Invalidità civile con il mal di schiena

Invalidità civile con il mal di schiena: vediamo a cosa hanno diritto le persone che soffrono di questo disturbo. In Italia la patologia colpisce 15 milioni di persone con effetto spesso molto invalidanti. I costi per il servizio sanitario e le percentuali di invalidità civile riconosciuta.
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9/6/23

Invalidità civile con il mal di schiena: a cosa hanno diritto i pazienti che soffrono di uno dei disturbi più diffusi in Italia. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

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Dire che il mal di schiena sia uno dei disturbi più diffusi è dire poco: colpisce in Italia almeno 15 milioni di persone. Un male endemico, dunque.

Invalidità civile con il mal di schiena: patologia invalidante

E l’Italia non è sola. Questa patologia è frequente in tutti i Paesi industrializzati ed è una delle cause più importanti di infermità lavorativa e disabilità al di sotto dei 45 anni. Numeri che indicano anche un’altra cosa: i costi rilevanti per il Servizio Sanitario.

Per avere un’idea: i sistemi sanitari europei spendono ogni anno 300 miliardi di euro a causa di questa patologia. L’equivalente per ogni singolo Stato di 2, 3 punti di Pil.

Ma il mal di schiena è anche il motivo di almeno il 50% delle assenze da lavoro. Non è tutto, secondo una importante ricerca scientifica il 15% delle persone che soffrono di questo disturbo si assentano per oltre un mese dal posto di lavoro.

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Invalidità civile con il mal di schiena: cosa lo provoca

A causare il mal di schiena possono essere molte patologie. Le più diffuse sono:

  • alcune forme di lombalgia;
  • discopatie;
  • stenosi;
  • ernia del disco lombare.

(Invalidità civile con l’endometriosi)

Ma a questo elenco bisogna anche aggiungere:

  • sciatalgia;
  • ernia del disco;
  • osteocondrosi;
  • osteoartrite;
  • radicolopatia;
  • artrite;
  • spondilite anchilosante;
  • artrite psoriasica;
  • artritereumatoide;
  • spondolistesi;
  • scoliosi;
  • artrite idiopatica giovanile;
  • insufficienza renale;
  • stenosi spinale;
  • mieloma multiplo.

Invalidità civile con il mal di schiena: tra i 20 e i 50 anni

L’ernia disco lombare, a esempio, è una malattia molto dolorosa e invalidante. Colpisce in particolare le persone tra i 20 e i 50 anni, nel pieno dunque dell’attività lavorativa, causando come accennato enormi problemi su piano socio sanitario ed economico.

Ma il mal di schiena si sta diffondendo anche tra gli adolescenti. In quel caso oltre alla sedentarietà può incidere una postura sbagliata.

(Invalidità civile con il diabete mellito)

Basta un altro dato per capire l’estensione del problema: per tentare di alleviare questo dolore costante vengono effettuati ogni anno 50mila interventi chirurgici.

Le patologie che causano il mal di schiena incidono in maniera fortemente negativa sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Invalidità civile con il mal di schiena: conseguenze

L’aumento esponenziale di queste malattie è causato da stili di vita molto sedentari che hanno queste conseguenze:

  • cedono i dischi vertebrali;
  • le articolazioni si deformano;
  • la colonna vertebrale perde elasticità per lo scarso movimento.

Tutto questo causa anche l’incremento di patologie degenerative che possono peggiorare fino all’invalidità.

La crescita dei casi si è registrata in maniera esponenziale proprio in questi ultimi mesi. Gli esperti lo associano alle restrizioni imposte dai lockdown durante il periodo di massima diffusione del Covid.

Invalidità civile con il mal di schiena: visita invalidità

Ma veniamo al dunque, e cioè al riconoscimento di percentuali di invalidità civile collegate alle patologie che causano il mal di schiena. Si tratta ovviamente di malattie che sono inserite nelle tabelle ministeriali che riguardano l’apparato osteoarticolare e locomotore.

