Come viene calcolato l’importo dell’assegno di invalidità? Se percepisci la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità, hai diritto a qualche integrazione, per aumentarla? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione a favore di chi ha avuto il riconoscimento della riduzione a meno di un terzo e in modo permanente della propria capacità lavorativa.
Il risultato del calcolo dell’importo di questa prestazione può portare a una cifra minima dell’assegno orinario di invalidità. In questo approfondimento vediamo qual è questo importo minimo ma anche come puoi fare ad aumentarlo grazie alla possibilità dell’integrazione al minimo.
Indice
- Qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità
- Qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità con l’integrazione al minimo
- Cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità: integrazione al minimo e requisiti per ottenerla
- Qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità e a chi spetta la prestazione
- Come chiedere l’AOI e l’integrazione sulla cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità
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Qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità
Prima di capire qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità, devi sapere che l’importo dell’assegno viene calcolato con il sistema misto retributivo – contributivo.
Se hai iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, però, in questo caso il calcolo avviene con il sistema contributivo.
Per l’anno 2022, la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità è pari a 468,11 euro mensili, erogata per 13 mensilità, corrispondenti pertanto a 6.085,43 euro annui.
Nell’ipotesi in cui l’assegno ordinario di invalidità (AOI), calcolato secondo le norme in vigore nell’Assicurazione generale Obbligatoria (AGO) sia inferiore al trattamento minimo (articolo 1 comma 3 legge n. 222/1984), l’AOI viene integrato:
- nel rispetto del trattamento minimo;
- per un importo pari a quello dell’assegno sociale.
A questo punto, andiamo a vedere in cosa consiste nel dettaglio l’integrazione al minimo.
Prima, però, leggi su TheWam.net quale sarà l’aumento dell’importo dell’assegno sociale previsto per il 2023.
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Qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità con l’integrazione al minimo
Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità può essere aumentata se è inferiore al trattamento minimo, ovvero se inferiore alla cifra dell’assegno sociale, che per il 2022 è di 469,03 euro.
Le due condizioni da rispettare per ottenere l’integrazione al minimo sono quindi:
- una somma integrativa non superiore all’assegno sociale, nel 2022 corrispondente a 469,03 euro mensili;
- l’ammontare complessivo dell’assegno, comprensivo dell’integrazione, che non può eccedere il trattamento minimo, corrispondente nel 2022 a 524,35 euro.
Per ottenere l’integrazione al minimo sulla cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità, devi però rispettare alcuni requisiti, soprattutto reddituali: vediamo quali sono.
Assegno ordinario e pensione di inabilità: ti mostriamo le caratteristiche delle due prestazioni e i requisiti per ottenerle.
Cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità: integrazione al minimo e requisiti per ottenerla
Per ottenere l’integrazione al minimo sulla cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità, dovrai dimostrare:
- un reddito personale inferiore a 12.170,86 euro nell’anno 2022;
- oppure un reddito coniugale inferiore a 18.256,29 euro, sempre per l’anno 2022.
Se sei coniugato, puoi anche superare il limite di reddito personale, ma non quello coniugale.
Per l’integrazione sulla cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità, si considerano tutti i redditi, ovvero:
- quelli soggetto a ritenute Irpef;
- l’importo dell’AOI, a partire dal 1995;
- gli arretrati soggetti alla tassazione separata (arretrati, Tfr e Tfs).
È esclusa dal conteggio la casa di abitazione e la pertinenza. Prima di capire come fare domanda per l’integrazione al minimo sull’assegno ordinario di invalidità, ricordiamo a chi spetta questa prestazione dell’Inps.
Assegno di invalidità: una nuova circolare dell’Inps rende noto che sull’assegno di invalidità e sulle pensioni anticipate non si applica la decorrenza retroattiva con la regolarizzazione dei contributi. Vediamo nel dettaglio cosa significa questa precisazione dell’Istituto.

Qual è la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità e a chi spetta la prestazione
Abbiamo visto che la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità è pari a 468,11 euro mensili e che può essere aumentata a 524,35 euro grazie all’integrazione al minimo.
Ricordiamo, a questo punto, che hanno diritto all’AOI i lavoratori:
- dipendenti;
- autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri)
- iscritti alla gestione separata che, a causa di infermità o di difetto fisico, abbiano subìto una riduzione della capacità lavorativa, in occupazioni confacenti alle loro attitudini, a meno di un terzo e in modo permanente.
Per ottenere l’AOI è altresì necessario aver maturato almeno 260 contributi settimanali (equivalenti a 5 anni di contribuzioni e assicurazioni) di cui 156 (3 anni di contribuzione e assicurazione) nei 5 anni precedenti la trasmissione della domanda.
La fruizione dell’assegno ordinario di invalidità è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa. È previsto tuttavia un meccanismo di riduzione della prestazione, in corrispondenza con determinati livelli di reddito da lavoro dipendente, autonomo o di impresa, così come riportato nella tabella di seguito:
Reddito | Percentuale di riduzione dell’AOI |
Fino a 27.319,76 euro | Nessuna |
Oltre 27.319,76 euro e fino a 34.149,70 euro | 25% |
Oltre 34.149,70 euro | 50% |
Ai fini del diritto all’assegno ordinario di invalidità, quindi, l’Inps terrà conto anche dell’eventuale prestazione lavorativa svolta nel corso del periodo di percezione della prestazione.
L’assegno spetta per un periodo di 3 anni, rinnovabili (per la stessa durata), previa domanda inviata prima della data di scadenza, a patto che la capacità di lavoro continui a rimanere inferiore a un terzo.
Tranne nel caso di revisioni, la prestazione è confermata automaticamente dopo 3 riconoscimenti consecutivi.
Una volta precisato a chi spetta l’AOI, vediamo come puoi richiedere l’AOI e l’integrazione se percepisci la cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità.
In questo approfondimento ti mostriamo le due eccezioni che consentono ai dipendenti pubblici di poter richiedere l’assegno ordinario di invalidità.
Come chiedere l’AOI e l’integrazione sulla cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità
La domanda per richiedere l’AOI e l’integrazione sulla cifra minima dell’assegno ordinario di invalidità deve essere inoltrata – insieme al certificato medico (Modello SS3) – in via telematica all’Inps, accedendo al portale web dell’Istituto e utilizzando il servizio “Prestazioni” e poi “Assegno ordinario di invalidità per persone con capacità lavorativa ridotta”.
Se non hai le credenziali per accedere al portale (SPID, CIE o CNS) o comunque in alternativa, è possibile:
- chiamare il contact center dell’Inps al numero 803.164 da rete fissa o 06.164.164 da rete mobile;
- rivolgerti a un Caf o a un patronato.
Una volta accolta la richiesta, l’assegno ha decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione dell’istanza.
Raggiunta l’età pensionabile, che attualmente è stabilita a 67 anni, l’AOI si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia.
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