Invalidità, per queste 3 patologie non serve la revisione

Invalidità e revisione: alcune patologie sono state da poco inserite nell’elenco delle malattie senza revisione. Scopri quali sono.
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6/12/23

A seconda della percentuale di invalidità e del tipo di menomazione di cui si è affetti, la commissione medica dell’INPS può decidere se e quando è necessaria una visita di revisione dell’accertamento sanitario (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Tuttavia, esistono delle patologie che per la loro natura degenerativa non prevedono alcun tipo di revisione. In questo approfondimento vedremo quali sono

Indice

Invalidità e revisione: di che si tratta

Prima di addentrarci nelle patologie che non prevedono la visita di revisione, cerchiamo di capire innanzitutto a cosa ci riferiamo quando parliamo di revisione nell’ambito dell’invalidità civile.

Come forse saprai, la procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile si conclude con la visita del paziente con invalidità da parte di una commissione medico-legale dell’INPS, che ha lo scopo di verificare il tipo di condizione sanitaria del paziente e la relativa percentuale d’invalidità.

In base alla percentuale definita dalla Commissione, il paziente avrà accesso a una serie di agevolazioni assistenziali ed economiche per agevolarne la vita quotidiana e l’integrazione sociale.

Molto spesso, soprattutto in caso di pazienti in età evolutiva o adolescenziale, nel verbale rilasciato dalla Commissione medica successivamente alla revisione c’è scritta una data di scadenza. Questa data rappresenta il termine entro il quale sarà necessario effettuare una visita di revisione.

Si tratta, in particolare, di una visita svolta dalla stessa commissione medica, per accertarsi che la persona con invalidità sia ancora in possesso dei requisiti per beneficiare delle prestazioni economiche a cui ha diritto.

Al di là delle persone in età evolutiva, la visita di revisione è obbligatoria per le patologie e menomazioni che potrebbero modificarsi nel corso del tempo (migliorando o peggiorando).

Dall’altro lato, però, esistono anche alcune malattie che per definizione non possono migliorare e per cui non è richiesta la visita di revisione delle condizioni sanitarie. Nel prossimo paragrafo vediamo in particolare alcune patologie che solo di recente sono rientrate tra le malattie senza necessità di revisione.

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Invalidità e visita di revisione: per queste patologie non serve

Come dicevamo, esistono alcune patologie che non prevedono la visita di revisione del paziente, o perché tendono a peggiorare negli anni oppure perché restano così come sono senza alcuna possibilità di miglioramento.

A tal proposito, risale soltanto allo scorso aprile un provvedimento molto importante legato alle malattie senza revisione. Si tratta in particolare del Decreto dei Ministeri Economia e Salute pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2022. In base a questo documento, le patologie del motoneurone, che difficilmente migliorano nel tempo, anzi piuttosto peggiorano, sono finalmente state escluse dall’obbligo di revisione.

Tra queste patologie ricordiamo per esempio:

  • SLA (sclerosi laterale amiotrofica);
  • SMA (atrofia muscolare spinale);
  • AMP (atrofia muscolare progressiva);
  • SLP (sclerosi laterale primaria);
  • PBP (paralisi bulbare progressiva).

Quindi, chi oggi è affetto dalle malattie appena menzionate e altre patologie del motoneurone non dovrà più essere sottoposto né alla visita di revisione né ad altre visite di controllo dopo il riconoscimento dell’invalidità civile.

Invalidità e revisione: cosa è cambiato

Il Decreto menzionato nel paragrafo precedente non è altro che la modifica di un precedente decreto ministeriale pubblicato il 2 agosto 2007, ed emanato sempre dai Ministeri dell’Economia e della Salute, in cui veniva stilato un elenco con tutte le malattie esonerate dalla visita di revisione da parte della commissione medico-legale dell’INPS. Eppure, tra le patologie inserite nell’elenco non si faceva esplicito riferimento alle malattie del motoneurone come SLA, SMA,e AMP.

Nello specifico, il decreto parla di “Patologie cromosomiche e/o genetiche e/o congenite con compromissione d’organo e/o d’apparato che determinino una o più menomazioni contemplate nel presente elenco […]”.

Nonostante patologie come la SLA potrebbero tranquillamente rientrare in questa definizione del decreto del 2007, è accaduto più volte nel corso degli anni che persone affette da questo tipo di malattia fossero chiamate a fare la visita di controllo o di revisione, pur essendo consapevoli della sua inutilità.

Infatti, obbligare delle persone in condizioni sanitarie già di per sé complicate a presentarsi alla visita di revisione, non ha fatto altro che aumentare il disagio fisico e soprattutto psicologico non solo dei singoli pazienti, ma anche dei familiari che li accompagnavano a fare la visita.

Proprio per evitare questo tipo di disagio, i Ministeri dell’Economia e della Salute hanno voluto ribadire l’inutilità di controlli o revisione dell’invalidità civile a carico di questi soggetti con gravi malattie progressive, come la SLA.

Invalidità: le patologie senza revisione.

Ecco le altre patologie senza revisione

Nei paragrafi precedenti abbiamo scoperto che patologie gravi, nonché degenerative, come SLA, SMA e AMP hanno avuto l’esonero dalla visita di rivisione solo pochi mesi fa, grazie al Decreto ministeriale del 14 aprile 2022, che ha apportato delle modifiche al precedente decreto del 2 agosto 2007.

In particolare, oltre le malattie del motoneurone, il decreto del 2007 elenca una serie di patologie esenti da visite di controllo o di revisione da parte della Commissione medica. Tra queste, vi sono per esempio:

  • insufficienza respiratoria in trattamento continuo di ossigenoterapia o ventilazione meccanica;
  • insufficienza cardiaca refrattaria a terapie specifiche;
  • perdita della funzione del rene con trattamento dialitico (non trapiantabile);
  • perdita anatomica o funzionale degli arti superiori o inferiori;
  • menomazioni dell’apparato osteo-articolare che non possono essere recuperate;
  • patologie del fegato con compromissione del sistema nervoso centrale o periferico (non curabili);
  • patologia oncologica con compromissione di organi o apparati;
  • patologie o sindromi neurologiche (es. atrofia muscolare, lesioni dei nervi, etc) che comportano gravi deficit (es. sordità, cecità, difficoltà di deglutizione, etc);
  • patologie genetiche o cromosomiche congenite;
  • patologie psichiche dell’età evolutiva con deficit neuropsichici o nella vita di relazione;
  • cecità;
  • sordità.

In questi casi particolari, l’invalidità si definisce permanente. Così come permanenti sono le agevolazioni e i diritti riconosciuti.

Tuttavia, se sei soggetto a una delle patologie elencate e vieni convocato ugualmente dall’INPS per sottoporti alla visita di controllo, sappi che puoi opporti richiamando il decreto ministeriale appena menzionato.

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