Per la valutazione di questa patologia è necessario presentarsi di fronte alle commissioni mediche muniti di una adeguata documentazione di accertamenti strumentali. E quindi:

  • reggi;
  • ecografie;
  • risonanza magnetica;
  • tac;
  • elettromiografia;
  • scintigrafia.

Giusto per citare le più determinanti.

Questi accertamenti sono importanti soprattutto per dare una esatta valutazione delle patologie che colpiscono la rachide e le articolazioni.

La commissione medico legale darà ovviamente grande rilevanza per capire le conseguenze delle malattie sulla vita e la capacità di lavoro della persona che chiede il riconoscimento dell’invalidità, anche delle difficoltà a deambulare o a prendere tra le mani un oggetto.

Invalidità civile con il mal di schiena: elenco patologie

Quello che segue è l’elenco delle patologie (con le relative percentuali di invalidità) che colpiscono l’apparato osteoarticolare e locomotore. Sono inserite, è chiaro, anche tutte quelle che possono portare al riconoscimento dell’invalidità civile con il mal di schiena. Quando trovate due numeri, significa che c’è una valutazione minima e una massima, in questo caso il grado di invalidità dipende dalla gravità della patologia.

  • BRECCE CRANICHE 5 15
  • SINDROME DI COSTEN O SINDROME ALGICO DISFUNZIONALE DELLA ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE 5 10
  • ALTERAZIONI DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE CON LIMITAZIONE ALL’APERTURA DELLA BOCCA CON DISTANZA INTERINCISIVA TRA 20 MM E 10 MM 11 20
  • ALTERAZIONI DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE CON LIMITAZIONE ALL’APERTURA DELLA BOCCA CON DISTANZA INTERINCISIVA < 10 MM, CON NECESSITÀ DI DIETA SEMILIQUIDA E/O TURBE DELLA FONESI 21 35
  • FRATTURA DELLA CLAVICOLA ESITATA IN PSEUDOARTROSI 5
  • FRATTURA DELLO STERNO ESITATA IN CALLO DEFORME E DOLENTE 5
  • FRATTURE COSTALI MULTIPLE CONSOLIDATE CON CALLO DEFORME O DEFORMAZIONI DELLA GABBIA TORACICA A SECONDA DEL NUMERO DI ELEMENTI COSTALI INTERESSATI 2 11
  • AGENESIA COMPLETA DELL’ARTO SUPERIORE 60
  • AGENESIA COMPLETA BILATERALE DEGLI
  • ARTI SUPERIORI 100
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DELLE DUE MANI NON PROTESIZZABILE (TUTTE LE PERDITE O AMPUTAZIONI SUPERIORI BILATERALI VENGONO ASSIMILATE) 100
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DELLE DUE MANI CON PROTESI FUNZIONALI 90
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DEL BRACCIO OMINANTE (CON PROTESI -5%) 65
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DEL BRACCIO NON DOMINANTE (CON PROTESI -5%) 60
  • AMPUTAZIONE O PERDITA AVAMBRACCIO DOMINANTE NON PROTESIZZABILE (CON PROTESI -5%) 60
  • AMPUTAZIONE O PERDITA AVAMBRACCIO NON DOMINANTE NON PROTESIZZABILE (CON PROTESI -5%) 55
