute del lavoratore sono incompatibili con lo svolgimento del lavoro notturno, lo stesso lavoratore sarà sottoposto a ulteriori accertamenti.

Come vedi, il medico competente non può esonerare dal turno di notte, ma può solo rilasciare un certificato di idoneità o di inidoneità al lavoro notturno.

Ci sono, tuttavia, delle categorie di lavoratori che sono esonerate dal lavoro notturno e altre categorie che non possono essere obbligate a svolgerlo: vediamo quali sono.

Esonero lavoro notturno invalidi: come funziona per i dipendenti con disabilità senza la Legge 104. Quali sono i diritti e le tutele, quali sono gli organismi di controllo e quando si può dire di no alle turnazioni e al lavoro durante la notte. I benefici per chi ha la Legge 104 (lavoratori e caregiver).

Il medico competente può esonerare dal turno notturno
Il medico competente può esonerare dal turno notturno. Nella foto: un lavoratore notturno

Il medico competente può esonerare dal turno notturno? Quali categorie di lavoratori sono esonerate dal turno notturno?

Secondo l’articolo 23 del decreto legislativo del 26 marzo 2001, n. 151, sono esonerati dal lavoro notturno:

  • i lavoratori minorenni. Chi ha compiuto 16 anni di età, però, può essere adibito a lavoro notturno, ma solo eccezionalmente e per il tempo strettamente necessario, quando si verifica un caso di forza maggiore che ostacola il funzionamento dell’azienda nelle seguenti condizioni:
    • temporaneità del lavoro che non ammette ritardi;
    • indisponibilità di lavoratori adulti;
    • concessione al minore di periodi equivalenti di riposo compensativo entro 3 settimane;
    • comunicazione immediata all’ispettorato del lavoro;
  • le lavoratrici incinte fino al primo anno di vita del bambino.

Inoltre, anche alcune patologie del lavoratore possono essere motivo per l’inidoneità al lavoro notturno e quindi all’esonero da esso, ovvero:

  • tumori;
  • patologie dell’apparato neurologico;
  • diabete;
  • alterazioni della tiroide;
  • disturbi psichiatrici;
  • epilessia;
  • malattie gastrointestinali;
  • malattie cardiovascolari;
  • disturbi del sonno;
  • disturbi visivi;
  • patologie respiratorie croniche.

Potrebbe interessarti anche sapere cosa è previsto in tema di categorie protette e straordinari, ovvero se possono essere rifiutati dal lavoratore disabile o, in caso contrario, se il portatore di handicap può chiedere di svolgere lavoro extra.

Il medico competente può esonerare dal turno notturno? Quali categorie di lavoratori non sono obbligate a svolgere lavoro notturno?

Ci sono poi delle categorie di lavoratori che non possono essere obbligate a svolgere i turni di notte. Si tratta di:

  • lavoratrice madre con figlio di età inferiore a 3 anni (o in alternativa il padre);
  • lavoratrice madre o lavoratore padre unico genitore affidatario, con figlio di età inferiore a 2 anni;
  • lavoratrice o lavoratore che ha a carico un disabile appartenente alle categorie della Legge 104 (portatore di handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, Legge 104/1992).

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