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DELLA MANO DOMINANTE NON PROTESIZZABILE (CON PROTESI -5%) 55
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DELLA MANO NON DOMINANTE NON PROTESIZZABILE (CON PROTESI – 5%) 50
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DI TUTTE LE DITA DI UNA MANO (– 5% ARTO N.D.) 50
  • AMPUTAZIONE/PERDITA FALANGE UNGUEALE DEL POLLICE 7
  • AMPUTAZIONE 1° DITO MANO 18
  • AMPUTAZIONE POLLICE E 1° METACARPO 20
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DEI DUE POLLICI 35
  • AMPUTAZIONE 2° DITO MANO 11
  • MPUTAZIONE 3° DITO MANO 8
  • AMPUTAZIONE 4° DITO MANO 6
  • AMPUTAZIONE 5° DITO MANO 9
  • ANCHILOSI DI SPALLA IN POSIZIONE FAVOREVOLE – ARTO ABDOTTO FRA 20° E 50° ED ELEVATO FRA 20° E 40° (-5% ARTO N.D.) 30
  • LIMITAZIONE DEL MOVIMENTO DI ABDUZIONE-ELEVAZIONE DELLA SCAPOLOOMERALE SINO A 45° (- 5% ARTO N.D.) 20
  • ESCURSIONE ARTICOLARE DELLA SCAPOLOOMERALE LIMITATA GLOBALMENTE DELLA METÀ 15
  • ESCURSIONE ARTICOLARE DELLA SCAPOLOOMERALE LIMITATA GLOBALMENTE DI UN TERZO 10
  • INSTABILITÀ SCAPOLO OMERALE ACCERTATA STRUMENTALMENTE – ROTTURA DELLA CAPSULA E LUSSAZIONE RECIDIVANTE 15
  • ANCHILOSI DELLA PRONO-SUPINAZIONE AL GOMITO IN POSIZIONE FAVOREVOLE (20° DI PRONAZIONE) 10
  • ESCURSIONE DEL GOMITO POSSIBILE PER MAX 90°, IN POSIZIONE FAVOREVOLE, CON PRONOSUPINAZIONE LIBERA 10
  • ANCHILOSI DI GOMITO IN POSIZIONE FAVOREVOLE OVVERO TRA 130° E 90° (– 5% ARTO N.D.) CON PRONO SUPINAZIONE LIBERA 25
  • ANCHILOSI DEL GOMITO IN POSIZIONE SFAVOREVOLE (OLTRE 130° OVVERO MENO DI 90°) CON PRONO-SUPINAZIONE LIBERA O QUASI (- 5% arto N.D.) 30
  • ESITI DI ROTTURA DEL CAPO LUNGO DEL MUSCOLO BICIPITE BRACHIALE (NON TRATTATA) 10
  • ESITI DI ROTTURA DISTALE DEL MUSCOLO BICIPITE BRACHIALE (NON TRATTATA) 15
  • RIGIDITÀ DEL POLSO CON RIDUZIONE TRA LA META’ E I DUE TERZI DELLA FLESSO ESTENSIONE 5 10
  • ANCHILOSI RETTILINEA DEL POLSO CON PRONO-SUPINAZIONE LIBERA 15
  • ANCHILOSI SUBTOTALE DELLE ARTICOLAZIONI DELLA MANO IN POSIZIONE FAVOREVOLE (– 5% ARTO N.D.) 35
  • ANCHILOSI RETTILINEA DELLE DITA DELLA MANO ESCLUSO IL POLLICE 5
  • ANCHILOSI RETTILINEA DELL’INDICE 8
  • ANCHILOSI DEL POLLICE E 1° METATARSO FALANGEA CON PERDITA DELL’OPPOSIZIONE 15
  • DUPUYTREN CON ANCHILOSI IN FLESSIONE DI MIGNOLO 7
  • DUPUYTREN CON ANCHILOSI IN FLESSIONE DI ANULARE, MIGNOLO 10
  • DUPUYTREN CON ANCHILOSI IN FLESSIONE DI MEDIO, ANULARE, MIGNOLO 15
  • ARTROPROTESI METACARPO-FALANGEA 10
  • ARTROPROTESI DI GOMITO (– 5% ARTO N.D.) 20
  • ARTROPROTESI SCAPOLO OMERALE (-5% ARTO N.D.) 25
  • MARCATA DISMETRIA DEL BACINO CON SCOLIOSI E/O ETEROMETRIA DEGLI ARTI INFERIORI > 3 cm 5 10
  • DIASTASI ISOLATA DELLA SINFISI PUBICA FINO A 4 cm 10
  • LIMITAZIONE DI 2/3 DEI MOVIMENTI DEL RACHIDE CERVICALE IN PRESENZA O MENO DI INTERESSAMENTO RADICOLARE DOCUMENTATO 11 20
  • ANCHILOSI CERVICALE O ARTRODESI CERVICALE IN FUNZIONE DEI METAMERI INTERESSATI IN POSIZIONE FAVOREVOLE 21 30
  • ANCHILOSI CERVICALE O ARTRODESI CERVICALE IN FUNZIONE DEI METAMERI INTERESSATI IN POSIZIONE FAVOREVOLE CON INTERESSAMENTO RADICOLARE DOCUMENTATO 31 40
  • ANCHILOSI O RIGIDITA’ COMPLETA DEL CAPO IN FLESSIONE O IPERESTENSIONE 41 50
  • ANCHILOSI RACHIDE DORSALE CON CIFOSI DI GRADO ELEVATO 11 20
  • ARTRODESI DORSO – LOMBARE (IN FUNZIONE DEL NUMERO DI METAMERI INTERESSATI) 25 35
  • LIMITAZIONE DI 2/3 DEI MOVIMENTI DEL RACHIDE LOMBARE IN PRESENZA O MENO DI INTERESSAMENTO RADICOLARE DOCUMENTATO 11 20
  • ANCHILOSI LOMBARE O ARTRODESI LOMBARE IN FUNZIONE DEL NUMERO DI METAMERI INTERESSATI 15 25
  • ANCHILOSI LOMBARE O ARTRODESI LOMBARE IN FUNZIONE DEL NUMERO DI METAMERI INTERESSATI, CON INTERESSAMENTO RADICOLARE ACCERTATO 26 35
  • ANCHILOSI DEL RACHIDE IN TOTO 70
  • SCHISI VERTEBRALE SINTOMATICA 5
  • SCOLIOSI AD UNA CURVA SUPERIORE A 40° O A PIU’ CURVE SUPERIORI A 60° 21 30
  • SPONDILOLISI IN SEDE LOMBO-SACRALE SINTOMATICA 5
  • SPONDILOLISTESI LOMBARE FINO AL II GRADO (SCIVOLAMENTO DELLA VERTEBRA TRA IL 25% ED IL 50% DELLA DIMENSIONE DEL PIATTO VERTEBRALE) SINTOMATICA 10
  • AMPUTAZIONE BILATERALE DI COSCIA, A PRESCINDERE DAL LIVELLO, PROTESIZZABILE 80
  • AMPUTAZIONE BILATERALE DI COSCIA O DI GAMBA NON PROTESIZZABILE 100
  • AMPUTAZIONE DI COSCIA, A PRESCINDERE
  • DAL LIVELLO, PROTESIZZABILE 50
  • AMPUTAZIONE DI COSCIA, A PRESCINDERE DAL LIVELLO, NON PROTESIZZABILE 70
  • AMPUTAZIONE / DISARTICOLAZIONE DI GINOCCHIO NON PROTESIZZABILE 60
  • AMPUTAZIONE DI GAMBA, A PRESCINDERE DAL LIVELLO, PROTESIZZABILE 40
  • AMPUTAZIONE DI GAMBA, A PRESCINDERE DAL LIVELLO, NON PROTESIZZABILE 60
  • AMPUTAZIONE BILATERALE DI GAMBA, A PRESCINDERE DAL LIVELLO, PROTESIZZABILE 65
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DEI DUE PIEDI PROTESIZZABILE 60
  • AMPUTAZIONE DELL’AVAMPIEDE (AMPUTAZIONE MEDIO-TARSICA TIPO CHOPART; DISARTICOLAZIONE TARSOMETATARSICA TIPO LISFRANC) 25
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DI UN PIEDE 35
  • AMPUTAZIONE DI OGNI DITO DEL PIEDE ESCLUSO L’ALLUCE 2
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DI UN ALLUCE 6
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DELL’ALLUCE E DEL CORRISPONDENTE PRIMO METATARSO 10
  • AMPUTAZIONE O PERDITA DI TUTTE LE DITA DI UN PIEDE E DELLE TESTE METATARSALI 20
  • ANCHILOSI D’ANCA IN BUONA POSIZIONE 35
  • LIMITAZIONE SUPERIORE AL 50% DEI MOVIMENTI D’ANCA 15 25
  • LIMITAZIONE DI UN QUARTO DEI MOVIMENTI DELL’ANCA 10
  • ANCHILOSI DI GINOCCHIO IN ESTENSIONE COMPLETA O QUASI 30
  • FLESSIONE DI GINOCCHIO POSSIBILE FINO A 90° O DEFICIT DELL’ESTENSIONE TRA 10° E 20° 11
  • LASSITA’ DI GINOCCHIO DA ROTTURA PARZIALE O TOTALE DI UN CROCIATO O DI UN COLLATERALE, NON RICOSTRUITO 5 10
  • INSTABILITA’ DI GINOCCHIO CON NECESSITA’ DI TUTORE PER ROTTURA COMPLETA DI PIU’ LEGAMENTI 20
  • ESITI DI PATELLECTOMIA 10
  • LIMITAZIONE DEI MOVIMENTI DELLA TIBIOTARSICA DAL 30% AL 50% 5 10
  • MARCATA RIGIDITA’ TARSO-METATARSOFALANGEA 15
  • ANCHILOSI METATARSICA DI UNA O PIU’ ARTICOLAZIONI 5 10
  • ANCHILOSI SOTTOASTRAGALICA ISOLATA 10
  • ANCHILOSI DI TIBIOTARSICA IN POSIZIONE FAVOREVOLE (90°) 15
  • ANCHILOSI DI TIBIOTARSICA IN POSIZIONE FAVOREVOLE CON BLOCCO DELLA SOTTOASTRAGALICA 20
  • ESITI DI FRATTURA CON APPIATTIMENTO O DEFORMAZIONE DEL CALCAGNO O DELL’ASTRAGALO 10
  • DISARTICOLAZIONE COXO – FEMORALE PROTESIZZABILE 65
  • DISARTICOLAZIONE COXO – FEMORALE NON PROTESIZZABILE 75
  • ESITI DI FRATTURA A CARICO DELL’ARTO INFERIORE CON RESIDUO ACCORCIAMENTO SUPERIORE A 3 CM. 5 10
  • PROTESI E ARTROPROTESI DI GINOCCHIO NORMOFUNZIONANTE 25
  • PROTESI E ARTROPROTESI D’ANCA NORMOFUNZIONANTE 25
  • PIEDE PIATTO BILATERALE NON COMPLICATO 7
  • PIEDE PIATTO MONOLATERALE NON COMPLICATO 4
  • PIEDE TORTO EQUINO VARO SUPINATO O VALGO PRONATO 11 15

Invalidità civile con il mal di schiena: cosa spetta

Vediamo ora a cosa si ha diritto con determinate percentuali di invalidità riconosciute:

(Come fare domanda di invalidità civile)

  • dal 34%, diritto alla fornitura gratuita di protesi ed ausili coerenti con le patologie esposte nel verbale al campo diagnosi;
  • dal 46%, accesso all’iscrizione alla lista per il collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, per l’obbligo di assunzione degli invalidi;
  • dal 51%, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per trenta giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante ed autorizzazione dell’Asl;
  • dal 67%, esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esenzione della reperibilità per le visite fiscali;
  • dal 74%, diritto all’assegno erogato dall’Inps di 291,69 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 5,010,20 euro (per il 2022) per disoccupati. A 67 anni l’assegno si trasforma in assegno sociale;
  • dal 75%, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino ad un massimo di 60 mesi, durante il quale si è nella condizione di invalido civile al 75 %;
  • 100%, diritto alla pensione di inabilità erogato dall’Inps di 291,69 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 17.050,42 euro (nel 2022). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale.;
  • 100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età, diritto all’indennità di accompagnamento pari a 525,17 euro senza alcun limite di reddito.

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